testata ADUC
Sicurezza informatica: l'Agenzia europea preoccupata dagli haker
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Redazione
28 maggio 2008 0:00
 
L'attacco degli hacker e' silenzioso ma i suoi effetti dirompenti possono mandare in tilt istituzioni, sistemi di navigazione aerea e mettere in ginocchio almeno il 30% dell'economia mondiale con un solo click. Secondo il rapporto 2007 dell'Agenzia europea della sicurezza informatica (Enisa), l'Unione europea deve aumentare la protezione per mettersi al riparo da un 11/9 informatico.
Anche Facebook, il social network piu' famoso della rete, e' finito nel mirino della Ue: secondo gli esperti dell'Enisa e' una fonte preziosa di dati alla merce' dei malintenzionati dei quattro continenti.

Per dare un'idea della dimensione del problema l'Agenzia spiega che oggi, nel mondo, sono circa 6 milioni i pc 'hackerati' che i pirati controllano e utilizzano per diffondere virus, spam (posta indesiderata che spesso contiene virus), o per commettere frodi on line. Lo spam da solo e' diventato un problema costato alle aziende circa 64,5 miliardi di euro nel 2007, una perdita raddoppiata rispetto al 2005. E quello che arriva nelle cassette postali e' solo la punta dell'iceberg di una minaccia molto piu' corposa e che cresce in volume e capacita' di penetrazione.

Ai continui e sempre piu' sofisticati attacchi degli hacker gli Stati membri rispondono in modo piu' o meno efficace, a seconda della loro capacita' operativa. Germania, Francia, Gran Bretagna, Svezia, Italia e Spagna sono nel gruppo di coloro che hanno i mezzi piu' aggiornati per combattere il cybercrimine.
Tutti gli altri corrono rischi seri, come l'Estonia che l'anno scorso subi' un attacco che mise al tappeto per una settimana i computer delle amministrazioni locali, delle aziende, dei giornali e soprattutto delle dogane, che non ebbero piu' accesso al database dei ricercati con conseguenze pericolose sulla sicurezza degli ingressi nel Paese.

'La pirateria informatica non ha piu' gli scopi dimostrativi di qualche anno fa - spiega il direttore della Enisa, Andrea Pirotti - ma mette a rischio la sicurezza dei cittadini e fa danni enormi all'economia', basti pensare che le frodi fiscali nel 2007, secondo i dati dell'Agenzia, sono stimate tra i 64 e i 100 milioni di euro.

Per combattere il crimine che corre sulla rete e contenere i danni degli attacchi informatici, l'agenzia europea ha sguinzagliato nei Paesi membri delle pattuglie che chiama 'vigili del fuoco informatici', o Cert (Computer emergency response team) che hanno il compito di arginare i danni degli attacchi nei Paesi meno attrezzati dal punto di vista informatico.

Infine, l'Enisa mette in guardia da Facebook e da tutti gli altri social network i milioni di utenti che quotidianamente 'postano' (mettono in rete) dati personali di ogni sorta. E' pericoloso, spiega, far sapere troppo di se', perche' spammer e pirati senza scrupolo sono in agguato per rubare informazioni preziose per la malavita armata di mouse e tastiera. (Ansa)
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS