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Canone/imposta Rai. Evasione aziende. Consigliere cda Rai se ne accorge. Meglio tardi che mai. Ed ora?
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Comunicato di Vincenzo Donvito
19 gennaio 2010 10:40
 
Il consigliere del cda Rai Nino Rizzo Nervo si e' accorto che il problema dell'evasione del canone/imposta della Rai non e' tanto quello delle famiglie, ma delle aziende e degli uffici pubblici. E parla di importi non versati che potrebbero sforare il miliardo di euro. Calcoli che il nostro consigliere fa considerando solo gli apparecchi televisivi. Chissa' che numeri gli verrebbero fuori se sapesse (ma veramente non lo sa?) che la Rai chiede il pagamento dell'imposta anche per il possesso di un personal computer, anche se, per ora, la Rai si limita a chiederlo alle famiglie italiane ma non a quelle che leggono le sue richieste nelle varie lingue in cui vengono tradotti gli avvisi minatori che giungono a casa dei presunti evasori, ne' tantomeno alle aziende a cui le richieste non vengono fatte in nessun modo.
Meglio tardi che mai. Perche' questo e' quanto da anni denunciamo con anche segnalazioni alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e con interrogazioni parlamentari. Comprendiamo che il nostro consigliere non si legga i nostri comunicati e le nostre denunce, ma almeno essere informato dalla sua organizzazione che ci sono dei deputati che chiedono chiarezze su punti oscuri e controversi della gestione dell'azienda pubblica di cui e' amministratore... (1).
La situazione e' ingarbugliata e le contraddizioni stanno emergendo? Ce lo auguriamo ma abbiamo piu' che un motivato dubbio perche' l'esplosione di queste contraddizioni dovrebbe/potrebbe significare:
- Confindustria e varie associazioni di categoria e professionali farebbero muro contro una campagna della Rai perche' la legge sia rispettata; con conseguenze, per esempio, sugli investimenti pubblicitari sulla Rai medesima e, piu' in generale, sulla “pax della jungla” che tuttora vige;
- stimolo a Procura e Corte dei Conti che, ai sostanziali blocchi fino ad oggi applicati alle nostre denunce, si sentirebbero piu' tranquilli nel procedere, quantomeno nelle indagini da noi sollecitate;
- guerra di partiti e parlamentari (di governo o opposizione poco importa) per difendere ognuno le posizioni di comodo che le proprie corporazioni hanno conquistato dentro la Rai;
La Rai vuole questo? Mah...
Quindi, bene consigliere Rizzo Nervo. E ora che ha esternato, cosa fara'? Si dimettera' se, per esempio, il ministero dell'Economia facesse una circolare per il rispetto della legge facendo pagare il canone/imposta a tutti (2)?
Tutte le informazioni su quanto riportato sopra, con documenti originali e copie delle denunce, sono nello specifico canale del nostro sito Internet.

(1) Inoltre c'e' un aspetto sempre controverso della vicenda: durante la nostra campagna abolizionista del canone, circa un anno fa siamo stati contattati dall'ufficio riscossione della Rai. Ci voleva incontrare per collaborare insieme; abbiamo fatto presente che non ne comprendevamo il motivo, perche' noi ci limitavamo ad informare e a denunciare l'assurdo sistema e metodi di riscossione delle imposte e che, a differenza di alcuni giornali e partiti di Governo, in materia eravamo e siamo legalitari, non invitando mai a non pagare il dovuto ma a fare ferma e dura opposizione contro i molto diffusi abusi e arroganze del loro ufficio. A mo' di battuta, facemmo presente che, siccome stavamo svolgendo un servizio di informazione che vista l'alta richiesta era molto piu' gradito di quello propagandistico e ingannevole della Rai (rinnova l'abbonamento... come fosse quello ad un rotocalco), l'unica cosa che potevano chiederci e' se volevamo soldi per questo servizio pubblico che svolgevamo... ma appunto una battuta!
(2) Oggi il quotidiano “IlSole24Ore” ipotizza che questa circolare possa essere fatta anche dall'Agenzia delle Entrate, ma non e' cosi', perche' piu' volte e in varie parti d'Italia da noi interpellata in merito, ha sempre risposto con una letterina fotocopiata che non e' loro competenza stabilire chi paga e chi no ma e' compito delle istituzioni politiche.
 
 
 
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