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Infostrada ignora data del recesso
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Lettera 
23 ottobre 2007 0:00
 
Cara Aduc ho aperto una sorta di controversia con Infostrada la quale, anche se ho esercitato il diritto di recesso per ripensamento nei modi e nei tempi previsti, ha proseguito nel suo iter burocratico facendomi uscire da Telecom per poi farmici rientrare. questo ha comportato:
1- la pretesa di Telecom di un contributo per il rientro pari a 80 euro.
2- l'emissione di una bolletta Infostrada per un servizio al quale da subito, 24 h circa, ne ho richiesto il recesso per ripensamento, per un importo pari ad una mensilita' del canone previsto della loro offerta tutto incluso; mi chiedo cosa posso fare? Ho prodotto questa lettera ma mi chiedo... va bene solo questo?
Alessandro, da Montichiari
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Il sottoscritto Alessandro xxxx nato a Roma xxx e residente in via xxx; intestatario dell'utenza telefonica nr. 030/xxx; PREMESSO:
. Che in data 30 luglio u.s. aderivo ad una Vs promozione denominata "TUTTOINCLUSO" tramite internet; alla quale poi, dopo una approfondita valutazione, decidevo di disdire, prima verbalmente al Vs servizio clienti e poi, in data 1 agosto, inviando a mezzo fax al nr. la lettera di richiesta di recesso per ripensamento al contratto datata 31 luglio 2007, seguita, in data 02 agosto u.s. dalla raccomandata a/r con richiesta di recesso dal contratto (esercitando cosi' di fatto il mio diritto di recesso per ripensamento) con conferma de "Avviso di ricevimento" in data 13 agosto u.s.;
. Di non aver firmato Nessun contratto; NONOSTANTE CIO':
. in data 27 agosto u.s. venivo informato della transazione da Telecom S.p.A. ad Infostrada; alla quale seguiva, immediatamente, mia ulteriore sollecitazione ad interrompere l'iter da Voi intrapreso a mezzo del servizio clienti richiamando, inoltre, la raccomandata da me precedentemente inviata per disdetta;
. in data 30 agosto u.s. venivo contattato da una ditta che mi chiedeva di concordare un appuntamento per il ritiro del modem WI.FI., alla quale manifestavo la mia non volonta' di ritirare tale apparecchiatura da Voi inviatami;
. in data 14 settembre u.s. venivo informato da operatore Telecom S.p.A. del mio rientro in Telecom per il 18 settembre u.s. e che cio' avrebbe comportato un contributo di allaccio; alla quale seguiva una mia ulteriore richiesta di spiegazioni a Vs. servizio clienti, il quale mi riferiva che "questo era l'iter previsto e che non puo' essere assolutamente interrotto se non a pratica terminata"; PER QUANTO SOPRA MENZIONATO: Certo di aver esercitato il diritto di recesso per ripensamento nei modi e nei tempi previsti ed imputando alla S.V. la responsabilita' di aver comunque proseguito il vostro iter burocratico, nonostante la mia manifestata volonta' di restare a Telecom S.p.a.; CHIEDO:
. il rimborso del contributo di rientro richiestomi dalla Telecom S.p.a. quantificato in euro 80 come da bolletta e tagliando di pagamento in allegato. INFORMO:
. che se la mia richiesta non avra' il giusto accoglimento entro il termine di giorni 15 (quindici) dalla ricezione della presente sara' mia intenzione adire per vie legali, con beneplacito di spese legali e danni. Con i migliori saluti, vanno bene gli indirizzi? non vorrei mai che mi imputassero di aver indirizzato ad uffici non competenti per meteria la mia richiesta cosi' da pregiudicare l'efficacia della mia azione, inoltre chiedo. Cosa posso fare od eventualmente aggiungere a questa lettera per non pagare la bolletta emessa da infostrada, che ritengo ingiusta, per un servizio mai utilizzato e soprattutto di cui ne ho richiesta l'immediata cessazione per ripensamento. Fiducioso di una vostra esauriente risposta che sia anche per me e per altri SFORTUNATI come me, da faro in questo mare di disinformazione generale, e di difesa dall'arroganza dei colossi della telefonia, porgo distinti saluti.

Risposta:
La lettera va bene, ma la invii per conoscenza anche al garante delle comunicazioni: clicca qui Per non pagare la bolletta dovra' continuare l'iter di contestazione. In caso di risposta negativa da parte del gestore alla messa in mora, si dovra' prima fare un tentativo obbligatorio di conciliazione presso il Co.Re.Com della propria Regione: clicca qui (Nel caso in cui il Co.Re.Com non sia ancora attivo nella propria Regione, proporre il tentativo di conciliazione presso la Camera di commercio o in alternativa verificare se il giudice di pace della propria citta' accetta la domanda di conciliazione). Se il tentativo di conciliazione fallisce, o non e' esperito entro 30gg dalla data della richiesta, si potra' citare il gestore in giudizio direttamente presso il giudice di pace della propria citta' (e' consigliabile recarsi personalmente presso l'ufficio del giudice e redigere oralmente la citazione). In questa sede si potranno richiedere sia la liberazione immediata della linea, sia tutti i danni del caso (spese raccomandate e fax, rotture di scatole, etc.).
 
 
 
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