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1 giugno 2012 13:55 - Cepu
RIPETO - ecco il link la lettera inviata dal ministero all'agenzia entrate, pubblicizzata dalla stessa RAI, che pone fine ad ogni interpretazione della RAI, tra cui il digital signage.

http://www.abbonamenti.rai.it/doc/nota-Agenzia-Entrate-canon e-rai-22-02-2012.pdf

CITO - "Con nota del 22 febbraio 2012 il Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento per le Comunicazioni ha precisato cosa debba intendersi per “apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni” ai fini dell’insorgere dell’obbligo di pagare il canone di abbonamento radiotelevisivo ai sensi della normativa vigente (RDL 246/1938).

In sintesi, debbono ritenersi assoggettabili a canone tutte le apparecchiature munite di sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre o satellitare) di radiodiffusione dall’antenna radiotelevisiva.

Ne consegue ad esempio che di per sé i personal computer, anche collegati in rete (digital signage o simili), se consentono l’ascolto e/o la visione dei programmi radiotelevisivi via Internet e non attraverso la ricezione del segnale terrestre o satellitare, non sono assoggettabili a canone.

Per contro, un apparecchio originariamente munito di sintonizzatore -come tipicamente un televisore- rimane soggetto a canone anche se successivamente privato del sintonizzatore stesso (ad esempio perché lo si intende utilizzare solo per la visione di DVD).
22 maggio 2012 15:24 - alessandro.pagnini
"La Rai, a seguito di un confronto avvenuto questa mattina con il Ministero dello Sviluppo Economico, precisa che non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer collegato alla rete, i tablet e gli smartphone.

La lettera inviata dalla Direzione Abbonamenti Rai si riferisce esclusivamente al canone speciale dovuto da imprese, società ed enti nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori (digital signage) fermo restando che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali imprese, società ed enti abbiamo già provveduto al pagamento per il possesso di uno o più' televisori
"
Questo sostiene mamma RAI in questo comunicato del 21/02/2012:
http://www.ufficiostampa.rai.it/comunicati_aziendali/2012022 1/rai__nulla_e__dovuto_per_mero_possesso_computer__tablet_e_ smartphone.html
Quindi, secondo la RAI, se non sono seguite precisazioni diverse, anche un PC, senza sintonizzatore USB o scheda video e pur se collegato ad un display 'puro', quindi anch'esso privo di sintonizzatore, paga comunque il canone speciale, se utilizzato per il 'Digital Signage'. Se la RAI ti invia tramite qualche cane rabbioso una cartella minacciosa, sventolando pignoramenti e quant'altro, anche se si pensa di aver ragione, visto che il tutto poi è rimandato alle 'interpretazioni', come ci si deve comportare? Esiste un modo veloce di 'stoppare' le azioni che si ritengono illegittime? Salvo poi però trovarsi davanti ad un giudice, che in linea teorica potrebbe anche dare ragione a quanto la RAI sostiene nel documento di cui fornisco il link. Ma ci sarà modo in questo benedetto paese di sapere se una tassa è dovuta, o è pretendere troppo?
21 maggio 2012 16:30 - Cepu
Ecco qua. Lo affigga sulla porta, di modo che se quell'impiegato ignorante o mentitore ripassa, si impari qualcosa.


http://www.abbonamenti.rai.it/doc/nota-Agenzia-Entrate-canon e-rai-22-02-2012.pdf

... “Un apparecchio privo di sintonizzatori radio operanti nelle bande destinate al servizio di
Radiodiffusione non è ritenuto né “atto”, né “adattabile” alla ricezione delle radioaudizioni”.

... Tipologie di apparecchiature né atte né
adattabili alla ricezione della Radiodiffusione:

- PC senza sintonizzatore TV,
- monitor per computer,
- casse acustiche,
- videocitofoni.

