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22 settembre 2006 0:00 - Lettore
BISOGNA ANDARE IN PIAZZA COME IN UNGHERIA

ROMA, 21 SET -
Il cda Rai ipotizza la riduzione da 3 a 4 puntate di 'Porta a porta': 'se dovessero stringermi, mi cerchero' un altro posto', afferma Vespa. 'Nella storia della Rai - continua il conduttore - non ho mai visto un programma di successo, mai sanzionato, mai rimproverato per una scorrettezza, vincente per gli ascolti e con una lista di attesa di inserzionisti pubblicitari, punito per questo. Ci possono essere scelte editoriali che non condivido ma che rispettero''.
18 settembre 2006 0:00 - CARLO
20 BREVI MA EFFICACI RIFLESSIONI SUL CANONE RAI

1 Il canone è stato imposto nel 1938, allora c’era L’EIAR dopo è diventata Rai, era l’unica a trasmettere il segnale terrestre e la TV era un lusso per pochi.
2 Oggi ci sono tante emittenti anche via satellite e la TV è una cosa normale per tutti.
3 Il canone è dovuto per il semplice possesso del TV e non per i canali che si vedono.
4 Il canone è dovuto per la TV o un apparecchio “adattabile”
5 Nel 1938 c’erano i primi TV, oggi c’è una varietà di apparecchi adattabili dal video-citofono al computer al videofonino ecc.
6 La Rai si mantiene con il canone e la pubblicità, le altre emittenti si mantengono con le pubblicità e i capitali degli investitori.
7 Il bilancio della Rai è riccamente in attivo, quello degli altri non si sa.
8 Il valore sul mercato finanziario di una emittente non è la qualità dei programmi ma il numero di spettatori: il cosiddetto indice d’ascolto.
9 L’indice d’ascolto è stimato sulla base dell’Auditel:un campione di 4000 TV su oltre 60 milioni di italiani.
10 Tramite l’indice di ascolto si stima l’efficacia della pubblicità e il suo costo.
11 Il costo della pubblicità ricade sul prezzo dei prodotti al consumo.
12 La TV si paga due volte: con il canone alla Rai e la pubblicità sui prodotti.
14 Nel 1939 non c’era la tecnologia di oggi e nemmeno il digitale, se la Rai vuole dei soldi dagli utenti faccia gli abbonamenti con il decoder e così si paga quello che si vede e non solo per avere la TV in casa.
15 Nessuno è obbligato a tenere accesa la TV a pagare il canone sono obbligati tutti.

16 Protesta contro il canone tieni spenta la TV dal 10 settembre almeno fino al 21 ottobre e se poi sei convinto, fino a che non tolgono il canone.

17 Non farti attirare da programmi stupidi, non essere bersaglio della pubblicità, non acquistare i nuovi prodotti pubblicizzati.
18 L’indice di ascolto di Auditel non cambierà di molto, le vendite dei prodotti invece caleranno e si vedrà in pochi giorni dalle casse dei supermercati.
19 Tutto questo diventerà un problema economico del sistema pubblicitario e delle industrie.
20 Questa flessione delle vendite obbligherà chi di dovere Governo o Rai che sia, sollecitato dalle industrie e dalle TV private a risolvere la questione del canone.

21 Copia queste riflessioni e mandale a tutti quelli che conosci: è importante essere in molti, parlane con gli amici, lasciamo spenti i TV: ci toglieremo un fastidio e avremo almeno due ore di tempo libero in più al giorno, per le nostre famiglie e le cose che ci interessano davvero.
17 settembre 2006 0:00 - reale
la tv privata infatti non deve essere "libera", ma rispondere ai propri azionisti ed ai propri utenti!
la tv pubblica invece non deve essere espressione dei partiti o del governo costituito
16 settembre 2006 0:00 - un ITALIANO
Oltre a giochi di dubbia qualità e sperpero di denaro dei contribuenti, la RAI ha ricominciato anche una programmazione stupida, superficiale e puerile tipo i famosi reality (che poi di realtà non si sa bene cos'hanno) tipo Isola dei Fum..., Famosi, siamo proprio alla frutta; e dovrei pagare il canone o tassa sull'apparecchio televisivo, mi vien da piangere, per mantenere queste porcherie? Ho deciso: Mi libererò del televisore in favore di una più sana ed educativa lettura di buoni libri.
16 settembre 2006 0:00 - Gianni
Le televisioni libere sarebbero quelle di Berlusconi ? Ma mi faccia il piacere diceva Totò.
La RAI è sempre stata lottizzata con qualunque governo sia di destra che di sinistra.
Invece trovo indegno che si regalino un sacco di soldi ai partecipanti alle trasmissioni di quiz da parte della RAI.
Gianni
16 settembre 2006 0:00 - curioso
A proposito di canone: trovo disgustoso e diseducativo che la Rai regali ogni sera migliaia di euro dei nostri soldi a concorrenti che in cambio non devono dare nulla, o al massimo rispondere a qualche domanda idiota per vincere. Non è vergognoso nei confronti dei disoccupati e di chi lavora senza garanzie di stabilità per meno di 1.000 euro al mese?
Non lo ritenete un metodo iniquo di ingrassare qualche parente di chissà chi, e per far vedere la bava alla bocca e inviti fuori trasmissione del "pupo" di turno, ogni volta che vede una bella signora?
16 settembre 2006 0:00 - mjguel
Gli affamati di potere non aspettano e impongono le prime nomine politiche in Rai, di nuovo tornata lottizzata, nel modo peggiore.
Gianni Riotta , ex del Manifesto e del Corsera (quello che aveva fatto l’endorsement per la sinistra,perdendo meritatamente migliaia di copie) diventa il direttore del telegiornale più visto.

Rientra anche quel giornalista fazioso guardato solo da comunisti e masochisti.

Si parla di aumento del canone rai.
Ecco una bella battaglia che il Centro Destra potrebbe attivare, approntando assistenza legale a tutti quelli che non volessero più pagare il canone e imponendo i sigilli alle sole reti rai.

Assieme a tale battaglia ci potrebbe essere quella di boicottare i programmi Rai, guardando solo quelli delle televisioni libere: sarebbe un colpo mortale per la pubblicità e i bilanci della rai.
16 settembre 2006 0:00 - Antirosso
Anti quello chiedilo ai vostri eletti, a partire da Luxuria....
14 settembre 2006 0:00 - Anti
da: Antirosso
Data: 14 Settembre 2006

Ma ora che i comunisti hanno in mano tutto va tutto bene,


Non fare il pianto greco che qualcosa è rimasto in mano anche a voi..
14 settembre 2006 0:00 - Gianni
Comunque meglio Riotta che Mimun, non è più canone RAI ma tassa di possesso TV anche se poi serve solo per la RAI.Se poi mandi qualche protesta a qualche redazione RAI dicendo che paghi il canone e vorresti un servizio di informazione decente ti rispondono che non esiste più il canone e precisano che si tratta di tassa, ipocriti.
Gianni
14 settembre 2006 0:00 - Antirosso
Ma ora che i comunisti hanno in mano tutto va tutto bene, ora persino loro dicono che i dati Istat sono positivi, peccato che pochi mesi fa dicessero che i dati Istat erano asserviti al Governo!
Che facciaculistmo!
Da buoni discendenti della prima repubblica (di cui Prodi è un degno rappresentante) hanno pensato bene di occupare tutte le poltrone occupabili, anche un direttore rai che era ancora sotto contratto e che continueremo a pagare.
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