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18 giugno 2007 0:00 - carlo
Pregiatissimo Ostrategòs,
mi permetto di rimandarla alla lettura dei punti da 8 a 20 del mio precedente intervento: la mia è una proposta di azione boicottaggio della Rai tramite l'astensione dall'assistere a TUTTI i programmi televisivi, in questo modo si ha l'effeto di uno scipero vero e proprio con conseguente danno economico alle emittanti tramite gli inserzionisti pubblicitari. Si noti che nessuno impone di essere spettatori TV ma la rai SUPPONE che lo siamo tutti solo per il presunto possesso di uno schermo anche solo adattabile, Chissà se le ferrovie e l'ATM pagano il canone per tutti quegli schermi pubblictari che ci sono alla stazione di Milano e nelle stazioni del metrò?
15 giugno 2007 0:00 - Ostrategòs
Gent.mo Sig. Carlo,redo che ci sia non poca confusione riguardo questa personalmente odiata tassa che è sempre stata di possesso dell'apparecchio atto a ricevere radiofrequenze. Allora discutiamo di tutto, ma cosa si può rispondere ad argomentazioni che non tengono conto che il Regio Decreto è del 1938 e la PRIMA trasmissione televisiva fù effettuata dagli studi di Milano, attraverso i trasmettitori di Torino e Roma, la mattina del 3 Gennaio 1954?! Prima la televisone in Italia NON esisteva! Quindi la scelta di lettura di un buon libro, oppure di attività sportive (in ogni senso!)al posto della TV sembra essere la migliore argomentazione. Purtroppo una Legge che spilli tasse al popolo non si può abolire nemmeno con referendum. Quanto sopra sono i fatti reali e non chiacchere e non mi sembra che lascino spazi a soluzioni, almeno da parte dei comuni cittadini.
E poi analoga tassa è in tutti i Paesi europei con importo ben maggiore.
Per me, visti i fatti,non esiste via di uscita, oltre quella di frullare alla discarica il proprio apparecchio!!!
13 giugno 2007 0:00 - Carlo
20 BREVI MA EFFICACI RIFLESSIONI SUL CANONE RAI

1 Il canone è stato imposto nel 1938, allora c’era L’EIAR dopo è diventata Rai, era l’unica a trasmettere il segnale terrestre e la TV era un lusso per pochi.
2 Oggi ci sono tante emittenti anche via satellite e la TV è una cosa normale per tutti.
3 Il canone è dovuto per il semplice possesso del TV e non per i canali che si vedono.
4 Il canone è dovuto per la TV o un apparecchio “adattabile”
5 Nel 1938 c’erano i primi TV, oggi c’è una varietà di apparecchi adattabili dal video-citofono al computer al videofonino ecc.
6 La Rai si mantiene con il canone e la pubblicità, le altre emittenti si mantengono con le pubblicità e i capitali degli investitori.
7 Il bilancio della Rai è riccamente in attivo, quello degli altri non si sa.
8 Il valore sul mercato finanziario di una emittente non è la qualità dei programmi ma il numero di spettatori: il cosiddetto indice d’ascolto.
9 L’indice d’ascolto è stimato sulla base dell’Auditel:un campione di 4000 TV su oltre 60 milioni di italiani.
10 Tramite l’indice di ascolto si stima l’efficacia della pubblicità e il suo costo.
11 Il costo della pubblicità ricade sul prezzo dei prodotti al consumo.
12 La TV si paga due volte: con il canone alla Rai e la pubblicità sui prodotti.
14 Nel 1939 non c’era la tecnologia di oggi e nemmeno il digitale, se la Rai vuole dei soldi dagli utenti faccia gli abbonamenti con il decoder e così si paga quello che si vede e non solo per avere la TV in casa.
15 Nessuno è obbligato a tenere accesa la TV a pagare il canone sono obbligati tutti.

16 Protesta contro il canone tieni spenta la TV per un paio di mesi e se poi sei convinto, fino a che non tolgono il canone.

17 Non farti attirare da programmi stupidi, non essere bersaglio della pubblicità, non acquistare i nuovi prodotti pubblicizzati.
18 L’indice di ascolto di Auditel non cambierà di molto, le vendite dei prodotti invece caleranno e si vedrà in pochi giorni dalle casse dei supermercati.
19 Tutto questo diventerà un problema economico del sistema pubblicitario e delle industrie.
20 Questa flessione delle vendite obbligherà chi di dovere Governo o Rai che sia, sollecitato dalle industrie e dalle TV private a risolvere la questione del canone.

21 Copia queste riflessioni e mandale a tutti quelli che conosci: è importante essere in molti, parlane con gli amici, lasciamo spenti i TV: ci toglieremo un fastidio e avremo almeno due ore di tempo libero in più al giorno, per le nostre famiglie e le cose che ci interessano davvero.
28 maggio 2007 0:00 - roberto bertoni
Dignità Istituzionale e che cosa è ?
Parola sconosciuta da molti si DIGNITA' che ISTITUZIONI.

Non c'è nessuna volontà al momento di abolire questa tassa . Ma " Gutta cavat petra" ricordiamocelo.

Me lo sogno il momento quando sarà abolita. Quel giorno tutti ai giardini davanti il palazzo nefasto con il cavallo immobile a festeggiare!!!
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