a tal proposito mi verrebbe voglia di disdire anche
l'abbonamento internet. il governo ci ha ha affumicato
con l'abolizione ici ma è insensibile a togliere altri
balzelli, e l'ultima novità è che del canone rai
adesso si interessa equitalia........
31 dicembre 2007 0:00 - x antonio
si parla infatti di apparecchi atti o adattabili... quindi,
volendo, anche una lavatrice!
31 dicembre 2007 0:00 - Antonio Pola
Sinceramente non comprendo perchè si continua a parlare del
canone Rai in termini inesatti,fuorvianti e capziosi.
PREMESSO che personalmente lo odio e lo ritengo ingiusto
estraenandomi dai sentimenti personali guardo i FATTI:il
Regio Decreto 246 del 1938 indica chiaramente la tassa da
pagare per la TRASMISSIONE E CAPTAZIONE DI ONDE
ELETTROMAGNETICHE!Nel 1938 la televisione ancora NON ERA
STATA INVENTATA! Lo chiamiamo ancora canone RAI? Allora
perchè non si possono filtrare le frequenze(operazione
tecnicamente semplicissima)in modo da escludere la RAI e non
pagare il canone? Perchè è una tassa sul possesso di
apparecchi che ricevono onde elettromagnetiche
trasmesse. Cosa diavolo c'entra allora un
videocitofono pari tecnicamente ad una telecamera di
sorveglianza a circuitio chiuso od un DVD? Mi sembra solo
che si voglia fare del terrorismo psicologico! Si vuole
eliminare l'odiosa tassa?? Trovate il modo
(parlamentare?) di abolire il Regio Decreto 246 del 1938 che
è indipendente dalla Rai, bensì è, ribadisco, sugli
apparecchi di trasmissione e captazione di onde
elettromagnetiche per radioaudizioni! Diversamente si
continua a parlare di aria fritta!Punto.
30 novembre 2007 0:00 - martin
non c'è lo tireremo più via di torno , fino a che
qualc'uno non si decide a rivoluzionare i sistemi di
tassazione che abbiamo.vi ricordate il film "non ci
resta che piangere"?siamo alquanto antiquati. ci sono
paesi all'estero dove il canone non lo paghi per il
semplice fatto che se sei cittadino di quel opaese hai
diritto ad essere informato su come spendono e gestiscono,i
nostri superdipendenti-superpagati i soldi delle nostre
tasse , e l'informazione pubblica è un diritto con
qualsiasi forma di comunicazione ........a me vogliono far
pagare il canone anche se il televisore non lo possiedo,
meglio internet dove posso sciegliere, ma del quale pago
già il sig. telecom,che mi dà un mezzo servizio e me lo
fà pagare intero .mi verrebbe da pensare di farli andare a
tutti in pensione con la minima .....quella di mia mamma
però!!!!!
11 settembre 2007 0:00 - Walser
stavo per scrivere una serie di considerazioni. ma c'era
troppa polemica, troppa rabbia... il canone è iniquo, per
tantissime ragioni, e non serve rabbia o polemica per
ribadirlo. Mi piacerebbe che le persone (perchè tali
sono i funzionari RAI, gli ispettori, i parlamentari) si
comportassero come tali: mi piacerebbe poterci parlare, e
sentire da loro - persone: NON funzionari, politici e co. -
se davvero pensano che il canone, il comportamento della RAI
(e certamente tante altre cose) sono davvero ciò che fa
dell'Italia una comunità democratica. Leggi e regole ci
vogliono, ma le persone devono applicarle senza perdere di
vista il vero obiettivo: benessere PER TUTTI. E le persone
devono anche cambiare leggi e regole se queste non
garantiscono più benessere (che è democrazia, libertà,
informazione corretta, diritto alla salute, ...).
