testata ADUC
PAGARE IL CANONE/TASSA DELLA RAI CON LA BOLLETTA BIMESTRALE DELL'ENEL? VERSO LA LEGALIZZAZIONE DEL FURTO...
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
3 novembre 2006 0:00
 

Firenze, 3 Novembre 2006. E' arrivata oggi, dalle colonne del quotidiano "IlSole24Ore", la proposta del consigliere di amministrazione Rai, Angelo Maria Petroni, di far pagare il canone/tassa della Rai a cadenza bimestrale, incorporato nella bolletta dell'Enel, partendo dal presupposto che ogni allaccio all'elettricita' corrisponda al possesso di un apparecchio televisivo, tranne richiesta di dispensa da presentare con autocertificazione (dove se si mente si rischia molto perche' sarebbe un reato penale). Il nostro amministratore lamenta la troppa evasione, calcolata in 6 milioni di nuclei famigliari rispetto ai 22 milioni e passa che, secondo l'Istat, possederebbero un apparecchio (il 27,43% rispetto ad una media europea del 3-5%). Cita il fatto che siamo, nell'Ue, il Paese con questo costo piu' basso. Si e' fatto due calcoli per sapere che se tutti pagassero, la Rai avrebbe 600 milioni in piu' e chissa' quante cose potrebbero essere fatte, e via dicendo.
Poi ci sono le omissioni.
- La Rai ha tre canali, mentre mediamente in Europa il canale di Stato e' uno.
- Quanto e' il costo medio di ingaggio per artisti et similia (cioe' tutti tranne giornalisti -che' sono regolati da contratti ad hoc dalla specifica corporazioni-, tecnici e personale vario, sempre con contratti dove la rai non decide il quantum) rispetto agli altri Paesi Ue?
- Quant'e' il peso pubblicitario della Rai rispetto alle altre emittenti pubbliche dei Paesi Ue.
- E poi la cosa piu' importante: gli italiani, con referendum hanno chiesto la privatizzazione, e siccome stiamo parlando di un'attivita' di Stato, per quanto a diversi politici questa privatizzazione non vada giu', il rispetto della volonta' popolare -almeno in un regime democratico- dovrebbe essere al primo posto.
- E infine, ma non secondaria, l'abuso di posizione dominante che la Rai esercita su tutto il mercato dell'informazione, dell'intrattenimento, dello sport: la competizione con operatori privati serve solo a far fare acquisti e a "rubarsi" gli artisti e i giornalisti, a suon di milioni pagati dai contribuenti.
Sembra quasi che il nostro amministratore Petroni si sia fatto prendere la mano dallo stile della Finanziaria. Mancano soldi? Di ridurre e razionalizzare le spese non se ne parla, aumentiamo le tasse anche senza il minimo pudore civico e, soprattutto, complichiamo la vita a coloro che io Stato presuppongo essere evasore per il solo fatto di esistere (chi ha un contratto della luce). Il passo verso la legalizzazione del furto e' breve, basta ovviamente che sia lo Stato a farlo.
Noi continuiamo la nostra campagna abolizionista di questa tassa con la petizione che si trova a questo indirizzo: www.aduc.it/dyn/rai

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS