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 ITALIA - ITALIA - Annunci. Rete Internet in fibra ottica: a fine febbraio novità sulla nuova società pubblico-privata
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Notizia 
21 febbraio 2011 12:53
 
 Si accorciano i tempi per la costituzione della newco che riunira' enti pubblici e privati per lo sviluppo della rete di nuova generazione. Entro la fine di febbraio sara' infatti concluso il lavoro del Comitato tecnico governo-operatori che, con l'advisor Rotschild, sta mettendo a punto il business plan e l'assetto di governance della newco per la rete di nuova generazione.
Dopo la firma del memorandum of understanding tra operatori per lo sviluppo della fibra ottica in Italia, dovrebbe essere tenuto a battesimo piuttosto a breve il nuovo strumento operativo. A cui partecipera', come ha specificato il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, la Cassa depositi e prestiti con un intervento in equity e in conto finanziario.
Al momento tuttavia, ha spiegato il ministro, non e' possibile sapere quale sara' il contributo della Cdp. "Quale sara' l'entita' dell'intervento dipendera' dal contributo dei gestori di tlc e degli altri soggetti partecipanti al progetto e dal business plan', ha detto Romani nei giorni scorsi. Intanto proprio tra la fine del mese e gli inizi di marzo dovrebbe terminare la consultazione pubblica promossa dall'Autorita' per le comunicazioni sul tema delle regole per la Ngn (next generation network) che la stessa Agcom dovrebbe in seguito varare per il governo del sistema.
L'Agcom ha messo a punto una strategia regolamentare in cinque capitoli. Dagli incentivi al co-investimento degli operatori nella realizzazione delle nuove reti, alla remunerazione per il rischio dell'investimento, al rispetto del principio della scala degli investimenti ('ladder of investment'), alla considerazione delle differenze nelle condizioni competitive tra aree geografiche fino alla valutazione di possibili obblighi simmetrici in presenza di 'colli di bottiglia' per la competizione.
In sintesi, l'approccio regolamentare che l'Autorita' ha sottoposto al vaglio dei soggetti interessati parte dalla definizione di una disciplina quadro, cui far seguire provvedimenti attuativi per i singoli temi in discussione, secondo alcuni passaggi regolamentari in sequenza.
Tale sequenza prevede da subito la fornitura del servizio bitstream e l'accesso alle infrastrutture di ingegneria civile, su tutto il territorio nazionale. In un secondo tempo, alla luce dell'effettivo sviluppo del mercato e della verifica di una efficace 'equality of access', ci sara' il riesame delle modalita' di controllo dei prezzi del bitstream e l'eventuale imposizione di obblighi simmetrici in capo agli operatori detentori di infrastrutture che rappresentino un 'collo di bottiglia'. Dal 2013 - tenuto conto della della diffusione delle reti Ngn e delle loro caratteristiche - introduzione dell'obbligo di fornitura dell'unbundling della fibra nelle aree in cui Telecom Italia abbia il monopolio della infrastruttura Nga (ovvero l'accesso di nuova generazione, in fibra ottica). Infine, dopo ulteriori 12-24 mesi, la possibilita' di rimuovere l'obbligo di bitstream della fibra, laddove si sia sviluppato l'unbundling della fibra stessa.
 
 
 
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