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 ITALIA - ITALIA - Imposta/canone Rai. Sottosegretario conferma politiche del Governo
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Notizia 
30 ottobre 2014 12:42
 
"Come è noto il governo ha intenzione di rivedere la normativa urgente in materia" di canone Rai "alla scopo di introdurre maggiore equità, certezza delle risorse, certezza dell'individuazione della platea e il superamento totale dell'evasione". A dirlo è stato il sottosegretario allo Sviluppo economico, con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, rispondendo, in commissione Trasporti alla Camera, a una interrogazione del Pd (a prima firma Manuela Ghizzoni) e a una della Lega Nord (a prima firma Davide Caparini) sul pagamento del canone Rai. Il sottosegretario ricorda che nel 2012 il Mise ha individuato "le apparecchiature atte o adattabili alla ricezione del segnale radiotelevisivo", il cui possesso, "a prescindere dall'uso che se ne fa, comporta l'obbligo del pagamento del canone di abbonamento Rai". "Nella medesima nota è stato, infatti, evidenziato che sono da ritenersi tali, quindi soggetti a canone, le apparecchiature effettivamente dotate di sintonizzatori radio - spiega Giacomelli - Ne deriva, quindi, che solo gli apparecchi privi di sintonizzatori radio, operanti nelle bande destinate al servizio di radiodiffusione (ad esempio: Pc senza sintonizzatore, i monitor per computer, e quanto altro) sono da ritenersi né atti, né adattabili alla ricezione, non sono, pertanto, assoggettati". Con queste argomentazione dunque il sottosegretario ha spiegato che anche "le società e le imprese, come individuate dall'articolo 16 della legge 23 dicembre 1999, n. 488 (alberghi e strutture ricettive; Ndr), che utilizzano apparecchi dotati di sintonizzatori, pur se non utilizzati per la ricezione delle trasmissioni radiotelevisive, sono pertanto, in base alla formulazione della norma, assoggettate al pagamento del canone, il cui importo viene determinato con decreto, distinguendo fra cinque diverse tipologie di utenti cui corrispondono differenti importi".
 
 
 
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