29 luglio 2007 0:00 - Alvise Bardoleni
Sarebbe utile che in questa stessa pagina si potesse seguire
l'andamento giuridico / legislativo di questa faccenda,
senza doversi perdere nella lettura di ogni notizia presente
sul sito... che ne dite? :) Appena sotto il link che cita il
testo completo dell'interrogazione, appena si saprà
l'esito, sarebbe utile un link che porti al "passo
seguente". Che sia negativo o positivo. Ad esempio
perché io ce l'ho tra le mie home pages, questa ;-)
12 giugno 2007 0:00 - upanisad
Scusate, ma la pretesa di pagare il canone per un PC senza
scheda TV è un contro senso logico, in base alla stessa
natura dell'imposta RAI.
Non è più un
canone, ma un'imposta di possesso di un apparecchio.
Ora, è del tutto evidente che un apparecchio (ad es un PC)
non può essere definito adattabile se per adattarlo devo
comprare un altro apparecchio (ad es una scheda TV). Poichè
si tratta di una tassa su di un apparecchio che deve avere
certe caratteristiche, queste devono essere instrinseche
dell'apparecchio stesso, non possono rifarsi ad altro
apparecchio che questo sì sarebbe soggetto a canone.
Mi pare una cosa talmente lapalissiana da reggere anche di
fronte ad un giudice ubriaco!
La pretesa è
ancora più ridicola per un iPod o un videofonino, in quanto
detti apparecchi non sono affatto adattabili, se non
facendoli a pezzi e riutilizzandone i componenti. Non si
tratterebbe quindi più dello stesso apparecchio, ma di un
altro formato da un frammento dell'apparecchio
precedente scorporato e riutilizzato. Anche in questo caso
bisogna attenersi al termine apparecchio, contenuto nella
legge, che non parla in nessun caso di componenti del
medesimo.
1 giugno 2007 0:00 - catia bonazzoli
ci tengo a "dire la mia", in quanto stiamo
raggiungendo un livello insopportabile: paghiamo un canone
tv per una tv che non c'è e per dei programmi
aberranti, dove si regala - con i nostri soldi? con quali
soldi? - di tutto e di più, viaggi, arredamento, sogni! e
come sempre, e di più con questo governo, la confusione è
di norma. grazie.
2 maggio 2007 0:00 - carlo
- il r.d.l. 21 febbraio 1938, n. 246 prevede
all'articolo 1 quanto segue: "Chiunque detenga
uno o piu' apparecchi atti od adattabili alla ricezione
delle radioaudizioni e' obbligato al pagamento del
canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente
decreto. La presenza di un impianto aereo atto alla
captazione o trasmissione di onde elettriche o di un
dispositivo idoneo a sostituire l'impianto aereo, ovvero
di linee interne per il funzionamento di apparecchi
radioelettrici, fa presumere la detenzione o l'utenza di
un apparecchio radioricevente."
LA legge è
del 1938 e presuppone il rapporto biunivoco RAI(che
trasmette) Utente (che riceve) per mezzo della trasmissione
radio. A termine di legge il mezzo con cui RAI diffonde il
suo servizo è LA RADIOTRASMISSIONE.
Cosa
vogliono allora questi della RAI se uno a casa ha il PC con
L'ADSL? è un collegamento via cavo e non radio, cosa
vogliono questi della RAI se uno a casa ha FASTWEB TV è un
collegamento via cavo e non radio. Cosa ci fa la RAI in
internet? se vada via e stia con le sue onde radio. Oppure
cerca il pretesto per imporre il canone anche sulla
RETE?
Ma non hanno ancora capito che devono
codificare il segnale e vendere gli abbonamenti con il
comodato d'uso del decoder?