Prot. n. 12991 – USCITA 22.2.2012

DA: Ministero Sviluppo Economico
Dipartimento Comunicazioni
Il Capo Dipartimento
Dott. Roberto Sambuco

A: Dott. Attilio BEFERA
Direttore dell’Agenzia delle Entrate
21 maggio 2012 14:27 - 20maggio2012
Ciao a Voi, oggi 21 maggio 2012 ha bussato a casa mia un impiegato dell'agenzia delle entrate ( cosi'ha detto) che m invitava a ritirare un bollettino del canone rai di 77 euro da pagare entro 7 giorni. Ho risposto che non avevo una tv ma lui mi ha detto che loro sanno sicuramente che possiedo la tv dal momento che i segnali via etere si possono distinguere facilmente ed inoltre basta un abbonamento a Sky oppure a mediaset premium per sapere tutto; non solo basta essere in possesso di un pc o di un abbonamento ad internet o avere il modem. Al che ho risposto che è impossibile tutto cio', paragonare cioè i cittadini a dei delinquenti (li si tiene sotto controllo). Al che mi ha detto ch Monti ora mettera' questa tassa sulla Tarsu e dunque si paghera' automticamente. Ora vi chiedo: devo pagare il canone rai se ho reglato un abbonamento sky a mio suocero? ho l'abbonamento sull linea telefonica ad infostrada e possiedo un pc: devo pagare ilcanone? se no quali motivi o sentenze addurre? Grazie e saluti.
27 febbraio 2012 8:26 - Cepu
@francescodeleo, non sono d'accordo sul primo post: l'unico apparato di in radio di ricevere "radioaudizioni televisive", come specifica il regio decreto, è attualmente il DECODER.

I computer, i server, i videocitofoni, i mediaserver, i monitor, i telefoni, le automobili, i camper, i vecchi televisori ... non hanno decoder, e non possono ricevere CANALI TELEVISIVI che sono in radiofrequenza. Se lei compera un decoder, trasforma qualsivoglia apparato.

Sono proprio accordo invece che il ministero abbia fatto bene a dare uno scappellotto a mammarai, che stava arrogandosi illegalmente il potere di decidere cosa paga e cosa no, equiparando in modo assurdo la rete internet alla tv via cavo "tanto è un filo".

Restiamo dunque in attesa (da decenni ormai) dell'agognato documento di fonte legislativa o in subordine, giudiziaria.

@laura, i referendum abrogativi non sono ammessi per materia fiscale o economica, può essere solo la politica a risolvere la faccenda. Se ne ricordi in sede di voto !!!
25 febbraio 2012 18:46 - francescodeleo
@Cepu
Comunque non è compito della rai stabilire quali apparecchi pagano o non pagano il canone, nemmeno dopo un colloquio col ministro dello sviluppo economico; semmai è il ministro che deve emanare un documento di qualche tipo che chiarisca questi dubbi che, nonostante il chiarimento della rai ma trattasi di una posizione personale, permangono.
25 febbraio 2012 18:43 - francescodeleo
@Cepu
Io continuo a sostenere che il computer è un apparecchio adattabile sia se collegato sia se non è collegato a internet. Il computer non viene prodotto per guardare o ascoltare i canali radio-televisivi ma può essere anche utilizzato a tale scopo, quindi è adattabile. Per la rai i computer usati ad uso diverso da tale scopo non scontano il pagamento del canone. Se non ho capito male per la rai se un computer è in grado in qualche modo di ricevere dei canali radiotelevisivi è un televisore e quindi occorre pagare il canone.
25 febbraio 2012 10:25 - laura6418
referendum abrogativo!
24 febbraio 2012 14:59 - davmor69
Io proporrei alla rai di far pagare il canone anche ai citofoni visto che in alcuni casi entrano dei segnali radio anche lì........
Questo è il classico caso di malagestione, si cerca di tirar su in tutti i modi soldi a palate senza cercare di contenere i sprechi e licenziare i ladri.
23 febbraio 2012 17:07 - Cepu
@francescodeleo.

Ha consultato il sito suggerito da GaSer ? Lo faccia, per chiarirsi. I computer non ricevono segnale radio: sono i decoder, apparati ben diversi, che lo fanno.

