La risposta che è stata data in questo post non è
corretta.
Se l'attivazione è avvenuta all'interno della rete della
compagnia telefonica "portale" allora si che l'addebito è
giustificato. Mentre la stessa cosa non deve essere
possibile attraverso la navigazione web esterna al portale
della compagnia telefonica.
Se clicco su un link registrato in un altro paese non deve
partire l'addebito al cliente, se succede allora significa
che la compagnia telefonica ha deliberatamente, o meno,
violato la privacy del suo cliente, rendendo visibile di
essere un utente proprio di quella compagnia telefonica e
anche il suo numero di telefono.
E' risaputo che nel web esistono landing page (pagine create
ad hoc per i dispositivi mobili) dove un utente che naviga
con uno smartphone, ad esempio, viene reindirizzato con lo
scopo di abbonarsi a un servizio che molto probabilmente non
vuole.
Gli addebiti partono ugualmente anche se non si clicca su
abbonati e non è dimostrabile che un utente abbia cliccato
su quell'immagine o su quel link. E' impossibile che
qualcuno possa, davanti ad un giudice, dire che la persona
ha cliccato su quell'immagine, o su quella scritta di un
sito web magari registrato a nome di uno straniero e
pubblicato su un dominio di un altra nazione.
Se una persona si registra su questo sito dell'Aduc, una
volta inseriti i dati viene chiesta conferma di attivazione
attraverso l'invio di una email con un link specifico per
confermare l'attivazione.
Per quale motivo? Ovviamente per verificare l'indirizzo
email di registrazione.
Stessa cosa succede con quei siti web per il download di
suonerie, o di giochi online che chiedono l'inserimento del
numero di telefono per inviare un messaggio con il fine di
ricevere una conferma tramite sms. In questo caso si ha un
interazione e una conferma di volersi abbonare o iscriversi
ad una newsletter, o ad un servizio. C'è una specie di
ricevuta.
Cliccare su un link di una pagina web, o su un immagine non
è sufficiente per addebitare un costo di un servizio sulla
scheda del telefono e non può essere assolutamente provato
che la persona ha cliccato su “Abbonati”. Chi afferma il
contrario non sa nulla di come funziona il web e soprattutto
quali sono i suoi limiti.
Ciò che è evidente è il fatto che le compagnie
telefoniche rendono visibili a siti esterni anche stranieri,
il numero di telefono e l'operatore di chi sta navigando con
uno smartphone per essere reindirizzati su queste pagine
create proprio “ad hoc” per truffare le persone. E' una
specie di phishing guidato. Il phishing classico utilizza lo
spam via email mentre quello guidato è eseguito
direzionando l'ignaro navigatore su pagine che non ha
nemmeno digitato, una volta riconosciuto che sta navigando
con uno smartphone.
Questo succede in Italia perché l'ignoranza informatica è
incredibilmente elevata e la maggior parte delle persone a
cui vengono sottratti indebitamente i loro soldi dalla
scheda non si rendono minimamente conto che la loro privacy
è stata violata, fatto estremamente grave e ignorato.