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 ITALIA - ITALIA - Telecomunicazioni. Caio: deve cambiare il rapporto tra chi offre contenuti e chi offre la rete
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Notizia 
16 dicembre 2009 12:08
 
'Il party delle tlc e' finito' e ora serve ribilanciare il rapporto tra chi offre i contenuti e chi si occupa delle infrastrutture. Lo ha detto Francesco Caio, superconsulente del governo italiano per le tlc intervenendo sul tema degli investimenti e della generazione di valore nel settore. 'C'e' una contraddizione perche' piu' si investe nella rete meno ci si ricava - fa notare Caio - perche' il valore aggiunto va verso i terminali e i contenuti'. Bisogna capire, sottolinea Caio, come si rimette insieme quell'equazione. 'La rete e' stato un party durato 100 anni: fatto di costi fissi piu' prezzi variabili e profitti crescenti. Oggi - continua Caio - chi genera valore sono software e servizi, non chi ha le scatole e i cavi, ma bisogna ribilanciare il sistema perche' - spiega usando una metafora - il Tgv senza binari non va da nessuna parte'.
"La rete di accesso è un monopolio naturale", ha detto inoltre Caio, "Il mio augurio è che si trovi un bilanciamento (tra i diversi operatori, ndr) tra la cooperazione necessaria per lo sviluppo della rete, lasciando intatta la concorrenza nei servizi. Nessuno, neanche Telecom, ha la capacità di realizzare da sola una rete passiva".
'Oggi c'e' bisogno di un maggiore sforzo' ha detto sul tema degli investimenti Antonio Pilati, dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato, che con Caio ha partecipato a un incontro. 'Una certa resistenza del monopolista penalizza la concorrenza e d'altra parte la vivacita' dei concorrenti - sempre sul tema degli investimenti - davanti alla resistenza del monopolista puo' penalizzare tutto il sistema', ha fatto notare Pilati.
 
 
 
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