Anche mammarai ha fatto il testacoda dopo lo scappellotto del ministero, pur frignando che in inghilterra è diverso.

In inghilterra (!!) sono diverse tante altre cose, prima di tutto il rispetto del contribuente.
21 febbraio 2012 18:53 - GaSer
Per chi ha ancora dubbi sul significato del lemma "adattabile" consiglio la consultazione gratuita dei vocabolari disponibili in rete (es.: treccani.it, sapere.it, garzantilinguistica.it, etc.) verificando anche la locuzione di derivazione.
È assai probabile che tale disturbo sia stato intrapreso anche dai vertici RAI che, illuminati, hanno rivisto le loro posizioni. Or ora. http://tlc.aduc.it/notizia/canone+imposta+rai+non+dovuto+pos sesso+pc_124933.php
21 febbraio 2012 16:34 - francescodeleo
@alcianpas
Volevo scrivere:

Ma se si possiede un pc e non un televisore, occorre pagare il canone?
21 febbraio 2012 16:33 - francescodeleo
@alcianpas
Ciò di cui si parlava in questi giorni era del solo canone speciale e non di quello ordinario, ovvero di quello che pagano le famiglie. Certo, si può possedere un televisore e un pc e pagarlo una sola volta il canone, ci mancherebbe altro. Ma se si possiede un pc e non un computer, occorre pagare il canone? Sembrerebbe, salvo smentita, di sì.
21 febbraio 2012 16:27 - francescodeleo
@ Cepu.
La legge parla di oggetti atti o adattabili. Il pc o un semplice monitor è adattabile alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive. Ciò che volgio dire è che faccimao riferimento ad una legge del 1938 che mi sembra, francamente, vecchissima. Io credo che sarebbe ora di rinnovare la legge perchè il canone è diventato una tassa sulla famiglia e non sul possesso di apparecchi atti o adattabili (parola che occorre anche spiegarne il significato).
Il ministero, sulla questione del pagamento del canone da parte di imprese e professionisti, ha affermato che non è dovuto perchè sono beni da lavoro non acquistati per vedere la tv con essi. Ma si riferisce al solo canone speciale, se non erro, mentre non ha detto niente con riferimento al canone ordinario il che mi lascia supporre salvo smentita che è dovuto. La questione rimane ancora una volta aperta, forsse meno aperta di prima.
21 febbraio 2012 13:40 - alcianpas
Sono d'accordo con Francesco De Leo.
Io non ho piu un televisore, e che anche se l'avessi mi pare di aver capito che non devo pagare il canone perchè ho la residenza anagrafica (anche se non ci sto, di fatto) in un domicilio (famiglia d'origine) dove paga già il canone il capofamiglia, teoricamente non dovrei pagare comunque, finchè le cose rimangono come sono, perchè se anche un pc fosse un "televisore improprio" il canone è previsto solo il televisore principale (così mi è sembrato di capire da uno spot informativo) sarebbe sempre un terzo televisore e/o in seconda casa. Quello che non mi va giu è che ci si accanisca contro i possessori di pc(io probabilmente il televisore non lo vorrò)quando la stessa rai permette di vedere i suoi canali da internet: ma perchè non toglie questa possibilità o subordina a dimostrazioni di aver pagato il canone?
E se vendono le antennine per vedere la tv al pc , io che ho anche quella, vi assicuro che è meglio leggersi un libro: a questo punto dovrebbero far pagare il canone anche a chi frequenta i bar e vede la TV lì.
21 febbraio 2012 10:59 - Cepu
Francescodeleo, lei si fa indurre in errore.
Un computer standard, senza le aggiunte apposite che lei cita, non è in grado di ricevere radioaudizioni televisive.

Come peraltro uno smartphone o un monitor. Non sono adattabili a ricevere radioaudizioni televisive, possono solo essere usati per visualizzare dati informatici.

