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19 novembre 2016 1:55 - Charleo
Ritengo che bisognerebbe smuovere le coscienze a prendere atto che, in Italia, subiamo dalla Rai un abuso di posizione dominante... che la questione radiotelevisiva italiana sia l'ultimo baluardo monopolistico ancora in piedi laddove il mercato sia libero tanto d'aver sottomesso aziende come Telecom..... che la concorrenza fa bene al mercato ed ai clienti del mercato i quali dovrebbero essere gli unici a decidere a chi dare i propri soldi in cambio, ovviamente, del miglior servizio..... e quello non è la gestione piena di lacune ed incompetenze condita da disservizi vari ed eventuali della Rai che, a domanda o disappunto, risponde sempre e solo con la solita solfa: "La ringraziamo per aver espresso la Sua opinione. Grazie per averci contattato. Cordiali saluti."... fallendo nell'obiettivo primario della comunicazione... il loro pane... schernendo quasi il cliente, glissando su una seria dimostrazione d'ascolto nonché buona volontà d'intenti..... per non parlare della mancanza totale di controllo e di leggi bensì del completo menefreghismo in materia di proliferazione smisurata di ripetitori che disturbano le frequenze e probabilmente la salute... vi pare normale che per guardare le loro errate messe in onda debba pagare un canone e pure un nuovo impianto antenna ogni volta che il tizio di turno pianta un nuovo ripetitore? E questo sarebbe niente se non associato anche al pagamento di cure mediche! Penso che bisognerebbe fomentare le masse ed aprire la strada a qualche class-action.......... consideratemi arruolata!
16 novembre 2016 18:47 - GIU.
La gente vuole tivù con meno bla-bla. Alcuni dei bla-bla enfatizzano accadimenti a primo acchito di rilievo e ne minimizzano altri, degni di attenzione. Di fronte a milioni d’italiani che stentano a sopravvivere insieme con le loro famiglie, nessuno dei blasonati giornalisti RAI chiede ai parlamentari dei partiti politici perché non si dimezzino lo stipendio per amore del popolo. Tranne rare eccezioni, nelle tivù di Stato non si parla della mafia imperante in Sicilia, della corruzione capillare, dei pensionati al platino, come i super dirigenti siciliani con buonuscite da un milione di euro. Non si parla della manomissione sistematica dei concorsi pubblici. Interminabili bla-bla televisivi come litanie insensate, o come il flauto degl’incantatori di serpenti. Litanie con i personaggi televisivi di sempre.
11 novembre 2016 19:46 - lucillafiaccola1796
“la Rai non e' piu' la concessionaria ex lege del servizio pubblico radiotelevisivo”, la proroga della concessione e' scaduta il 31 ottobre 2016 e non e' stata rinnovata.
MOOOLTO INTERESSANTISSIMO. Io allora NON PAGO l'estorsione truffaldinamente chiamata "canone" finché non si rimettono a posto. Anche perché ora, che visto che pago, mi son dovuta "procurare" a pagamento un apparecchio di merdella con programmi di merdella. dove la pubblicità di merdella dura ben 7 minuti che AZZITTIAMO REGOLARMENTE perché non ci vogliamo far rompere le sinapsi con queste truffaldine pubblicità di merdella…e tutti quanti in contemporanea, anche alle radio…ma loro non sanno che più ci polverizzano le Minchie con la pubblicità, meno compriamo le merde che pubblicizzano: 90 per cento pubblicità 10 percento di merde…preferiamo merdelle NON DI MARCHETTA! Sono migliori, ché almeno NON HANNO PUBBLICITA’.
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