ho assistito a casa dela mia amica detentrice di ragliatv,
che il 2canone2 è un'imposta obbligatoria!!!!!!!!! forse si
riferivano all'imposta della finestra? ma l'irpef che ti
tolgono alla fonte da stipendio e pensione è un'imposta e
guarda caso è 2obbligatoria2 perché te la tolgono e basta
!!!!!
ora però sulle lettere che ti dicono che tu non hai un
televisore, legge 1938 e l'altra riguardante le emittenti
tv, hanno aggiunto anche qualche sentenza di cassazione...
che non sanno o credono non sappiamo che le sentenze anche
di cassazione non sostituiscono il cod civile ma si
riferiscono a specifiche cause. sono solo indicative... qui
non siamo in U$A, noi spariamo soprattutto CAZZZZZATE
23 gennaio 2013 10:35 - Cepu
Il canone non verrà abrogato, perchè la normativa attuale
prevede un tetto alla raccolta RAI di pubblicità agevolando
gli affari dei concorrenti (legge Gasparri - governo B.).
http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Gasparri
23 gennaio 2013 9:14 - barbex
La cosa giusta da fare è dare la disdetta all' abbonamento
TV. Se tutti gli italiani dessero la disdetta il problema
non ci sarebbe. Sarebbe lo stato che ti darebbe i soldi per
guardare la televisione perché con la televisione si
controllano le masse, le opinioni,ti distolgono dalla
realtà facendoti guardare una partita di calcio. PANEM ET
CIRCENSE; al popolo non interessa altro ed alla RES PUBBLICA
ci pensino i politici, però ora la stiamo scontando e la
sconteremo ancora la nostra indifferenza. Credo che bisogna
tornare ad avere la capacità di pensare con la nostra testa
per cui la scatola bisogna eliminarla.
22 gennaio 2013 9:51 - Joda_mm
Sig. CEPU : comprendo la sua volontà, come molti al
governo, di avere ragione a tutti i costi nonostante
l'evidenza contraria, ma se leggo :
http://fiscooggi.it/posta/canone-rai-detenzione-radio-e-pc
in cui il riferimento di legge rimane quella del 1938, io
leggo e mi rifaccio a quella del 1938.
Singolare come lo stato riesca con regole, dotte sentenze a
stravolgere il significato delle parole o il senso della
realtà. L'invito televisivo (dicasi spot alla TV) lo chiama
canone o abbonamento così anche il sito rai
(www.canone.rai.it) ; nell'idioma italiano il termine
"canone" e/o "abbonamento" implicano che vi siano la
continuità di un servizio e non la detenzione di qualcosa.
Se le chiedessero di pagare un abbonamento ad una rivista si
aspetta di vedersela consegnata periodicamente e non di
doverla pagare per il solo fatto di essere possessore della
rivista. Quando una sentenza stabilisce che si può comunque
continuare a chiamarlo "canone" perchè altrimenti si
confonderebbero gli italiani a me cadono le ...
Da una parte al cittadino non è scusata l'ignoranza di
legge, leggi per le quali avvocati e docenti discutono
sull'interpretazione figuriamoci quanto ne può conoscere
l'uomo della strada, dall'altra per non confondere l'uomo
della strada è meglio che si lascino le cose (anche se
sbagliate) come stanno per non ingenerare confusione.
Tralascio commenti per opportunità, in fin dei conti la
verità è quello che ciascuno crede che sia alla fine è
solo una questione di potere e non di logica.
17 gennaio 2013 21:19 - ROCCONE
E'una tassa iniqua per far guadagnare un sacco di soldi a
questi papponi che se la rai fosse privatizzata sarebbero
mandati tutti a zappare la terra.Io gli spot proprio non li
sopporto mi sembra che mi prendano in giro, se qualche
gruppo politico propone l'abolizione del canone,giuro che lo
voto.
13 gennaio 2013 22:14 - ziogio
Io li trovo semplicemente vessatori.
12 gennaio 2013 17:42 - aldova
Non so a quanti miliardi ammonti il gettito canone RAI- Se a
questo si aggiunge il passivo, penso che arriveremo a quanto
ricava Berlusconi dalla stessa attività- Qualcosa non
quadra,dove vanno a finire i soldi? qualcuno mi può dare
una spiegazione?
9 gennaio 2013 16:57 - filiberto6007
Ciao a tutti e buon 2013.
Se non sbaglio il canone RAI è morto.
Ucciso dalla TASSA obbligatoria sulla detenzione degli
apparecchi TV, introdotta da chi di apparecchi TV se ne
intende il buon Silvio che adesso dice di volere abolire
l'IMU, altra tassa introdotta durante il suo governo.
Grazie SILVIO le tue tasse non le dimentico è per questo
che NON TI VOTERO MAI!
