volevo solo far notare una cosa che, stranamente, nessuno fa
venire a galla (ho scritto a tantissime associazioni
consumatori ed al garante): si rallegrano tutti del
fatto che non ci dobbiamo + preoccupare del credito perché
questo non scadrà + dopo 12 mesi ma tutti gli operatori
hano mantenuto l'assurda regola che, comunque, dopo 12
mesi scade la SIM ed a mio modesto parere, mi pare che alla
fine non è cambiato nulla quindi ti devi ricordare
(soprattutto chi usa pochissimo il telefonino, ad es. gli
anziani)di ricaricare almeno una volta l'anno perché il
credito non scade... ma la tesserina sì! Perché
nessuno avvisa i consumatori??
7 marzo 2007 0:00 - tiziana
Buongiorno.
Mi chiamo Tiziana Baldelli e ieri
06/03 ho effettuato una ricarica wind di euro 25, ma
puntualmente mi sono ritrovata con la tassa di 5 euro. Tutto
ciò è vergognoso, credo di avere diritto al rimborso della
tassa e spero in una sanzione per la compagnia che crede di
poter ingannare i suoi clienti e che dimostra di fregarsene
del decreto Bersani. Ringrazio per l'attenzione e
saluto. T.Baldelli
7 marzo 2007 0:00 - Santoro Salvatore
Le ricariche sono state abolite,ma i nuovi piani tariffari
hanno anche subito dei rialzi!!!!Stavo per passare a wind e
ho visto che le nuove tariffe sono notevolmente più care,a
tal punto che per parlare lo stesso tempo che mi darebbe a
disposizione una ricarica da 20E con la vecchia
tariffa(0.19E/min), con le nuove tariffe(0.24E/min) mi
occorrono 25E!!!! Bel gudagno!!!
6 marzo 2007 0:00 - Giuliano
Sono veramente perplesso per l'abolizione TOTALE dei
costi di ricarica. Prima nel prezzo della scheda
telefonica ricaricabile era compreso anche un margine di
guadagno per i rivenditori. Nel pagamento tramite Bancomat
una percentuale andava a questo servizio. Oggi ho ricaricato
tramite Bancomat convinto che mi venisse accreditato
comunque qualcosa ed invece nulla. Possibile? Coma
fara' TIM (ed altri) a rimborsare il servizio Bancomat o
a corrispondere un guadagno ai rivenditori delle schede
senza rimetterci? Pensate che aumentera' i prezzi delle
telefonate e degli SMS? Ma nooooo..... vedrete che non
succedera'.
6 marzo 2007 0:00 - FABRIZIO
Sono abbastanza d'accordo con il Sig. Sergio, infatti
trovo alquanto demagogico il comportamenteo di Bersani che
vuol farci credere con uno zuccherino che i problemi degli
Italiani (e dell'Italia) siano stati risolti con una
manciata di euro.
E sono d'accordo nel
definire queste intrusioni molto "azzardate" in
quanto dal dubbio contenuto legale ma anche nei fatti, dal
risultato effimero.
Intendiamoci, ben vengano
trasparenza e riduzione dei costi ma quasi 2 miliardi di
euro di mancato introito, per l'italiano vorranno dire
qualche pachetto di sigarette in più all'anno (o
qualche pizza) ma per qualche giovane lavoratore di call
center potrebbe significare il licenziamento prima del tempo
!
Le riduzioni dei costi in una economia di
libero mercato si fanno con la concorrenza, con monitoraggio
e con autority che sorveglino su presunti occulti
"cartelli".
Ah, per quanto
riguarda:
"...Anche Mussolini imponeva alla
FIAT la politica salariale in cambio di aiuti di
Stato..."
vorrei aggiungere che oltre da 60
anni di repubblica alla Fiat non é mai stata imposta alcuna
politica salariale, ma....... ...... a quanto pare gli
aiuti di stato continuano lo stesso !!!!!!
Quando
la Fiat restituirà allo stato tutto ciò che ha avuto in
questi 60 anni sotto forma di cassa integrazioni ?
Una volta ho lavorato per una azienda che ha avuto accesso
alla C.I.G. ma non mi risulta che l'accesso potesse
durare in eterno (per FIAT parrebbe di si !)
