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Fastweb e intimidazione continua
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Lettera 
12 maggio 2017 0:00
 
Buongiorno, vi ringrazio per il servizio offerto e ne approfitto per capire come comportarmi con fastweb:
il giorno 31-10-2012 ho mandato una lettera per disdire il contratto con Fastweb, che posso inoltrarvi (c'è stato un errore di battitura ovvero la data segnata + 31-10-21012, costituisce un problema questo?) la cui realizzazione è stata disattesa per circa 8-9 mesi, nel senso che loro continuavano ad erogare il servizio e mandarci le fatture da pagare, nonostante io abbia chiamato più e
più volte i loro operatori i quali ogni volta testimoniavano che:
1. avevano ricevuto la nostra lettera di disdetta spedita per A/R;
2. che non avremmo dovuto pagare nulla perchè l'errore era il loro. Inoltre fastweb ha chiamato telefonicamente il mio ex coinquilino assicurandogli che avrebbero staccato l'erogazione, ma ancora oggi stiamo aspettando che ci siano indicazioni sulla restituzione del modem!
Per inciso un loro bolletta (che posso fornire) indica chiaramente un rimborso di -192 euro senza che io abbia mai chiesto nulla e che immagino sia relativo alla chiusura del contratto; immagino che se hanno staccato "improvvisamente" dopo tanti mesi il servizio è perchè la raccomandata l'hanno ricevuta.
Nel 01/04/2014 mi arriva una lettera NON raccomandata da parte di Rescus srl per la riscossione di 400,37 euro che avrei dovuto pagare entro sette giorni "diversamente il nostro cliente senza ulteriore avviso ricorrerà alla competente autorità giudiziaria"... Decido, essendo una lettera normale di non pagare.
Mi arriva una seconda volta sempre da loro, e la cestino direttamente.
Poi ho cambiato casa mentre il coinquilino è rimasto a vivere nella casa dove ho la residenza ancora oggi: lo specifico perchè è arrivata una lettera (mi pare A/R) che ho fatto ritirare ovviamente in ritardo, in cui fastweb dice che la pratica passa in mano a Gestione Rischi che mi intima il 7/4/17 di pagare urgentemente 429 euro entro 15 giorni dicendo "in caso di mancato pagamento del credito vantato entro e non oltre 15 giorni dalla ricezione della presente, procederà ad avviare nei Suoi confronti le azioni ritenute più idonee al fine di tutelare il proprio credito" (posso fornirla).
Oggi (10/5/17) il coinquilino mi avvisa dicendo che è arrivata la lettera di un avvocato, NON per raccomandata, in cui mi intima di pagare urgentemente, di cui allego la lettera.
Ad ogni modo il problema, credo a livello di garanzia, è che non si trova più la raccomandata che avevamo spedito nonostante abbiamo praticamente ribaltato la casa, forse a causa del trasloco che ho fatto anni fa.
Domanda banale: fastweb non può essere obbligata a risalire alle tante telefonate intercorse, o alla loro banca dati grazie alla quale mi confermavano la ricezione della lettera e dei problemi che loro riscontravano di cui se ne assumevano la responsabilità?
Come mi devo comportare? Io le garantisco tutto quanto scritto.
Rimango disponibile a darvi tutte le indicazioni necessitiate, e nel caso chiamarvi.
Grazie!!
Marco, da Sirtori (LC)

Risposta:
no, l'errore della data non ha alcuna influenza (è un mero errore materiale).
Se lei ha inviato lettera di recesso, ed essa chiedeva espressamente l'immediata chiusura del contratto, non è necessario fare altro se non mostrare copia di quella lettera e le ricevuta di spedizione. Nulla deve per addebiti relativi a periodi successivi al trentesimo giorno in cui hanno ricevuto la sua lettera (hanno infatti 30 giorni per chiudere).
Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine (tenendo presente che nelle more di una contestazione e poi conciliazione, nulla possono pretendere):
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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