ROMA,
21 SET - Il cda Rai ipotizza la riduzione da 3 a 4
puntate di 'Porta a porta': 'se dovessero
stringermi, mi cerchero' un altro posto', afferma
Vespa. 'Nella storia della Rai - continua il conduttore
- non ho mai visto un programma di successo, mai sanzionato,
mai rimproverato per una scorrettezza, vincente per gli
ascolti e con una lista di attesa di inserzionisti
pubblicitari, punito per questo. Ci possono essere scelte
editoriali che non condivido ma che rispettero''.
18 settembre 2006 0:00 - CARLO
20 BREVI MA EFFICACI RIFLESSIONI SUL CANONE RAI
1
Il canone è stato imposto nel 1938, allora c’era L’EIAR
dopo è diventata Rai, era l’unica a trasmettere il
segnale terrestre e la TV era un lusso per pochi. 2
Oggi ci sono tante emittenti anche via satellite e la TV è
una cosa normale per tutti. 3 Il canone è dovuto per
il semplice possesso del TV e non per i canali che si
vedono. 4 Il canone è dovuto per la TV o un
apparecchio “adattabile” 5 Nel 1938 c’erano i
primi TV, oggi c’è una varietà di apparecchi adattabili
dal video-citofono al computer al videofonino ecc. 6 La
Rai si mantiene con il canone e la pubblicità, le altre
emittenti si mantengono con le pubblicità e i capitali
degli investitori. 7 Il bilancio della Rai è
riccamente in attivo, quello degli altri non si sa. 8
Il valore sul mercato finanziario di una emittente non è la
qualità dei programmi ma il numero di spettatori: il
cosiddetto indice d’ascolto. 9 L’indice d’ascolto
è stimato sulla base dell’Auditel:un campione di 4000 TV
su oltre 60 milioni di italiani. 10 Tramite l’indice
di ascolto si stima l’efficacia della pubblicità e il suo
costo. 11 Il costo della pubblicità ricade sul prezzo
dei prodotti al consumo. 12 La TV si paga due volte:
con il canone alla Rai e la pubblicità sui prodotti.
14 Nel 1939 non c’era la tecnologia di oggi e nemmeno il
digitale, se la Rai vuole dei soldi dagli utenti faccia gli
abbonamenti con il decoder e così si paga quello che si
vede e non solo per avere la TV in casa. 15 Nessuno è
obbligato a tenere accesa la TV a pagare il canone sono
obbligati tutti.
16 Protesta contro il canone
tieni spenta la TV dal 10 settembre almeno fino al 21
ottobre e se poi sei convinto, fino a che non tolgono il
canone.
17 Non farti attirare da programmi
stupidi, non essere bersaglio della pubblicità, non
acquistare i nuovi prodotti pubblicizzati. 18
L’indice di ascolto di Auditel non cambierà di molto, le
vendite dei prodotti invece caleranno e si vedrà in pochi
giorni dalle casse dei supermercati. 19 Tutto questo
diventerà un problema economico del sistema pubblicitario e
delle industrie. 20 Questa flessione delle vendite
obbligherà chi di dovere Governo o Rai che sia, sollecitato
dalle industrie e dalle TV private a risolvere la questione
del canone.
21 Copia queste riflessioni e mandale
a tutti quelli che conosci: è importante essere in molti,
parlane con gli amici, lasciamo spenti i TV: ci toglieremo
un fastidio e avremo almeno due ore di tempo libero in più
al giorno, per le nostre famiglie e le cose che ci
interessano davvero.
17 settembre 2006 0:00 - reale
la tv privata infatti non deve essere "libera", ma
rispondere ai propri azionisti ed ai propri utenti! la
tv pubblica invece non deve essere espressione dei partiti o
del governo costituito
16 settembre 2006 0:00 - un ITALIANO
Oltre a giochi di dubbia qualità e sperpero di denaro dei
contribuenti, la RAI ha ricominciato anche una
programmazione stupida, superficiale e puerile tipo i famosi
reality (che poi di realtà non si sa bene cos'hanno)
tipo Isola dei Fum..., Famosi, siamo proprio alla frutta; e
dovrei pagare il canone o tassa sull'apparecchio
televisivo, mi vien da piangere, per mantenere queste
porcherie? Ho deciso: Mi libererò del televisore in favore
di una più sana ed educativa lettura di buoni libri.
16 settembre 2006 0:00 - Gianni
Le televisioni libere sarebbero quelle di Berlusconi ? Ma mi
faccia il piacere diceva Totò. La RAI è sempre stata
lottizzata con qualunque governo sia di destra che di
sinistra. Invece trovo indegno che si regalino un sacco
di soldi ai partecipanti alle trasmissioni di quiz da parte
della RAI. Gianni
16 settembre 2006 0:00 - curioso
A proposito di canone: trovo disgustoso e diseducativo che
la Rai regali ogni sera migliaia di euro dei nostri soldi a
concorrenti che in cambio non devono dare nulla, o al
massimo rispondere a qualche domanda idiota per vincere. Non
è vergognoso nei confronti dei disoccupati e di chi lavora
senza garanzie di stabilità per meno di 1.000 euro al
mese? Non lo ritenete un metodo iniquo di ingrassare
qualche parente di chissà chi, e per far vedere la bava
alla bocca e inviti fuori trasmissione del "pupo"
di turno, ogni volta che vede una bella signora?
16 settembre 2006 0:00 - mjguel
Gli affamati di potere non aspettano e impongono le prime
nomine politiche in Rai, di nuovo tornata lottizzata, nel
modo peggiore. Gianni Riotta , ex del Manifesto e del
Corsera (quello che aveva fatto l’endorsement per la
sinistra,perdendo meritatamente migliaia di copie) diventa
il direttore del telegiornale più visto.
Rientra
anche quel giornalista fazioso guardato solo da comunisti e
masochisti.
Si parla di aumento del canone
rai. Ecco una bella battaglia che il Centro Destra
potrebbe attivare, approntando assistenza legale a tutti
quelli che non volessero più pagare il canone e imponendo i
sigilli alle sole reti rai.
Assieme a tale
battaglia ci potrebbe essere quella di boicottare i
programmi Rai, guardando solo quelli delle televisioni
libere: sarebbe un colpo mortale per la pubblicità e i
bilanci della rai.
16 settembre 2006 0:00 - Antirosso
Anti quello chiedilo ai vostri eletti, a partire da
Luxuria....
14 settembre 2006 0:00 - Anti
da: Antirosso Data: 14 Settembre 2006
Ma
ora che i comunisti hanno in mano tutto va tutto bene,
Non fare il pianto greco che qualcosa è rimasto
in mano anche a voi..
14 settembre 2006 0:00 - Gianni
Comunque meglio Riotta che Mimun, non è più canone RAI ma
tassa di possesso TV anche se poi serve solo per la RAI.Se
poi mandi qualche protesta a qualche redazione RAI dicendo
che paghi il canone e vorresti un servizio di informazione
decente ti rispondono che non esiste più il canone e
precisano che si tratta di tassa, ipocriti. Gianni
14 settembre 2006 0:00 - Antirosso
Ma ora che i comunisti hanno in mano tutto va tutto bene,
ora persino loro dicono che i dati Istat sono positivi,
peccato che pochi mesi fa dicessero che i dati Istat erano
asserviti al Governo! Che facciaculistmo! Da buoni
discendenti della prima repubblica (di cui Prodi è un degno
rappresentante) hanno pensato bene di occupare tutte le
poltrone occupabili, anche un direttore rai che era ancora
sotto contratto e che continueremo a pagare.