6 marzo 2007 0:00 - Sergio
Paolo1 espone una serie di considerazioni sul valore
salvifico del mercato e del liberismo che possono anche
essere in parte condivisibili ma confonde lucciole con
lanterne. Il Governo ha invaso il campo
dell'Autorità Garante. Il Governo ha
autoritariamente abolito - solo per gli operatori di
telefonia mobile - il costo di ricarica, spacciando questo
provvedimento demagogico come una misura per favorire la
trasparenza e la concorrenza. Il Governo ha reso nulli
tutti i contratti ricaricabili. Il Governo ha deciso
che gli operatori dovevano adeguarsi a queste nuove
direttive. Giuridicamente il Governo ha aperto la
strada alla revisione delle tariffe poiché il contratto
precedentemente in vigore deve essere "adeguato"
alla nuova normativa. Solo un ingenuo può pensare che
"adeguare" significhi cancellare il costo di
ricarica e il resto rimane come prima. Quindi la
revisione delle tariffe è pienamente legittimo (come già
affermato dall'UE). Poiché il contratto è nullo
bisogna sottoscriverne un altro; scegli caro utente tra
questi nuovi piani. Voilà! Alla faccia di Bersani.
Anche Mussolini imponeva alla FIAT la politica
salariale in cambio di aiuti di Stato e non mi sembra che il
duce abbia conquistato medaglie per meriti liberali e
democratici.
6 marzo 2007 0:00 - Paolo 1
Egregio Mastrantoni, io non ho una cieca fiducia nel
liberismo (e gli slums USA mi confermano in questa idea), e
ritengo che sia giusto che i prezzi dei beni e servizi di
prima necessita' (alloggio, cibo, vestiario, trasporti,
comunicazioni, istruzione, sanita') debbano essere
regolamentati e calmierati, non si puo' lasciare alla
legge della domanda e dell'offerta la determinazione del
prezzo delle scarpe o dei pantaloni, di cui gli uomini non
possono fare a meno, e che quindi non sono liberi di non
comprare. Colgo l'occasione per segnalarVi il
discutibile e sospetto modo di adeguarsi di Wind alle nuove
norme. Ieri in due negozi Wind affermazioni contrastanti,
poi a sera la notizia del dietrofront di Wind. Oggi leggo su
Internet che chi si e' fidato e ha attivato una ricarica
da 10 euro se ne e' visti sparire due. E le
comunicazioni apparse su Punto informatico e nel sito 155.it
(Wind) convincono poco. Non mi sembra che le tariffe siano
aumentate. Piuttosto rimangono da chiarire alcuni punti:
- se i vecchi piani tariffari rimangano validi, salvo
abolizione del costo di ricarica e si sia liberi di non
cambiare piano tariffario - se le schede di ricarica
siano valide senza piu' scadenza, sia che non siano
state ancora attivate, sia che siano state attivate e quindi
trasformate in credito per traffico telefonico - se le
schede SIM con credito residuo al raggiungimento
dell'11mo mese (fino al 4/3/7 a quel punto si perdeva
tutto il credito) rimangano valide o no (e c'e'
parecchia gente in simili situazioni, anche perche'
hanno rinviato l'acquisto di nuove ricariche in attesa
di tempi migliori), insomma se occorra ricaricare ogni 11
mesi o no - su 155.it si scrive che il passaggio ai
nuovi piani tariffari e' gratis, ma poche righe sotto
forse si contraddicono, specificando che solo il primo
cambiamento di piano tariffario e' gratuito, quelli
successivi si pagano (Wind dice 7 euro, i negozi Wind 8,
chissa' se bastano 10!): insomma il passaggio ai nuovi
piani e' gratis per tutti o solo per alcuni? In
concreto passando da Sempre light, a 24,8 cent/minuto, al
nuovo equivalente, a 24 cent/minuto, se si devono spendere
un 8 euro il gioco potrebbe non valere la candela. Da
inoltrare cortesemente all'Authority competente.
Grazie Saluti Paolo
6 marzo 2007 0:00 - Marco
Salve a tutti volevo solo far presente che la WIND ancora
fa pagare i costi di ricarica a chi non cambia il proprio
profilo tariffario. Grazie