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Rimodulazione TIM
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Lettera 
23 febbraio 2017 0:00
 
Buongiorno, nell'ultima fattura TIM ha annunciato una modifica alla periodicità di calcolo degli importi dovuti, passando dal mese alle 4 settimane:
"Modifica delle condizioni del contratto Ti informiamo che, a seguito delle mutate condizioni del mercato e a fronte dell'esigenza di allineamento delle nostre offerte al contesto competitivo, a partire dal 1 aprile 2017, le fatture non saranno più mensili ma verranno progressivamente emesse ogni 8 settimane; inoltre il corrispettivo degli abbonamenti delle offerte e dei servizi sarà calcolato su 28 giorni e non più su base mensile. Per effetto delle suddette modifiche contrattuali, si determinerà - da un lato – un incremento del costo delle offerte pari all'8,6% su base annua e - dall'altro - un risparmio fino a 20 euro su base annua (se ricevi ancora la fattura cartacea e utilizzi i bollettini postali come strumenti di pagamento)."
E' corretto contestare la rimodulazione in base all'articolo 33 comma 2 lettera m del codice del consumo in quanto nelle condizioni di contratto da me firmate non sono indicati i "giustificati motivi" secondo i quali possono modificare il contratto?
L'elenco dei motivi è presente nell'ultima versione ma non in quella in vigore quando ho sottoscritto l'offerta.
Inoltre l'indicazione del risparmio di 20 euro per chi paga con bollettino non è nemmeno corretta in quanto a fronte di 20 euro di risparmo (calcolo discutibile) si pagherà un canone in più (30-40 euro al mese circa)
Grazie
Domenico, da Roma (RM)

Risposta:
se la notifica della modifica proposta è avvenuta tempestivamente, consentendo una migrazione, senza spesa, ad altro operatore del numero telefonico (art. 32, c. o), non ci pare di ravvisare la clausola da lei indicata (c. m) come vessatoria.
Non conosciamo invece nel dettaglio l'offerta commerciale per poterne valutare la convenienza.
 
 
 
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