Lei può aggiungere un decoder a qualsiasi cosa vuole, ma l'apparato ricevitore E' nel decoder. Certo non quello che c'è a valle.

La RAI può chiedere quello che vuole a chi ha un decoder, NON a chi ha un computer.

E' più chiaro ?
21 febbraio 2012 0:22 - lucalaurenzi
E' uno scandalo, il Tablet e la connesisone internet non hanno niente a che fare con lo strumento tv.
La proposta di abolizione la ritengo assolutamente importante in questo momento.
io ci metto la faccia e firmo e poi da qui si può ripartire:
La petizione: http://www.petizionionline.it/petizione/aboliamo-il-canone-r ai/6381
20 febbraio 2012 19:14 - gia33
Volendo applicara l'originale "ragionamento" dei funzionari Rai, tutti i detentori di armida fuoco "indipendentemente sall'uso al quale gli stessi vengono adibiti" (come recita la lettera di sollecito) dovrebbero essere messi in galera quali potenziali omicidi
Mah, sarà che siamo nel periodo di carnevale !!!
20 febbraio 2012 17:29 - francescodeleo
Secondo me chi ha messo in giro questa voce non sa assolutamente che cosa ha detto. La legge dice che bisogna possedere apparecchi che possano essere utilizzati per ricevere le trasmissioni radio-televisive. Prevedere il pagamento del canone solo per chi possiede anche una linea internet è discriminante poichè ci sono altri modi migliori per vedere la tv col computer. Spero che l'Aduc riesca a far valere le proprie ragioni in merito a questa questione, anche se dubito che elimineranno a breve il canone.
20 febbraio 2012 17:19 - Lupo2
Chi usufruisce di Internet paga la connessione per cui ritengo che il canone , se legittimo, debba essere pagato da TELECOM, Wid, 3 ecc.ma certo questi sono potenti, percui i soldi conviene prenderli ai soliti come già avviene a livello nazionale.
20 febbraio 2012 17:15 - francescodeleo
Io la manifestazione collettiva la farei fuori dal parlamento. Come è possibile che ancora non si riesca a capire che la legge è vecchissima e che va rivista in tutti i suoi aspetti? Eppure è abbastanza facile ridefinirla: 1) occorre o no ancora pagare il canone? 2) Se sì, chi o per quale bene o per cosa occorre pagarlo? Più facile di così.
20 febbraio 2012 17:07 - laura6418
Concordo con la manifestazione collettiva ma non servirà a niente. avevano fatto una RACCOLTA PROTESTE in una Tv privata e come vedi....neppure un articolo sui giornali.

Io trovo assurdo e si dica ADATTABILE: al massimo, ADATTATO. ma se uno la TV non la guarda, perchè deve pagare un servizio? è assurdo!

Lo STREAMING....se non vogliono diffondere, non trasmettano in Streming; altrimenti che non rompano le scatole, la rete è di tutti!

A me hanno chiesto il canone addirittura SOLO per avere un abbonamento Fastweb, figurati! Ma solo a voce.....per iscritto non si azzardano! :-)

REFERENDUM ABROGATIVO....? Aduc, avanti!
20 febbraio 2012 16:41 - francescodeleo
Comunque parlando della situazione attuale, il computer è sicuramente adattabile, e quindi non sono d'accordo con Gaser quando afferma che il computer non è adattabile o con la definizione data di adattabile. Anzi, a dirla tutta il computer è predisposto a ricevere le trasmissioni radio-televisive, basta una scheda tv o una pennetta usb tv o una connessione internet. Ma il discorso non cambia, basta il solo computer per essere tenuti a pagarlo. Anzi, basta il solo monitor.
20 febbraio 2012 16:32 - francescodeleo
Spero che colgano l'occasione per chiarire il contenuto della legge o modificarla, come anche per farlo pagare a tutti. Infatti, non vedo il motivo per cui alcuni devono fare i furbetti e non pagarlo.
20 febbraio 2012 15:04 - Cepu
Il canone è dovuto per il possesso di apparati atti o adattabili alla ricezione di RADIOAUDIZIONI TELEVISIVE nel territorio italiano.

