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12 marzo 2007 0:00 - Debora
volevo solo far notare una cosa che, stranamente, nessuno fa venire a galla (ho scritto a tantissime associazioni consumatori ed al garante):
si rallegrano tutti del fatto che non ci dobbiamo + preoccupare del credito perché questo non scadrà + dopo 12 mesi ma tutti gli operatori hano mantenuto l'assurda regola che, comunque, dopo 12 mesi scade la SIM ed a mio modesto parere, mi pare che alla fine non è cambiato nulla quindi ti devi ricordare (soprattutto chi usa pochissimo il telefonino, ad es. gli anziani)di ricaricare almeno una volta l'anno perché il credito non scade... ma la tesserina sì!
Perché nessuno avvisa i consumatori??
7 marzo 2007 0:00 - tiziana
Buongiorno.

Mi chiamo Tiziana Baldelli e ieri 06/03 ho effettuato una ricarica wind di euro 25, ma puntualmente mi sono ritrovata con la tassa di 5 euro. Tutto ciò è vergognoso, credo di avere diritto al rimborso della tassa e spero in una sanzione per la compagnia che crede di poter ingannare i suoi clienti e che dimostra di fregarsene del decreto Bersani.
Ringrazio per l'attenzione e saluto. T.Baldelli
7 marzo 2007 0:00 - Santoro Salvatore
Le ricariche sono state abolite,ma i nuovi piani tariffari hanno anche subito dei rialzi!!!!Stavo per passare a wind e ho visto che le nuove tariffe sono notevolmente più care,a tal punto che per parlare lo stesso tempo che mi darebbe a disposizione una ricarica da 20E con la vecchia tariffa(0.19E/min), con le nuove tariffe(0.24E/min) mi occorrono 25E!!!!
Bel gudagno!!!
6 marzo 2007 0:00 - Giuliano
Sono veramente perplesso per l'abolizione TOTALE dei costi di ricarica.
Prima nel prezzo della scheda telefonica ricaricabile era compreso anche un margine di guadagno per i rivenditori. Nel pagamento tramite Bancomat una percentuale andava a questo servizio. Oggi ho ricaricato tramite Bancomat convinto che mi venisse accreditato comunque qualcosa ed invece nulla. Possibile?
Coma fara' TIM (ed altri) a rimborsare il servizio Bancomat o a corrispondere un guadagno ai rivenditori delle schede senza rimetterci? Pensate che aumentera' i prezzi delle telefonate e degli SMS?
Ma nooooo..... vedrete che non succedera'.
6 marzo 2007 0:00 - FABRIZIO
Sono abbastanza d'accordo con il Sig. Sergio, infatti trovo alquanto demagogico il comportamenteo di Bersani che vuol farci credere con uno zuccherino che i problemi degli Italiani (e dell'Italia) siano stati risolti con una manciata di euro.

E sono d'accordo nel definire queste intrusioni molto "azzardate" in quanto dal dubbio contenuto legale ma anche nei fatti, dal risultato effimero.

Intendiamoci, ben vengano trasparenza e riduzione dei costi ma quasi 2 miliardi di euro di mancato introito, per l'italiano vorranno dire qualche pachetto di sigarette in più all'anno (o qualche pizza) ma per qualche giovane lavoratore di call center potrebbe significare il licenziamento prima del tempo !

Le riduzioni dei costi in una economia di libero mercato si fanno con la concorrenza, con monitoraggio e con autority che sorveglino su presunti occulti "cartelli".

Ah, per quanto riguarda:

"...Anche Mussolini imponeva alla FIAT la politica salariale in cambio di aiuti di Stato..."

vorrei aggiungere che oltre da 60 anni di repubblica alla Fiat non é mai stata imposta alcuna politica salariale, ma.......
...... a quanto pare gli aiuti di stato continuano lo stesso !!!!!!

Quando la Fiat restituirà allo stato tutto ciò che ha avuto in questi 60 anni sotto forma di cassa integrazioni ?

