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Canone RAI preteso da sorella defunta
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Lettera 
22 marzo 2014 0:00
 
Salve. All'indirizzo di mia nonna Rosa è stata recapitata una lettera proveniente dall'Agenzia delle Entrate, indirizzata a sua sorella, Giovanna, che ha risieduto a casa sua negli ultimi 3-4 anni della sua vita... poi è morta, nel 2007. Ma l'Agenzia delle Entrate le ha scritto dicendo che vuole i suoi soldi per il canone rai e per le sanzioni e gli interessi dato il mancato pagamento degli arretrati.
C'è da dire che mia nonna non ha mai pagato il canone rai in vita sua (e non ha mai ricevuto multe). Probabilmente sua sorella Giovanna, prima di trasferirsi in casa sua, lo pagava (diversamente non avrebbe ricevuto una richiesta di arretrati, ma al massimo un invito ad abbonarsi).
Ho pensato di suggerire a mia nonna Rosa di ignorare la lettera della RAI, ma non sono sicuro sia opportuno: dopo la morte di sua sorella Giovanna (mai sposata) la sua eredità venne divisa fra lei e vari nipoti. E chi non rinuncia all'eredità di un parente eredita anche debiti e multe, giusto? Quindi non vorrei che ignorando le varie multe che arrivano dall'Agenzia delle Entrate, arrivasse l'ufficiale giudiziario a pignorare i beni di chi ha ereditato tale multa, e cioè mia nonna e i suddetti nipoti.
Inoltre credo che i signori dell'Agenzia delle Entrate, se e quando verrà informata della morte di Giovanna, faranno questo ragionamento: Giovanna è morta. E la sua TV, che si trova probabilmente nell'ultima casa che ha abitato, a chi appartiene adesso? Appartiene ovviamente a chi ancora vive lì. E cioè Rosa. Quindi vorrà dire che il canone e gli arretrati li chiediamo a quest'ultima. E le chiederemo in futuro anche di pagare regolarmente il canone, visto che non ha inviato nessuna raccomandata per la cessazione del servizio (il fatto che dopo la morte di Giovanna il suo vecchio televisore sia stato buttato, e il fatto che Rosa non abbia mai avuto nessun televisore immagino sia del tutto irrilevante)
Cosa consigliate?
Prima di ringraziarvi e salutarvi, colgo l'occasione per una domanda sempre a proposito di vessazioni da parte della RAI: ho letto su vari forum che ci sono persone che si qualificano come dipendenti della RAI che fanno il porta a porta esibendo un tesserino con foto e le autorizzazioni della guardia di finanza, del comando dei vigili urbani e dei carabinieri. Si presentano al domicilio di persone che non hanno un abbonamento RAI e chiedono di compilare e firmare un modulo con cui l'utente si impegna a pagare il canone. Forse molti cittadini credono che rispondendo "Ma io non ho il televisore", questi agenti entrerebbero in casa per un controllo, viste le suddette autorizzazioni. Questo è un errore, perché possono fare irruzione in casa solo le forze dell'ordine provviste di mandato, e non una qualunque persona provvista di autorizzazione rilasciata dalle forze dell'ordine. Giusto?
Grazie mille.
Marco, da San Giovanni Valdarno (AR)

Risposta:
lei ha azzeccato il ragionamento in entrambi i casi :-). Veniamo ai consigli.
Giovanna pagava l'imposta e nessuno l'ha disdetta, per cui gli eredi (in solido) hanno ereditato anche questa e, fintanto che uno degli eredi, allegando certificato di morte di Giovanna e dicendo che fine ha fatto l'apparecchio tv, non fa una raccomandata A/R in cui disdice il pagamento dell'imposta/canone, quest'ultima e' dovuta. Per cui dovreste pagare quanto vi viene chiesto per il 2013, pagare l'imposta/canone per i primi sei mesi del 2014 (euro 57,92 e si informi presso l'ufficio regionale Rai la penale per il ritardato pagamento, perche' andava pagata entro il 31/01/2014), e poi, entro il 30/06/2014, inviare raccomandata A/R di disdetta nei termini di cui sopra. E poi dovreste incrociare le dita, poiche', da quando Giovanna e' morta e non ha piu' pagato l'imposta/canone, possono pretendere gli arretrati a ritroso di dieci anni dal momento in cui vi chiedono il pagamento tramite raccomandata A/R (la prescrizione e' di dieci anni). Comunque, non sollecitate nulla in merito, ma aspettate le loro richieste. Va da se' che gli eredi, formalmente, non adempiendo a queste richieste di pagamento, sono suscettibili di azione di recupero come accade per ogni evasione fiscale.
Per quanto riguarda gli accertatori Rai, nessuno puo' entrare in casa se non un pubblico ufficiale munito di mandato del giudice. Per cui, quando e se si presentano, anche se sono insistenti, minacciosi, arroganti, burberi, etc.. possono essere gentilmente mandati via senza dire loro nulla e, soprattutto, senza firmare nulla, foss'anche lo spacciassero (come spesso fanno, prendendo in giro i contribuenti) per dichiarazione di avvenuta comunicazione.
Qui il settore specifico sul canone Rai: http://tlc.aduc.it/rai/
 
 
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