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 ITALIA - ITALIA - Comunicazione. Calabro' (Agcom): il sistema e' al capolinea, serve una spallata
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Notizia 
14 dicembre 2009 15:34
 
Gli sconvolgenti scenari dell'evoluzione della comunicazione e gli "sconvolti" scenari della televisione, con l'occupazione "spontaneista" delle frequenze che si è dovuto ripianare. Da qui parte "Rete Italia - La Tv e gli scenari della comunicazione", il libro scritto da Corrado Calabró, presidente dell'Autorità per le comunicazioni, con la giornalista del Messaggero, Barbara Corrao.
Alla vertiginosa evoluzione tecnologica e alla convergenza tra telecomunicazione e televisione cui il digitale e internet aprono la strada corrisponde un regresso della qualità dell'informazione e dell'intrattenimento televisivi in Italia. Senza appello è la critica ai processi in tv e ai talk show dove, sottolinea Calabró "la parola dello sprovveduto vale quanto quella dell'esperto". E poi la Rai imbrigliata in una situazione di 'limitata agibilità'.
Occorre "una rigenerazione che la svincoli e la rilanci". Come?
"Un sistema di dual governance: garanzia di effettiva indipendenza e obiettività nella gestione del servizio pubblico e organizzazione imprenditoriale caratterizzata da snellezza delle decisioni" è la proposta di Calabró.
Il presidente dell'Autorità analizza poi il settore delle telecomunicazioni che senza una spallata, è ormai arrivato al capolinea: esige l'alta velocità trasmissiva. E questa puó essere assicurata solo dalla fibra ottica, un investimento costoso ma fondamentale. Con incalzante argomentazione Corrado Calabró individua nella rete evoluta di nuova generazione l'innesco indispensabile per far ripartire un'economia - quella italiana - oramai strutturalmente stagnante e far protendere il Paese verso una società dell'informazione moderna, efficiente e pluralista, verso le città intelligenti del prossimo futuro.
 
 
 
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