Una volta ho lavorato per una azienda che ha avuto accesso alla C.I.G. ma non mi risulta che l'accesso potesse durare in eterno (per FIAT parrebbe di si !)
6 marzo 2007 0:00 - Sergio
Paolo1 espone una serie di considerazioni sul valore salvifico del mercato e del liberismo che possono anche essere in parte condivisibili ma confonde lucciole con lanterne.
Il Governo ha invaso il campo dell'Autorità Garante.
Il Governo ha autoritariamente abolito - solo per gli operatori di telefonia mobile - il costo di ricarica, spacciando questo provvedimento demagogico come una misura per favorire la trasparenza e la concorrenza.
Il Governo ha reso nulli tutti i contratti ricaricabili.
Il Governo ha deciso che gli operatori dovevano adeguarsi a queste nuove direttive.
Giuridicamente il Governo ha aperto la strada alla revisione delle tariffe poiché il contratto precedentemente in vigore deve essere "adeguato" alla nuova normativa. Solo un ingenuo può pensare che "adeguare" significhi cancellare il costo di ricarica e il resto rimane come prima.
Quindi la revisione delle tariffe è pienamente legittimo (come già affermato dall'UE).
Poiché il contratto è nullo bisogna sottoscriverne un altro; scegli caro utente tra questi nuovi piani. Voilà!
Alla faccia di Bersani.
Anche Mussolini imponeva alla FIAT la politica salariale in cambio di aiuti di Stato e non mi sembra che il duce abbia conquistato medaglie per meriti liberali e democratici.
6 marzo 2007 0:00 - Paolo 1
Egregio Mastrantoni,
io non ho una cieca fiducia nel liberismo (e gli slums USA mi confermano in questa idea), e ritengo che sia giusto che i prezzi dei beni e servizi di prima necessita' (alloggio, cibo, vestiario, trasporti, comunicazioni, istruzione, sanita') debbano essere regolamentati e calmierati, non si puo' lasciare alla legge della domanda e dell'offerta la determinazione del prezzo delle scarpe o dei pantaloni, di cui gli uomini non possono fare a meno, e che quindi non sono liberi di non comprare.
Colgo l'occasione per segnalarVi il discutibile e sospetto modo di adeguarsi di Wind alle nuove norme. Ieri in due negozi Wind affermazioni contrastanti, poi a sera la notizia del dietrofront di Wind. Oggi leggo su Internet che chi si e' fidato e ha attivato una ricarica da 10 euro se ne e' visti sparire due. E le comunicazioni apparse su Punto informatico e nel sito 155.it (Wind) convincono poco. Non mi sembra che le tariffe siano aumentate. Piuttosto rimangono da chiarire alcuni punti:
- se i vecchi piani tariffari rimangano validi, salvo abolizione del costo di ricarica e si sia liberi di non cambiare piano tariffario
- se le schede di ricarica siano valide senza piu' scadenza, sia che non siano state ancora attivate, sia che siano state attivate e quindi trasformate in credito per traffico telefonico
- se le schede SIM con credito residuo al raggiungimento dell'11mo mese (fino al 4/3/7 a quel punto si perdeva tutto il credito) rimangano valide o no (e c'e' parecchia gente in simili situazioni, anche perche' hanno rinviato l'acquisto di nuove ricariche in attesa di tempi migliori), insomma se occorra ricaricare ogni 11 mesi o no
- su 155.it si scrive che il passaggio ai nuovi piani tariffari e' gratis, ma poche righe sotto forse si contraddicono, specificando che solo il primo cambiamento di piano tariffario e' gratuito, quelli successivi si pagano (Wind dice 7 euro, i negozi Wind 8, chissa' se bastano 10!): insomma il passaggio ai nuovi piani e' gratis per tutti o solo per alcuni?
In concreto passando da Sempre light, a 24,8 cent/minuto, al nuovo equivalente, a 24 cent/minuto, se si devono spendere un 8 euro il gioco potrebbe non valere la candela.
Da inoltrare cortesemente all'Authority competente.
Grazie
Saluti
Paolo
6 marzo 2007 0:00 - Marco
Salve a tutti volevo solo far presente che la WIND ancora fa pagare i costi di ricarica a chi non cambia il proprio profilo tariffario. Grazie
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