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WIND 10-12. ARRIVA SOLO ORA LA MULTA DI 100MILA EURO DEL GARANTE. L'INUTILITA' DELL'AGCOM. E' POSSIBILE SEMPRE FARE RICORSO PER OTTENERE IL MALTOLTO!
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Comunicato 
23 ottobre 2007 0:00
 

Firenze, 23 ottobre 2007. Secondo indiscrezioni, raccolte presso l'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), il gestore Wind e' stato condannato ad oltre 100mila euro di multa: nell'aprile scorso, tramite sms, aveva comunicato agli utenti che il piano tariffario 'Wind 10' sarebbe stato trasformato nel piu' oneroso 'Wind 12', inaugurando cosi', dopo che il decreto Bersani aveva abolito i costi di ricarica, la stagione dei rincari tariffari ("3 Italia" lo ha seguito a ruota).
Ma l'Agcom non ha punito i rincari (rimodulazioni), bensi' le modalita' di comunicazione degli stessi: non avendo informato gli utenti che potevano cambiare operatore senza alcun onere, Wind avrebbe violato l'art.70/4 del Codice delle Comunicazioni.
A nostro avviso gli aumenti era illegittimi di per se', perche' le clausole del contratto che consentono questi aumenti da parte del gestore, sono vessatorie e quindi nulle, per cui gli utenti possono fare ricorso proprio su questi nostri presupposti (1).
Lo specifico delle argomentazioni adottate lo tratteremo quando l'Autorita' le rendera' pubbliche. Ma gia' ora possiamo rilevare l'inutilita' dell'azione dell'Agcom. Non ha alcun senso pronunciarsi dopo sei mesi su un comportamento lesivo dei diritti degli utenti. Fra l'altro, all'Agcom dicono che l'ufficializzazione della decisione dovrebbe esserci tra un paio di mesi.... cioe', con la buona intenzione di salvare capre e cavoli, si fa precipitare la capra in un burrone e i cavoli vengono inviati in una discarica di rifiuti tossici. Ci spieghiamo.
All'indomani dell'abolizione per legge dei costi di ricarica, i due gestori piu' fragili si trovarono impreparati. A differenza di Vodafone e Tim, Wind e 3 Italia non potevano rinunciare al guadagno di questi costi di ricarica perche' le loro tariffe le offrivano sottocosto. L'Autorita', per impedire che fossero spazzati dal mercato per i minori introiti, ha preso tempo e, per salvarsi la faccia, ha ora multato Wind con 100mila euro (una cifra irrisoria). Questa dilazione e' servita a dare vigore a Wind e 3 Italia? Decisamente no, visto che tutti i giorni queste societa' sono oggetto di indiscrezioni sulla loro vendita e che, per recuperare risorse finanziarie, si sono accordate per vendere le torri su cui sono installati i loro ripetitori.
L'unico risultato e' che l'Autorita' ha aumentato l'incertezza degli utenti, consapevoli che i gestori, fregandosene di contratti e leggi, possono modificare quando vogliono le loro tariffe. Alla faccia dei buoni propositi scritti in bella vista sul sito: 'L'Agcom e' innanzitutto un'autorita' di garanzia: la legge istitutiva affida all'Autorita' il duplice compito di assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato e di tutelare i consumi di liberta' fondamentali dei cittadini.'
Un'Autorita' siffatta non serve ne' al mercato ne' a tutelare gli utenti.


Domenico Murrone, consigliere Aduc
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