testata ADUC
 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Incidenza di Internet nella capacità di concentrazione
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
12 febbraio 2010 13:48
 
Secondo uno studio diretto da David Nicholas, capo del dipartimento di Studi sull'Informazione dell'University College di Londra, Internet mina la capacità di concentrazione degli adolescenti. Secondo le sue conclusioni, i giovanissimi stanno perdendo la capacità di leggere e scrivere testi lunghi perché la Rete condiziona il modo di cercare informazioni, che è diverso da quello usato dalle generazioni precedenti. La ricerca si è basata su soggetti dai 12 ai 18 anni, i quali dovevano rispondere a domande che esigevano una certa ricerca. La maggior parte di loro ha risposto dopo aver consultato solo la metà delle pagine rispetto agli adulti e dedicandovi un sesto del tempo, così che le risposte sono risultate più incomplete. Il materiale di studio è stato divulgato in una serie di documentari dal canale televisivo BBC2, la cui ultima puntata sarà trasmessa il 20 febbraio, riferisce il quotidiano Telegraph.
"Esistono prove empiriche sul fatto che il sovraccarico di informazioni e il pensiero associativo stiano rimodellando il funzionamento del cervello dei giovani", sostiene lo psicologo sociale Alex Krotoski, che presenta i documentari. Secondo Nicholas, il 40% dei partecipanti allo studio non ha consultato più di tre pagine delle migliaia disponibili in Rete su un determinato argomento; viceversa, le persone scolarizzate prima dell'era internet tornavano alle fonti e approfondivano quelle, anziché saltare da una pagina all'altra.
Il professor Nicholas è il primo accademico ad aver studiato in modo sistematico il comportamento dei navigatori in Rete attraverso l'analisi di milioni di registri di dati anonimi. Le sue prime conclusioni suggeriscono che la Rete, con il suo intreccio di informazioni fatto di molteplici collegamenti e rimandi, stia modificando la mente dei più giovani.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS