Buongiorno, di seguito espongo la vicenda chiedendovi consiglio per risolver la situazione:
Nel Novembre 2015 ho stipulato un contratto per fornitura adsl e altri servizi con Tim.
Con la fattura di Giugno 2016 mi comunicano la variazione di contratto che io posso non accettare e per cui recedere dal contratto secondo l’art. 70 comma 4 del codice delle comunicazioni elettroniche, ora cito testualmente quanto riportato nella comunicazione: “Si precisa che, anche nel caso di passaggio ad altro operatore, al fine di evitare l’addebito dei costi di disattivazione, è necessario inviare una richiesta di recesso scritta e fotocopia del tuo
documento di identità, in qualità di titolare del contratto da cessare, all’indirizzo postale indicato in questa fattura, oppure via fax al numero gratuito 800.000.187.”
Preciso che non è riportato alcun indirizzo di posta ma solo il numero di fax, perciò ho provveduto a mandare un fax in data 01/07/2016 a tale numero comunicando che intendevo recedere dal contratto secondo l’art. 70 comma 4 del codice delle comunicazioni elettroniche poiché non accettavo la variazione di contratto.
Contattando operatore telefonico scopro che tale fax non è stato preso in considerazione ed il 21/07/2016 ho inviato raccomandata menzionando l’intenzione di recedere dal contratto con l’invio di suddetto fax ahimè non citando questa volta l’art. 70.
Per cui ho pagato a settembre le spese di disattivazione ed ora sono a chiedermi il pagamento con fattura e bollettino postale degli sconti usufruiti per la cessazione anticipata del contratto.
La mia domanda è se la comunicazione di disdetta tramite fax può essere valida ed in tal caso come agire per la richiesta degli sconti usufruiti.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro e ringrazio per l’attenzione.
Davide, da Pian Camuno (BS)
Risposta:crediamo che lei possa intraprendere una azione di rimborso dei soli costi di disattivazione, ritenendo pretestuosa la motivazione dei relativi addebiti Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni e allegando le copie dei documenti comunicativi inviati:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.