Buon giorno, un paio di anni fa ho sottoscritto un contratto annuale per l'utilizzo di una sim dati con Vodafone. Premesso che il canone annuale è sempre stato regolarmente pagato è successo quanto segue: fino al mese di aprile 2016 la sim è sempre stata usata con una chiavetta, dal mese di aprile in poi su un tablet (nessuno mi ha segnalato che era necessario cambiare l'IP) ebbene, dalla fattura di maggio mi vedevo addebitata una cifra variabile dovuta ai costi di gestione dati con smartphone (Io però non ho usato uno smartphone ma un tablet, quindi un PC). La Vodafone dal canto suo si è guardata bene da verificare eventuali incongruenze ed io, purtroppo, siccome l'addebito era automatico sul conto corrente non mi sono avveduto subito della cosa. Accortomi di quanto accadeva ho contattato la Vodafone per avere spiegazioni, i loro operatori, dopo innumerevoli contatti finalmente hanno ammesso l'errore, praticamente gli importi dei mesi di maggio (euro 111,40), luglio (euro 55,46) e settembre (euro 249,44) non erano loro dovuti ma dal callcenter mi facevano notare che potevo chiedere il rimborso solo dell'ultima fattura perchè per le altre erano trascorsi più di 45 giorni dall'emissione (ma come, non ho tempo 5 anni per contestare una fattura? La Vodafone non sottostà alle leggi italiane?). Come posso agire nei loro confronti e recuperare quanto Loro non dovuto?
Mauro, da Portogruaro (VE)

Risposta:
questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.