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 ITALIA - ITALIA - Imposta/canone /Rai. Sottosegretario Giacomelli: verso una radicale riforma. La Rai non presume ma informa
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2 agosto 2014 10:11
 
"Credo sia necessario l'intervento generale, complessivo sul canone". Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello GIACOMELLI, rispondendo in aula alla Camera a un'interpellanza urgente del deputato Ncd Raffaello Vignali sui dispositivi ai quali è applicato il canone Rai. "Nell'ambito della riforma radicale del canone a cui il governo sta lavorando e che verrà presentata in autunno - ha aggiunto GIACOMELLI - è necessario riformulare con più precisione, alla luce dell'evoluzione tecnologica, l'attuale definizione degli apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi tv. E comunque è necessario individuare più complessivamente e con chiarezza i soggetti tenuti alla contribuzione, e l'ammontare della contribuzione". Secondo quanto precisato da una nota del ministero dello Sviluppo del 2012, ha ricordato inoltre GIACOMELLI, le apparecchiature soggette al canone sono quelle "effettivamente dotate di sintonizzatori radio. Solo gli apparecchi privi di sintonizzatori radio, per esempio i pc i monitor per computer e quant'altro sono da ritenersi né atti né adattabili alla ricezione, e pertanto non sono assoggettati al canone". In base all'art. 16 della legge 488 del 1999, ha detto ancora GIACOMELLI, "le società e le imprese che utilizzano apparecchi dotati di sintonizzatori, pur se non utilizzati alla ricezione radiotelevisiva, sono assoggettate al pagamento del canone, il cui importo è determinato con decreto distinguendo tra 5 tipologie di utenti". In merito alla comunicazione della Rai alle imprese, corredata di bollettini precompilati che ha suscitato recenti polemiche, GIACOMELLI non ha espresso una posizione del governo, ma si è limitato a ricordare che "l'azienda ha comunicato che il contenuto si sostanzia non in un'indebita pressione ma in una mera informativa circa gli obblighi che per legge conseguono all'eventuale detenzione di apparecchi radiotelevisivi". La Rai - ha riferito GIACOMELLI "ha precisato che in nessun passaggio la detenzione è presunta".
 
 
 
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