Egr. Aduc
Premetto di non essere un commerciante professionista, e di utilizzare la piattaforma web per la sola vendita occasionale di prodotti usati (libri etc.).
Il 6 marzo 2017 mi sono registrato sul la piattaforma Amazon, al seguente link, https://services.amazon.it/servizi/vendita-su-
amazon/caratteristiche-e-vantaggi.html?id=SCITSOA per effettuare la vendita di un libro. Come potrete notare, il sito presenta sin da subito la “spunta” per vendere sulle piattaforme europee al prezzo di 39 Euro più iva. Non essendo interessato ad una spesa del genere, ho tolto la spunta e proseguito registrandomi con il profilo gratuito, che prevede solo una commissione ad Amazon in caso di vendita. Nel corso dei mesi successivi non sono riuscito a vendere l’unico prodotto posto in vendita e, sostanzialmente, non ho acceduto pressoché mai alla piattaforma. Il giorno 17 aprile 2017 ho ricevuto notifica sulla mail collegata al profilo Amazon di un “addebitato la sua carta di credito (InternationalMaestro) per un importo pari a 47,58 EUR per regolare il saldo del suo conto di pagamento Vendita su Amazon”. Ho provveduto a contattare il servizio Amazon Seller senza ricevere, al momento, risposta alcuna.
Navigando nella pagina del mio profilo “amazon seller” mi sono accorto, dopo vari e complicate ricerche, che risultavo registrato come “seller pro”, ovvero venditore a cui toccava l’esborso mensile sopra citato per l’utilizzo della piattaforma Amazon. Ho subito provveduto a richiedere il downgrade a venditore di base. Preciso che, non effettuando la professione di commerciante, non ho mai effettuato l’iscrizione a seller pro, e del resto non avrei avuto alcun interesse a pagare 39 euro al mese più iva per un servizio in sostanza inutile.
Tanto premesso, chiedo il vostro consiglio:
1) Sui passi da compiere;
2) Sull’autorità a cui eventualmente segnalare l’accaduto (agcom?), vista la poca chiarezza che regola tutto il sistema di iscrizione e l'upgrade non autorizzato a seller pro;
Per quanto riguarda la mia banca invece (Hello bank), chiedo:
1) Se vi sembra opportuno inviargli lettera di revoca dell’addebito RID ad Amazon, e se lo stesso addebito secondo voi doveva essere autorizzato mediante firma considerata la sua periodicità. Preciso il particolare della firma in quanto non mi risulta di aver mai firmato nulla che autorizzasse Amazon a prelevare soldi senza il mio consenso;
2) Se, considerato quanto sopra, credete che io possa fare richiesta di rimborso alla Banca, e se la stessa richiesta di rimborso è subordinata ad una denuncia penale oppure solo a una segnalazione.
Ringrazio per la disponibilità e la professionalità e rimango in attesa di un vostro consiglio.
Cordialità
Francesco, da Vallo Della Lucania (SA)

Risposta:
ci spiace ma ci pare stia sbagliando. Abbiamo visionato il link da lei indicato che indica chiaramente che l'iscrizione come venditore costa 39 euro al mese. La spunta che lei ha deselezionato riguarda chiaramente la vendita su Amazon Italia o anche su altri siti Amazon europei. Se ha fatto questo percorso quindi, crediamo che si siamo registrato come seller pro, deve dunque ora dare disdetta del contratto, verificando sul sito l'esistenza di eventuali penali.