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Wind, dopo la messa in mora?
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Lettera 
23 ottobre 2007 0:00
 
Io ho subito la stessa sorte del sig Amedeo nella lettera "Cara Aduc" pubblicata il 25/09/2007. Ho provveduto ad inviare la lettera di "Messa in Mora" come da voi indicato e Wind mi ha risposto come piu' avanti riportato. Non ho intenzione di cedere a questo abuso e vi chiedo se potete darmi ulteriori indicazioni sui passi da effettuare dopo l'invio della lettera di "Messa in mora" ed il successivo rifiuto del gestore. Grazie per l'attenzione. Saluti.
Maurizio, da Cattolica
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Gentile Cliente, in riferimento alla Sua segnalazione, La informiamo che le disposizioni contenute nel c. d. Decreto Bersani vietano esclusivamente la previsione di termini temporali massimi di utilizzo del traffico telefonico acquistato. Le confermiamo, pertanto, la legittimita' della disattivazione della Carta SIM ricaricabile per naturale scadenza - trascorsi 12 mesi dalla data di attivazione (in assenza di ricarica) o dalla data dell'ultima ricarica - e della conseguente perdita del numero telefonico associato alla stessa, che non potra' essere recuperato. Le risorse numeriche a disposizione degli operatori, infatti, sono limitate e pertanto, al fine di garantire un uso effettivo ed efficiente delle numerazioni, trascorso un determinato lasso di tempo dalla disattivazione della relativa Carta SIM, le stesse possono essere assegnate nuovamente ad altri utenti. In ogni caso, Le ricordiamo che, ai sensi del medesimo decreto, Wind Le garantisce comunque la possibilita' di fruire dell'eventuale traffico telefonico presente sulla Carta SIM disattivata. Per conoscere le modalita' per richiedere il riconoscimento del Suo eventuale credito residuo puo' consultare il sito www.155. it. Trovera' tutte le informazioni nella sezione: Telefonia Mobile> Wind Per te > Servizi Wind, accedendo alla pagina "Utilizzo e Validita' SIM".

Risposta:
In caso di risposta negativa da parte del gestore alla messa in mora, si dovra' prima fare un tentativo obbligatorio di conciliazione presso il Co.Re.Com della propria Regione: clicca qui (Nel caso in cui il Co.Re.Com non sia ancora attivo nella propria Regione, proporre il tentativo di conciliazione presso la Camera di commercio o in alternativa verificare se il giudice di pace della propria citta' accetta la domanda di conciliazione). Se il tentativo di conciliazione fallisce, o non e' esperito entro 30gg dalla data della richiesta, si potra' citare il gestore in giudizio direttamente presso il giudice di pace della propria citta' (e' consigliabile recarsi personalmente presso l'ufficio del giudice e redigere oralmente la citazione). In questa sede si potranno richiedere sia la liberazione immediata della linea, sia tutti i danni del caso (spese raccomandate e fax, rotture di scatole, etc.).
 
 
 
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