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Wind, messa in mora da studio legale
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Lettera 
16 luglio 2008 0:00
 
Cara ADUC,
vorrei sapere come mi devo comportare. Lo scorso luglio ho ricevuto via fax una proposta di contratto telefonico dalla Wind, per la mia ditta individuale. Il contratto prevedeva l'invio di un telefonino e il pagamento di un canone fisso più consumi. Ho firmato il loro contratto e ho provveduto a inviarlo a mezzo fax. Ho così fatto richiesta di portabilità poiché avevo un prepagato con la Tim. A quel punto la Tim mi ha fatto un'offerta ancora più vantaggiosa così ho deciso rinunciare a cambiare gestore e ho inviato per raccomandata a/r disdetta immediata alla Wind. La Wind mi ha risposto di non poter accogliere la mia disdetta perché non era stata inoltrata su carta intestata e firmata dal rappresentante legale, ma trattandosi di una ditta individuale chi poteva essere il legale rappresentante se non io? In seguito ho iniziato a ricevere le bollette. In quel momento ho inviato una ulteriore raccomandata dove comunicavo che avrei bloccato il rid bancario in quanto avevo già disdetto il contratto. Ci tengo a precisare che il servizio non mi è mai stato erogato e che non ho mai ricevuto il contratto in originale, nonostante tutto ho continuato a ricevere bollette. Da alcuni mesi ricevo solleciti di pagamento, anche da società di recupero crediti per un servizio di cui non ho mai usufruito. L'ultimo sollecito ha come oggetto un atto di significazione e messa in mora. Tutte queste comunicazioni mi arrivano per posta semplice, mai una raccomandata. Vorrei sapere cosa posso fare. Non voglio pagare per un servizio che ho provveduto a disdire e di cui oltre tutto non ho mai usufruito. C'è la possibilità di venire citato in giudizio pur non potendo dimostrare di avermi mai contattato magari producendo le ricevute delle raccomandate?
Grazie
Emilio, da Cagliari (CA)

Risposta:
se il nome di chi ha firmato il contratto e' lo stesso di chi ha inviato la disdetta, riteniamo che l'eccezione della Wind non possa essere accolta.
La possibilita' di essere citato in giudizio c'e' anche se non ha ricevuto lettere per raccomandata a/r. Riteniamo, pero', che anche i gestori debbano preventivamente esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione:
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