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Vodafone, tele2, lettera avvocato
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Lettera 
24 ottobre 2013 0:00
 
Buongiorno, chiesi già un consiglio tempo fa e non ero ancora associata, dato che il vostro servizio è validissimo mi sono finalmente decisa a ricaricare la prepagata ed effettuare la donazione base da socio sostenitore. Vi sono grata per l'assistenza che offrite anche ai non associati, come avete fatto con me.
Vi scrivo per chiedervi assistenza in merito ad una lettera (NON raccomandata, sia chiaro) arrivata ieri da parte di un avvocato, intestata al padre del mio compagno (deceduto 2 anni fa) in cui si intima di pagare alla Vodafone - Tele2 una cifra di 122 € entro il 24, per presunte spese di gestione chiusura contratto pena azione legale.
Confermo che il padre del mio compagno utilizzò tele2 anni fa e rescisse il contratto, ma garantisco che non arrivò mai nessuna comunicazione raccomandata alla casa precedente dove lui abitava. ora la casa è stata venduta ma l'attuale proprietario è stato sempre sollecito nel consegnarci tutta la posta arrivata.
E' la prima volta che arrivano simili comunicazioni, a parte degli sms arrivati al cellulare del defunto di cui ci siamo accorti in ritardo.
Allego un file.zip con dentro la lettera in questione, la busta e il bollettino allegato.
Come vedete è indirizzata al defunto - anche se è arrivata a casa del figlio.
La cosa che non mi è chiara è la contraddizione di cifre e scadenze: la lettera dell'avvocato "diffida" il pagamento di 122 € entro il 24 ottobre, il bollettino ne riporta 90 entro il 27 ottobre.
Chiaramente se la cifra è dovuta la pagheremo senza fare storie ma il metodo e le contraddizioni presenti nella richiesta danno adito a qualche dubbio.
Vi ringrazio fin da ora se vorrete assistermi.
Grazie
Serena, da Milano (MI)

Risposta:
non possiamo sapere se quell'importo è effettivamente dovuto o meno. Dovrete recuperare, se possibile, la documentazione del padre del suo compagno relativa al contratto per capire se quell'importo è dovuto o meno.
E' legittimo che scrivano al figlio, presumendo che sia l'erede.
Ove tale importo non sia dovuto (perché suo padre l'ha già pagato all'epoca oppure perché non era previsto nel contratto, oppure perché il suo compagno non ha accettato l'eredità), potrà ignorare fino a quando non le arriverà una raccomandata oppure potrà già da subito contestare.
Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche copia della fattura cui fanno riferimento e copia del contratto:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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