Washington prende di mira il progetto di joint venture da 16 miliardi di euro fra Nokia e Siemens.
Secondo il Financial Times il governo statunitense, attraverso la Commissione sugli investimenti esteri negli Usa, avrebbe imposto, come condizione essenziale per dare il suo via libera all'accordo fra i due gruppi delle telecomunicazioni, una serie di restrizioni legate alla sicurezza nazionale del Paese.

Fra queste 'alcune procedure che stabiliscono se il personale estero puo' lavorare su equipaggiamenti e software statunitensi' delle telecomunicazioni.
L'accordo, chiamato 'mitigation agreement', fissa un precedente importante nella normativa che regola le tlc, un mercato in forte consolidamento a livello globale, come gia' accaduto con le dure restrizioni imposte alla fusione Alcatel-Lucent. In particolare 'qualsiasi operazione che dovesse riguardare Nortel, che svolge funzioni importanti per l'amministrazione Usa, si troverebbe di fronte a lunghe indagini'.

La joint venture fra Nokia e Siemens, che dovrebbe essere portata a termine entro il primo trimestre 2007, mira a creare il terzo fornitore mondiale di infrastrutture per le societa' delle telecomunicazioni, dopo Alcatel-Lucent ed Ericsson.

Nokia, fra l'altro, e' stata scelta da Sprint Nextel come principale fornitore (accanto a Intel, Samsung e Motorola) per le infrastrutture e i telefonini per la rete a banda larga Wimax negli Usa. Nel settore Sprint investira' 800 milioni di dollari nel 2007, e fra gli 1,5 e i 2 miliardi di dollari nel 2008.

Il gruppo finlandese, il cui core business e' la telefonia cellulare, ha oggi reso noto di aver venduto nel 2006 quasi 40 milioni di telefonini multimediali, e quasi 70 milioni di cellulari con cui ascoltare musica. Il mercato globale per gli apparecchi multimediali - secondo il gruppo finlandese - nel 2006 era pari a 90 milioni di telefonini, con una crescita vertiginosa visto che tale cifra dovrebbe salire a ben 250 milioni nel 2008.