in questi giorni ho ricevuto un sms dalla tre che mi
invitava a cambiare piano telefonico entro il 1 -9-2007.
mi chiedo: se acquistando il cell, ho scelto quel piano
tariffario, perche' me lo devi cambiare?
interpellato un centro 3, la signorina mi ha detto
testualmente: sa...con la legge bersani...faccia come crede,
cambi compagnia!ma tutte alzano i prezzi e allora che
faccio? penso che questo stato di mmmmerda dovrebbe
metterci seriamente una pezza...non e' cosi' che si
aiuta l'economia, e se i consumi crollano i posti di
lavoro crollano..scusate per qlc parolaccia..
22 marzo 2007 0:00 - Daniele
Non sono affarto daccordo con questa presa di posizione. Mi
pare che in questi anni, i gestori telefonici abbiano fatto
finta di niente nei confronti di una tassa che TUTTI hanno
sempre ritenuto ingiusta ma che TUTTI hanno sempre
continuato a pagare. Siamo alle solite: è facile fare gli
imprenditori con i soldi degli altri. Se uno solo dei
gestori avesse praticato una politica "più
aggressiva" abolendo la tassa di ricarica, tutti gli
altri si sarebbero adeguati: si chiama LIBERA CONCORRENZA e
in Italia NON ESISTE perchè ogni settore ha un proprio
CARTELLO DEI PREZZI. Ora che la tassa è stata tolta e che
una battaglia è stata vinta, tutti quelli che si vedranno
aumentare i piani tariffari, semplicemente, cambieranno
gestore per uno più conveniente. Si chiama LIBERO MERCATO.
In Italia NON ESISTE. Complimenti vivissimi.
26 gennaio 2007 0:00 - gia
.."sulla questione Wimax/banda larga, quando a giugno
le licenze saranno sul mercato, per riequilibrare il mercato
specifico, non consentire l'accesso, almeno per i primi
tempi, a Telecom Italia."
Ma vi pare
possibile che il governo faccia un provvedimento del genere
??!! Penso che pecchiate di ingenuità !! E' a
tutti noto che Telecom è il carrozzone dove da sempre ha
sguazzato la politica con i propri clientelismi!!
Pensate davvero che i politici facciano un provvedimento
contro i loro interessi??
26 gennaio 2007 0:00 - CARRUBBA SANTI
Sono daccordo su quanto detto, ma ritengo che lo Stato debba
intervenire anche quando la Telecom, che ha alle sue
dipendenze gli operai addetti alla linea telefonica
Nazionale, impone la chiusura delle linee telefoniche
abitative nel momento in cui gli abbonati chiedono il
passaggio con altri Gestori.
26 gennaio 2007 0:00 - Giampiero
Nel decreto sulle liberalizzazioni del Ministro Bersani,
alla voce Ricariche telefoniche si prevede «il divieto da
parte degli operatori della telefonia mobile
dell'applicazione di costi fissi e di contributi per la
ricarica di carte prepagate, anche via bancomat o in forma
telematica, aggiuntivi rispetto al costo del traffico
telefonico richiesto». Bene ora possiamo spellarci le mani
nell’applaudire questa lodevole iniziativa. Ma sarà cosi?
Ma si sa che “fatta la legge, trovato l’inganno”. E un
gestore telefonico a già trovato l’inganno. Qualche
settimana fa ho acquistato una ricarica di 10 euro di cui,
7 euro di servizi senza scadenza più 3 euro per
l'acquisto di pacchetti base TV e/o altri contenuti da
consumarsi entro il 30 gennaio 2007. Leggo con piacere che
non si paga più il “classico” costo di ricarica. Ma i 3
euro, per cosa servono? Qui sta la furbata. I 3 euro
servono esclusivamente, per l’acquisto di pacchetti base
Tv e/o contenuti, da consumarsi entro la fine del mese
solare in cui la ricarica è stata effettuata, altrimenti,
saranno persi. Che fare, non servirsi dei 3 euro? Allora
decido di utilizzarli per acquistare i pacchetti di cui
sopra, Ma a quali condizioni? Prima di tutto bisogna
registrarsi on line sul sito del gestore, con ulteriori
costi di connessione, rilasciando i propri dati personali,
ma la seconda furbata è che, cito testualmente “ il Costo
del servizio è pari a 5,00 Euro (IVA inclusa) per 30
giorni, che verranno addebitati sulla tua carta SIM
ricaricabile oppure sul conto telefonico se sei titolare di
un abbonamento. Alla scadenza dei 30 giorni, il servizio
viene rinnovato automaticamente”. Non è difficile
immaginare che gli altri gestori seguano questa strada.
Sarebbe opportuno che il Ministro Bersani faccia un altro
sforzo per meritarsi gli applausi, inserendo all’articolo
del DDL sulle ricariche telefoniche, la disposizione che il
credito della ricarica si utilizzata completamente per il
solo traffico telefonico e non per servizi, pacchetti e
quant’altro se non specificatamente richiesto dal
consumatore.