29 aprile 2007 0:00 - carlo
20 BREVI MA EFFICACI RIFLESSIONI SUL CANONE RAI
1
Il canone è stato imposto nel 1938, allora c’era L’EIAR
dopo è diventata Rai, era l’unica a trasmettere il
segnale terrestre e la TV era un lusso per pochi. 2
Oggi ci sono tante emittenti anche via satellite e la TV è
una cosa normale per tutti. 3 Il canone è dovuto per
il semplice possesso del TV e non per i canali che si
vedono. 4 Il canone è dovuto per la TV o un
apparecchio “adattabile” 5 Nel 1938 c’erano i
primi TV, oggi c’è una varietà di apparecchi adattabili
dal video-citofono al computer al videofonino ecc. 6 La
Rai si mantiene con il canone e la pubblicità, le altre
emittenti si mantengono con le pubblicità e i capitali
degli investitori. 7 Il bilancio della Rai è
riccamente in attivo, quello degli altri non si sa. 8
Il valore sul mercato finanziario di una emittente non è la
qualità dei programmi ma il numero di spettatori: il
cosiddetto indice d’ascolto. 9 L’indice d’ascolto
è stimato sulla base dell’Auditel:un campione di 4000 TV
su oltre 60 milioni di italiani. 10 Tramite l’indice
di ascolto si stima l’efficacia della pubblicità e il suo
costo. 11 Il costo della pubblicità ricade sul prezzo
dei prodotti al consumo. 12 La TV si paga due volte:
con il canone alla Rai e la pubblicità sui prodotti.
14 Nel 1939 non c’era la tecnologia di oggi e nemmeno il
digitale, se la Rai vuole dei soldi dagli utenti faccia gli
abbonamenti con il decoder e così si paga quello che si
vede e non solo per avere la TV in casa. 15 Nessuno è
obbligato a tenere accesa la TV a pagare il canone sono
obbligati tutti.
16 Protesta contro il canone
tieni spenta la TV per un paio di mesi e se poi sei
convinto, fino a che non tolgono il canone.
17
Non farti attirare da programmi stupidi, non essere
bersaglio della pubblicità, non acquistare i nuovi prodotti
pubblicizzati. 18 L’indice di ascolto di Auditel non
cambierà di molto, le vendite dei prodotti invece caleranno
e si vedrà in pochi giorni dalle casse dei
supermercati. 19 Tutto questo diventerà un problema
economico del sistema pubblicitario e delle industrie.
20 Questa flessione delle vendite obbligherà chi di dovere
Governo o Rai che sia, sollecitato dalle industrie e dalle
TV private a risolvere la questione del canone.
21 Copia queste riflessioni e mandale a tutti quelli che
conosci: è importante essere in molti, parlane con gli
amici, lasciamo spenti i TV: ci toglieremo un fastidio e
avremo almeno due ore di tempo libero in più al giorno, per
le nostre famiglie e le cose che ci interessano davvero.
27 aprile 2007 0:00 - carlo
E' davvero ra di semetterla con questa supponenza della
rai che codificasse il segnale e facesse pagare chi lo
riceve. Per leggere un libro bisogna comprarlo o no...e
allora si preveda di pagare solo quello che si vede, se no
come apparecchi adattabili ci sono anche tutti i diagnostici
degli ospedali e i video di sicurezza delle banche che
provino e carcare il canone su quelli!!!!!
6 aprile 2007 0:00 - giuseppe
Dal citofono (normale) del mio palazzo a pochi metri dal
Vaticano si ascolta benissimo la Radio Vaticana che
accompagna le varie chiamate di postini ,garzoni,ecc. Ho
proposto per questo all'assemblea condominiale di far
pagare il canone anche al condominio in generale;la risposta
è stata, come scrive il padre Dante...e del cul fecero
trombetta...!!!!!!
5 aprile 2007 0:00 - marco193
se nemmeno berlusconi ha pensato di abolire questa gabella
mi sa che dovremo pupparcela ancora per lungo tempo...
5 aprile 2007 0:00 - Il canone? anche per la scatola da scarp
Io a casa ho molte scatole da scarpe vuote. Poiché
esse sono "adattabili alla ricezione dei programmi
televisivi" (basta mettere al loro interno: un
alimentatore, un ricevitore, un sintonizzatore, un
monitor...), ne deduco che devo pagare il canone...
4 aprile 2007 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Grazie, Donatella, per questa interrogazione e per il
tentativo concreto di fare chiarezza una volta per tutte.