testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Tlc e roaming. Stop a costi aggiuntivi dal 15 giugno
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
12 giugno 2017 15:26
 
Da giovedi' nella Ue si potranno utilizzare i telefoni mobili negli spostamenti nell'Unione pagando lo stesso prezzo sostenuto in base al contratto nel proprio Paese. In pratica, chi paga un abbonamento mensile per un pacchetto di minuti di comunicazione, sms e dati nel proprio paese e, in viaggio all'estero, effettua chiamate, invia sms o utilizza i dati, si vedra' dedurre tali attivita' dal proprio pacchetto senza costi supplementari, come se non si fosse mosso da casa. E' l'"ultimo miglio" di una delle piu' chiare scelte strategiche dell'Unione europea a favore dei consumatori: dal 2007 la Ue ha permesso la riduzione del 92% dei prezzi al dettaglio delle chiamate. E' una strategia che si e' impostate nonostante le resistenze degli operatori telefonici europei.
Tanto per dare l'idea del mutamento semirivoluzionario nelle tariffe roaming nel giro di alcuni anni, dal 2009 a oggi la Ue ha ridotto i prezzi al dettaglio degli sms del 92%, il roaming dati ha costi inferiori del 96% rispetto al 2012, anno in cui stata applicata la prima limitazione dei prezzi al dettaglio per i roaming di dati. Tra il 2008 e il 2015 il volume del roaming di dati e' stato moltiplicato per piu' di cento volte. A partire da meta' mese, le norme Ue sul roaming a tariffa nazionale ("roam like at home") consentiranno di usare il telefono cellulare all'estero in qualsiasi altro paese dell'Unione senza dover pagare tariffe aggiuntive di roaming. Si utilizza il roaming quando trovandosi all'estero si usa una carte sim del proprio paese. L'operatore del paese di origine versa all'operatore estero un corrispettivo per l'uso delle sue reti E' il prezzo del roaming all'ingrosso, che rappresenta un costo per l'operatore del paese di origine e ha un impatto sulla bolletta finale pagata dai consumatori. Le norme si applicano alle chiamate (a telefoni cellulari e fissi), all'invio di messaggi di testo (sms) e all'uso di servizi di dati all'estero. Per l'uso di tali servizi quando si viaggia nella Ue si paghera' lo stesso prezzo che verrebbe applicato nel paese di origine. In sostanza, l'operatore addebita o detrae il consumo in roaming dai volumi del tuo piano tariffario / pacchetto nazionale. Se il contratto include servizi di roaming sara' automaticamente considerato un contratto con roaming a tariffa nazionale. Ogni nuovo contratto di telefonia mobile dovra' applicare ai servizi di roaming la tariffa nazionale. Le norme 'roam like at home' riguardano chi viaggia occasionalmente al di fuori del paese in cui vive o hanno vincoli, cioe' in cui lavorano o studiano. Per questo non devono essere considerate, indica la Commissione europea, "un'alternativa al roaming permanente". Per poter usufruire del roaming a tariffa nazionale quando si viaggia all'interno dell'Unione, "occorre trascorrere piu' tempo o utilizzare piu' spesso il telefono cellulare nel proprio paese che all'estero". E' quello che viene considerato "uso corretto dei servizi di roaming". Se il cellulare viene usato all'estero in modo permanente, l'operatore potrebbe applicare tariffe aggiuntive di roaming, che comunque prevedono dei massimali. Le norme sul roaming a tariffa nazionale prevedono l'assenza di restrizioni sui volumi per le chiamate vocali e gli sms, ma il mantenimento di regole e limiti per l'uso dei dati a tariffa nazionale a seconda del tipo di contratto sottoscritto. Cio' vuol dire che oltre un volume "ragionevolmente elevato" di roaming dati a tariffa nazionale, potrebbe essere applicato un sovrapprezzo pari al massimale previsto per i prezzi all'ingrosso in tutta la Ue: per il 2017 7,70 euro per GB di dati, Iva esclusa). Il prezzo all'ingrosso per il roaming rappresenta il prezzo massimo che l'operatore nazionale deve pagare a quello estero quando vengono usati i servizi di roaming dati.
Se si dispone di un traffico di dati mobili limitato o di tariffe molto convenienti (meno di 3,85 euro per GB nel 2017), l'operatore potrebbe applicare un limite di salvaguardia al roaming calcolato sulla base del prezzo al dettaglio del pacchetto nazionale di servizi mobili, come nel caso dei dati illimitati. L'operatore dovra' informare preventivamente del limite e ad avvisare l'utente nel caso in cui venga raggiunto. In caso di superamento, si potra' continuare il roaming dati, ma l'operatore applichera' un sovrapprezzo, che corrispondera' al massimale previsto per i prezzi all'ingrosso, vale a dire 7,70 euro per GB di dati nel 2017 (Iva esclusa), 6 euro per GB (Iva esclusa) nel 2018. I massimali caleranno ulteriormente dopo il 2018. Per quanto riguarda la nozione di 'uso corretto' delle norme, l'operatore telefonico puo' verificare l'attivita' di roaming negli ultimi 4 mesi. Se, nel corso di tale periodo, l'utente ha trascorso piu' tempo all'estero che nel proprio paese e il roaming supera l'uso nazionale, l'operatore puo' chiedere di chiarire la situazione. L'utente ha due settimane a disposizione per farlo e se continua trascorrere piu' tempo all'estero ricorrendo piu' al roaming che al traffico nazionale, l'operatore potrebbe iniziare ad applicare un sovrapprezzo al consumo in roaming. I sovrapprezzi sono soggetti a massimali (Iva esclusa): 3,2 centesimi al minuto per ogni chiamata vocale effettuata, 1 centesimo al minuto per ogni sms, 7,70 euro per GB di dati (nel 2017). I massimali saranno ridotti progressivamente dal 1o gennaio di ogni anno a partire dal 2018: 6 euro, 4,50 euro, 3,50 euro, 3 euro e 2,50 euro nel 2022. Le chiamate effettuate dal proprio paese verso un altro paese Ue o extra Ue non sono considerate in roaming e quindi non rientrano nelle norme sul roaming a tariffa nazionale. Non essendo regolamentati, i prezzi per queste chiamate possono essere elevati. 
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS