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15 gennaio 2008 0:00 - franco boiti
E' tutto perfetto quello che ho appena letto, solo la frase finale e' di rinuncia, per la convinzione che sia impossibile cambiare; e' possibile cambiare solo se siamo noi stessia cambiare: dobbiamo riappropiarci della "politica" intesa come gestione della cosa pubblica; dobbiamo riprendere il controllo di cosa fanno i politici e votare di consequenza; propongo un blog che funziona cosi': ad ogni politico viene assegnato un valore di eleggibilita'; ogni politico parte da livello zero, quando qualcuno vede che ha fatto qualcosa di positivo gli assegna un punteggio posivito (lasciamo da parte i valori negativi perche' secondo me conviene ragionare solo sui positivi) i cittadini poi prima di votare possono (ma non sono obbligati) andare a vedere i punteggi e ragionare di consequenza. Ovviamente questo porta a l fatto che un controllo delle azioni dei politici e' piu' facile su base locale, e torna in primo piano il federalismo; che non vuol dire che non ci debba essere una solidarieta' nazionale, una politica estera nazionale ecc. Ma i politici hanno paura di essere giudicati localmente infatti nascondono i loro "sporchi affari" dietro a "l' ho fatto per il partito" ... Domani sarebbe piu' difficile. questo vorrebbe anche dire elezione diretta dei cittadini di tutti i responsabili principali a partire dal presidente e dal primo ministro.

Se in Africa la onlus SantEGIDIO e' riuscita a fare piu' di un laboratorio biologico di eccellenza come in Europa ma gestito dagli africani, allora ogni pregiudizio e' falso: si puo' anche cambiare la politica ma deve partire da noi. Ovviamente non paritra' mai dai politici, corrotti o falsi per bene che vada. L'aumento di stipendio passato sottobanco e' stato sottoscritto da tutti ?
saluti franco il mio motto e' "perche'no'"
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