Un computer collegato in rete non è una tv, non si adatta a captare radioaudizioni televisive. Non è attrezzato per ricevere qualcosa dall'etere.

I cellulari non sono radio, non si adattano a captare dall'etere radioaudizioni televisive.

E per dirla tutta, da quando son passati al digitale terrestre, anche chi ha un vecchio televisore senza decoder non possiede più apparecchi atti o adattabili alla radioaudizione.

Un decoder, invece è proprio ciò che rende fruibile la radioaudizione televisiva.

In RAI si decidano. O è una tassa di possesso di decoder come sopra, o è qualcosa di dovuto per vedere i loro programmi.

Nel secondo caso ... sarebbero già falliti.
20 febbraio 2012 13:16 - stefanoneri
Concordo che per pretendere un canone dei servizi in streaming, La RAI deve adeguare i propri mezzi di comunicazione web per renderli accessibili soltanto mediante autenticazione, concedendoli dopo aver ricevuto il pagamento del servizio in anticipo. Non si possono obbligare professionisti e aziende a pagare una "tassa sul macinato", perché tra l'altro, siamo già costretti a utilizzare il web, ad esempio, per la posta elettronica certificata e per interagire con i servizi telematici dell'Agenzia dell'Entrate. Altro che manifestazione di piazza.
19 febbraio 2012 20:40 - Cepu
Perfettamente d'accordo con Gaser.

La configurazione del canone riflette la circostanza che un segnale prodotto e rilasciato nell'atmosfera possa essere ricevibile e sfruttabile senza limitazioni da chiunque sia dotato di un'idonea apparecchiatura tecnica.

I computer non hanno un sintonizzatore.
17 febbraio 2012 16:34 - GaSer
Occorre dare peso alle parole. Non è previsto l'obbligo della tassa (pardon, canone) su qualsiasi elaboratore. È ben chiarito che l'imposizione scaturisce unicamente a fronte di apparecchiature "adattabili" a tal fine. "Adattabile" non vuol dire "MODIFICABILE"! Una volta chiarito bene il concetto di adattabile risulterà evidente che ben pochi elaboratori saranno costretti a pagare la discussa tassa. Adattabile, secondo qualsiasi dizionario, fa intendere "fare un diverso uso" della cosa. Posso adattare una conghiglia a soprammobile, una camera d'aria a salvagente, una spranga a leva, un secchio a portaombrelli e così via, senza mai dover fare alcuna modifica. Se io quindi voglio adattare un elaboratore, il cui compito principale è quello appunto di elaborare, a televisore, mettendolo magari in salotto, lo posso pure fare purchè sia già predisposto alla ricezione. Non riuscirò mai ad adattare a televisore un calcolatore puro, se non previa modifica. E se parliamo di modifiche... tutto diventa televisore!
17 febbraio 2012 10:20 - Pitocchetto
Buongiorno, in merito alla vexata quaestio, se sia da pagare o meno il canone Rai per il semplice fatto di possedere un computer, vorrei ricordare alcune cose. Innazitutto le trasmissioni in streaming vengono spesso oscurate. Ho notato che questo capita specialmente quando la trasmissione riguarda le "prime tv" (film o telefilm). Un messaggio permanente di avviso informa che il programma non è disponibile. Ma se pago il canone perché non dovrei fruire dell'intero palinsesto ?

In secondo luogo vorrei ricordare che internet, da sempre, consente di accedere alle applicazioni tramite registrazione (Login-Password). Perché allora non dotare dello streaming tv di una form di accesso per i soli utenti paganti ? Non sarebbe più democratico ?

Un ultimo punto è la qualità audio-video raggiungibile attraverso lo streaming in internet: il canone non dovrebbe essere rapportato alla bontà del servizio erogato ?
16 febbraio 2012 16:22 - roberto2829
Vorrei chiedere : a quando una vera manifestazione di piazza contro questa vessazione oramai intollerabile???
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