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Tlc e roaming europeo. Agcom, dopo denuncia Aduc, diffida Tim e Wind dal continuare a violare le norme
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Comunicato di Vincenzo Donvito
31 maggio 2016 17:50
 
 Anche se non in maniera ufficiale (manca ancora un comunicato ufficiale), si e' venuto a sapere che l'Autorita' di Garanzia nelle Comunicazioni (Agcom) ha diffidato Tim e Wind dall'applicare i loro due piani tariffari che prevedono tariffe e metodi al di fuori di quelli stabiliti dal regolamento Ue per il sovrapprezzo da applicare alle comunicazioni in roaming da e per i Paesi dell'Ue (telefonate, sms e dati).
Nei giorni scorsi Aduc ha presentato una denuncia ad Agcom, Antitrust italiano e alla Commissione europea. Quest'ultima ci ha dato ragione e, in attesa della pronuncia dell'Autorita' sulla concorrenza e il mercato, arriva questa diffida da parte di Agcom.
Per quanto riguarda Tim, si tratta del piano  “Europa Daily Basic” che costa 3 euro al giorno per 100 minuti di chiamate e 100 sms, e altri 3 euro al giorno per connessione dati. Si attiva al primo servizio fruito, e minuti/sms e connessione dati devono essere utilizzati entro mezzanotte, dopodichè scatta un nuovo addebito di 3 euro. Quindi se ci troviamo all'estero e facciamo una sola chiamata paghiamo 3 euro, così come un'unica connessione dati costerà 3 euro. E' esattamente il contrario di quello che prevede il regolamento europeo. 
Wind ha, a sua volta, attivato a tutti i propri clienti, automaticamente e senza previo consenso, un'opzione per il roaming in Europa flat, definendola molto equivocamente “Offerta per la nuova regolamentazione valida in Unione Europea” (2 euro al giorno per 15 minuti di chiamate in uscita; 15 minuti di chiamate in entrata, 5 SMS e 50 MB di traffico Internet),
da utilizzare entro le 24 e che si attiva al primo uso del telefono nel corso della giornata.
La tariffazione a consumo, possibile su esplicita richiesta dell'utente, viene altrettanto equivocamente  presentata come una “offerta” da attivare.
Quello che chiediamo all'Agcom e' di non solo diffidare l'attuazione di queste pratiche commerciali abusive e illegittime che ledono le tasche degli utenti, ma anche di provvedere, intimando il rimborso automatico di quanto gia' incassato oltre i limiti imposti dal regolamento comuntario, per quanto accaduto nel mese di maggio 2016 ai tanti utenti che senza saperlo hanno pagato cifre anche 10/15 volte superiori alle tariffe massime previste dall'UE per una telefonata di un minuto, giusto il tempo di dire a casa "tutto ok, sono arrivato e sto bene”. Se così non fosse, Tim e Wind saranno comunque “premiati” per la violazione del Regolamento UE con un mese di incassi illegittimi, a danno sia degli altri operatori sul mercato ma soprattutto dei consumatori.
Infatti, quale utente si attiverà prima in conciliazione e poi in giudizio per 3 o 4 euro al giorno? Solo chi ha un alto senso civico e sa che i costi che dora' sostenere potranno servire per mitigare le illecite pretese di questi gestori. E siccome Tim e Wind questo lo sanno, ci hanno giocato, ci giocano e ci giocheranno sopra. 

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In serata, dopo la diffusione di questo comunicato, e' stato emesso il comunicato ufficiale dell'Agcom in merito, che diffidando le due compagnie telefoniche, da' loro tempo di rimediare agli illeciti entro il prossimo 30 giugno.... quindi e' come se avesse detto "rubate ancora un po', ma poi basta".
 
 
 
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