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CANONE/TASSA RAI. DEVE PAGARLO ANCHE IL TURISTA STRANIERO CON PC O VIDEOFONINO?
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Comunicato 
28 settembre 2007 0:00
 

Firenze, 28 settembre 2007. La legge che istituisce l'imposta del canone Rai, Regio decreto legge 246 del 1938, prevede che anche "i turisti e i viaggiatori residenti all'estero che vengono a soggiornare temporaneamente nel territorio dello Stato, portando seco un apparecchio portatile, od un apparecchio sistemato su autovettura" debbano pagare una sorta di canone temporaneo nella forma di una "licenza di temporanea importazione".
La legge prevede il pagamento del canone per gli apparecchi "atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni", tra cui -sostiene la Rai- anche computer e videofonini. Abbiamo cosi' svolto una inchiesta per capire quali apparecchi e le modalita' di pagamento del canone per i turisti che giungono in Italia provvisti di videofonini, pc o apparecchi tv (magari montati sui sedili posteriori dell'auto).
Il servizio Rispondi Rai ha fornito risposte contraddittorie: per alcuni operatori, il turista con tv sull'auto o con videofonino in arrivo all'aeroporto deve pagare il canone per l'intero anno in cui e' effettuata la visita, anche se breve. Per altri, i turisti stranieri non devono pagare nulla. Per altri, se il canone e' gia' pagato da coloro che ospitano il turista (amici, albergo, etc.) non sara' necessario pagare, altrimenti si'. Infine, un operatore ci ha chiesto di chiamare "domani mattina".
Abbiamo successivamente contattato l'Agenzia delle Entrate, l'Ufficio del direttore dell'Agenzia delle Dogane, il direttore dell'Area gestione tributi e rapporto con gli utenti. Ci e' stato chiesto di richiamare lunedi' mattina. Infine abbiamo chiamato l'ufficio doganale periferico di Pontechiasso (Como) nella speranza di maggiori informazioni da parte di chi ogni giorno ha a che fare con i turisti stranieri, ma nessuno risponde al numero dell'Ufficio relazioni con il pubblico. Mentre il medesimo ufficio dell'agenzia delle dogane presso Roma Fiumicino non ha saputo rispondere alla domanda.
E' chiaro che la legge sul canone Rai, scritta nel 1938, e' inadeguata al 21mo secolo. A marzo avevamo condotto una indagine in cui era emerso che ne' la Rai, ne' l'Agenzia delle Entrate erano in grado di elencare quali siano gli apparecchi "atti o adattabili" per cui e' necessario pagare il canone (1). Per questo, l'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno aveva presentato una interrogazione parlamentare al ministro delle Finanze, interrogazione ignorata ormai da mesi. (2)
A fronte di una campagna da parte della Rai fatta di lettere minatorie, cause, fermi amministrativi, interventi della Guardia di Finanza e quant'altro, la totale incertezza del diritto in materia di tassa/canone mette i cittadini ed i turisti in una situazione impossibile. Tutti e nessuno rischiano di essere perseguiti alla stregua di evasori. E' urgente che il ministro delle Finanze risponda a queste nostre domande, nonche' alle interrogazioni parlamentarii. Per incoraggiarlo a fare il proprio dovere, daremo presto inizio ad uno sciopero della fame. Non e' un ricatto, ma solo un modo per richiedere con urgenza che i cittadini siano messi in grado di rispettare la legge.

Qui i risultati dell'indagine odierna sul canone/tassa Rai per i turisti stranieri:
Risponde Rai.
Abbiamo chiamato piu' volte (venti operatori diversi) questo servizio al numero 199.123.000. Le risposte sono state varie e contraddittorie. Eccone alcune:
- Il turista con videofonino, pc o tv sull'auto e' tenuto a pagare canone annuale;
- Non si puo' pagare un canone temporaneamente. Si assicuri che chi ospita il turista (amici o albergo) paghi il canone.
- Chieda alla Dogana;
- Lo straniero non deve pagare in quanto non residente in Italia;
- Ci ricontatti domani mattina;
Ministero delle Finanze. Ci e' stato consigliato di contattare l'Agenzia delle Dogane.
Agenzia delle Entrate. Abbiamo contattato fra gli altri, il Direttore dell'Agenzia delle Dogane, l' Area gestione contributi. Dopo numerose trasferimenti di chiamata, ci e' stato consigliato di contattare un ufficio doganale periferico. Abbiamo cosi' chiamato l'Urp ed il direttore delll'ufficio doganale di Pontechiasso (Como), ma nessuno risponde. Infine abbiamo contattato l'ufficio doganale di Roma Fiumicino, dove dopo numerosi trasferimenti di chiamata (tra cui l'Ufficio Viaggiatori e l'Urp) ci e' stato consigliato di contattare il direttore, che non risponde.

Note:
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