Buongiorno
dopo 4 mesi di contestazione a telecom italia per il non rispetto della banda minima garantita per legge, il 187 mi ha avvisato che da dicembre la mia linea (funzionante da 10 anni con telecom stessa ed altri operatori)era stata dichiarata inesercibile, e che non mi dovevano nessun rimborso perchè non era colpa loro ma della distanza.
mi hanno anche detto ed invitato ad andare via senza dover sostenere nessun costo aggiuntivo per distacco anticipato, proprio perché loro non garantivano più la linea.
da un mese sono passato quindi a wind, ed oggi mi vedo recapitare una bolletta di oltre 200 euro con appunto distacco anticipato + cessazione linea, e addirittura rate di un modem che mi avevano inviato senza mia richiesta e subito rispedito a loro, dopo che avevo avvisato il 187 della truffa. addirittura di quel modem avevo già chiesto il rimborso delle rate che continuavano a mettermi in bollettaben 5.
ad oggi ho bloccato il pagamento in banca.
come devo proseguire?
grazie
Piero, da Castelnuovo Di Porto (RM)

Risposta:
le diffide ad adempiere devono essere inoltrate formalmente al gestore, cioè tramite una lettera raccomandata AR, nello specifico accompagnato dai risultati del test sulla velocità dell'Adsl. Tuttavia se le sono pervenute delle email attestanti di fatto il malfunzionamento del servizio, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.