9 gennaio 2013 16:08 - francescodeleo
Anche io sono d'accordo col direttore sul fatto che si fà
ancora riferimento ad una legge del 1938 per regolare i
pagamento del canone, una legge che è diventata
antiquata.
Recentemente un ministro, uno dei tanti, ha cercato di
sistemare la questione interpretando quella legge a modo
suo, interpretazione che trova parziale riscontro in quella
del '938. Comunque, è sempre un punto di arrivo. Purtoppo
serve un punto di partenza, occorre rivedere quella legge in
modo che la si faccia pagare a tutti per come e dove la
vedono: io credo che se la televiosione (parola intesa come
programmi tv) la si guarda o col televisore o tramite
internet il canone andrebbe pagato.
Sul fatto se il canone vada o non vada pagato, questo è un
altro discorso.
9 gennaio 2013 15:42 - Cepu
Joda si informi, il regio decreto è stato abrogato. Si paga
in forza di altre normative.
La richiesta per pagare il contenitore che rimanda ad una
legge del 1938 è faziosa. Nel 1938 non c'era TV e le prime
trasmissioni televisive sono del 03 gennaio 1954 (quindi 16
anni dopo la legge richiamata). La legge parla di
apparecchiature atta o adattabile alla ricezione di
programmi radiofonici. Programmi radiofonici e televisivi
non sono la stessa cosa; dei zelanti servitori dello stato
che cavillano sulla precsione di concetti e delle parole !
Radio = TV anche all'asilo sanno che non è lo stesso.
9 gennaio 2013 9:48 - stefog
Trovo ignobile che in Italia si è privatizzato tutto, con
la scusa della concorrenza abbassi le tariffe e solo la Rai
resti pubblica. Vogliamo abbolire il canone? Se sì bisogna
vietare ai partiti politici di farsi pubblicità tramite
radio, televisione e giornali, lasciandogli solo la
possibilità di tornare nelle piazze per fare comizi. Vedrai
che dopo poco la Rai verrà smantellata e si ridurra in un
paio di canali pagati dalla pubblicità e da qualche
abbonato volontario.
29 dicembre 2012 20:41 - lucillafiaccola1796
rompeteje il Nocchiero!!!!!!
28 dicembre 2012 14:20 - riccardo1146
Non sarebbe la prima volta che volano ceffoni all'indirizzo
di certi signori. Ne ho sentito anch'io qui in Toscana di
voci del genere. Sicuramente se la vanno a cercare. Mi
chiedo , ma vanno pure a Scampia a dire che sono funzionari
dell'Ag. Entrate ????????
27 dicembre 2012 20:05 - lucillafiaccola1796
ci chiedono il canone? e noi analfabeti di ritorno je damo
er canNone!
26 dicembre 2012 22:42 - roberto2829
A proposito dei presunti "funzionari" che si intrufolano e
inventano storielle e menzogne.... da varie vox populi
iniziano a circolare notizie sul volo di sonori ceffoni
all'indirizzo dei suddetti. Bisogna darsi una calmata in
tutti i sensi , poi quando succede ...tutti a pontificare.
L'era degli esattori pontifici è finita!
26 dicembre 2012 21:05 - francesco9244
cosa ci si può aspettare da questo strumento MINCULPOP
(ministero cultura popolare-) di fascista memoria, porcile
da sempre presidiato delle segreterie dei partiti canaglia
in particolare da pennivendoli sinix...zi-
ora commissariato da una grembiulina BILDERBERG!
a fra pochi giorni l'insulso predicozzo del satrapo della
kasta, che dall'alto delle sue prebende e privilegi da
insulto x noi sudditi, ci tedierà con il suo demadogico
moralismo di circostanza, che attirerà sempre - italidioti
decerebrati e sempre + sani vaffa...!
26 dicembre 2012 19:49 - lucillafiaccola1796
raga....
c'è il codice rocco in italia.....
eiar! eiar! eiar! mavalà!
Eia! Eia! Eia! Alalà!
"Alalà!" era l'urlo di guerra greco, "Eia!" era il grido
con cui Alessandro Magno era solito incitare Bucefalo.
Eia! Eia! Eia! Alalà!
In epoca moderna, il termine fu ripreso da Gabriele
D'Annunzio per coniare il celebre incitativo "Eia! Eia! Eia!
Alalà!", quale grido di esultanza degli aviatori italiani
che parteciparono all'incursione aerea su Pola del 9 agosto
1917, durante la Prima guerra mondiale.
eh eh eh
26 dicembre 2012 18:16 - damabianca
plaudo all'alrticolo.
trovo ignobile il modo in cui viene richiesto il pagamento
del canone rai. un pizzo.
trovo ignobile che un canone su uno strumento di
comunicazione non preveda gratuità o sconti per reddito o
figli.
è davvero solo un pizzo per papponi.