A seguito di una mia segnalazione al CORECOM LOMBARDIA, inerente addebiti illeciti da parte della Vodafone sulla mia utenza mobile, venivo contattato dall'associazione di consumatori Terza Pigna di Genova che mi proponeva di giungere ad un accordo transattivo con la stessa Vodafone per sistemare la faccenda.
Tale accordo che io firmavo e rispedivo via raccomandata in sostanza diceva che VODAFONE si impegnava a corrispondermi 300 (trecento) euro di traffico telefonico senza scadenza a fronte dei 150 (centocinquanta) sottrattimi indebitamente tramite servizi di navigazione internet mai richiesti.
Ebbene tale accordo fu girato per conoscenza anche al CORECOM LOMBARDIA, il quale in data 29 agosto 2013 mi comunicava l'archiviazione del caso.
Il problema è che io i 300 (trecento) euro poi non li ho mai ricevuti, tant'è che in data 04 settembre 2014 inviavo una raccomandata di sollecito alla VODAFONE chiedendo di ricevere il traffico telefonico concordato nella transazione che vi allego ma che per ovvie ragioni vi chiedo di non pubblicare o quantomeno di pubblicare oscurando i dati sensibili.
Adesso sono trascorsi ulteriori 2 anni e nove mesi dalla mia raccomandata di messa in mora alla VODAFONE ma non ho mai ricevuto niente.
Vi chiedo se è ancora possibile ottenere qualcosa o se il mio diritto è andato prescritto con l'ulteriore comportamento SCORRETTO della VODAFONE che non ha onorato l'accordo transattivo.
Se si, come devo muovermi?
Saluti


Risposta:
gli accordi raggiunti nelle conciliazioni paritetiche non hanno valore di titolo esecutivo ma impediscono di rivolgersi al Corecom.
Unica strada percorribile, quindi, è quello del ricorso all'Autorità Giudiziaria tramite la presentazione di un atto di citazione per la riscossione delle somme di denaro oppure un decreto ingiuntivo fondato sul riconoscimento di debito costituito dal predetto verbale.