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Telemarketing. Le lacrime di coccodrillo del segretario del maggiore partito…
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Comunicato di Vincenzo Donvito
5 maggio 2017 12:48
 
 Il Parlamento ha approvato, con voto di fiducia, il dl concorrenza in cui, tra l’altro, si e’ data mano libera ai molestatori del telemarketing per vendere i loro prodotti alle vittime del continuo furto e uso illegale di dati che avviene essenzialmente attraverso Internet. Capitolo tutt’altro che chiuso, perche’ dovra’ poi fare i conti con quando, a maggio 2018, cominciera’ ad essere applicato un nuovo regolamento europeo di protezione dei dati, piu’ restrittivo rispetto all’attuale, che si spera possa servire a migliorare il controllo dei cittadini sui dati personali che vengono ceduti a terzi.
Ma per capire come i rappresentanti istituzionali del nostro Paese si pongono in materia (cioe’: confusione, ignoranza, pressapochismo, voto di bandiera, partigianeria fine a se stessa e lontano dagli interessi dei cittadini utenti e consumatori), fa testo una dichiarazione in merito del neo-segretario del maggiore partito del nostro Paese, nonche’ maggiore gruppo politico nelle Camere rappresentative, il Partito Democratico. Matteo Renzi, rispondendo ad un supporter che su Facebook gli chiedeva se non riteneva sbagliato il voto sul telemarketing, ha detto: “sinceramente mi sembra un errore. Ho chiesto al capogruppo del Pd alla Camera di verificare per bene la situazione”.
No, non ci siamo. Troppo facile il giorno dopo. Il nostro era segretario di questo partito -nonche’ esponente di maggior rilievo- anche quando in Parlamento e’ stato votato l’emendamento del Movimento 5 Stelle che ha dato mano libera al telemarketing intrusivo, denunciato tale anche dal Garante della Privacy. Le lacrime di coccodrillo del segretario del Pd sono per l’appunto tali. E’ probabile che il nostro non sappia bene di cosa si tratta, anche perche’ probabilmente quando e’ a cena con la sua famiglia, e’ difficile che gli arrivi una telefonata di qualcuno che voglia vendergli qualcosa. Ma il segretario del partito che ha determinato -come governo e come maggioranza parlamentare- il voto di fiducia in merito, non si puo’ consentire di non-sapere.
Oppure il segretario Renzi sta gia’ pensando come rivoltare il tutto e far rinsavire governo e maggioranza parlamentare? Lo auspichiamo e lo aspettiamo al varco. Ma col sospetto che si tratti di una sorta di estemporaneita’ (incosciente?) ballerina, per non doversi trovare spiazzato di fronte a cio’ che tutti riconoscono come la legalizzazione di una violenza (tranne chi ha interessi economici -diretti o indiretti- per facilitare le imprese del settore).
 
 
 
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