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3 febbraio 2008 0:00 - Alessandro Lazzari
A quanto pare è possibile disdire il cosiddetto canone RAI. Provate a seguire i consigli indicati a questo indirizzo:
http://www.leganordarona.it/Documenti/Varie/Canone_Rai.htm
Mi sembra poi che ci sia qualche aspetto giuridico di solito poco evidenziato:
1. Il cosiddetto canone è di fatto una tassa sulla proprietà, infatti viene preteso anche da chi non usufruisce dei servizi RAI. Perché allora si permette alla RAI di pubblicizzarlo chiamandolo "canone" (implicando così un'idea virtuosa di "io ti fornisco un servizio, paga quindi un corrispettivo" che non corrisponde alla realtà)? Un tale comportamento non si configura come un inganno nei confronti del pubblico?
2. La tassa di cui sopra viene raccolta - si direbbe - per sostenere i costi di un ente che fornisce un servizio pubblico di radiodiffusione. Se è così i proventi di questa tassa non dovrebbero essere equamente ripartiti fra tutti i soggetti che emettono programmi sul terriorio italiano? Quindi i soldi dovrebbero andare anche alle varie Mediaset, LA7 ecc.. Perché solo alla RAI?
2 gennaio 2008 0:00 - maracaibo
Io appartengo a quella schiera di persone che da sempre paga il canone RAI ma negli ultimi anni ritengo che la TV "pubblica" sia diventata una delle tante ed abbia perso molto della sua funzione. Una volta la RAI faceva belle fiction, varietà divertenti e di classe, teatro, ecc.
Adesso tende quasi sempre solo a copiare "Mediaset" o fare le solite "carambate", reality... I programmi un po' decenti o seri (per esempio Benigni, Rai Educational di Minoli, ecc.) relegati alle 23! Ma lo sa la RAI che la gente normale il giorno dopo deve andare a lavorare? E poi ci si lamenta della nostra poca cultura! La domenica poi è allucinante: o lo sport (solo calcio)o i soliti mega contenitori (si salva solo la Colò sulla 3!)Io ormai guardo solo qualche telefim e devo pagare 106 euro per avere in cambio "Niente"????. Perchè i vari Floris, Fazio, Santoro,Vespa non chiedono ai loro ospiti politici di fare qualcosa a riguardo? Mi piacerebbe che facessero loro una domanda concreta in merito: la TV dovrebbe servire anche a questo: comunicazione reale (e non in politichese!) tra i cittadini ed i loro rappresentanti: sogno ad occhi aperti????
24 dicembre 2007 0:00 - Carlo
Su Italia Oggi di qualche tempo fa il Ministro delle comunicazioni auspicava "internet in ogni casa", cosa significa? La possibilità di estrocere il canone per ogni connessione di rete o la possibilità di consentire ai cittadini di comunicare liberamente?
Nella legge del '39 si parla di radio-trasmissione e quindi dovrebbero essere escluse dal canone le comunicazioni via filo e fibra ottica...ma si sa la Legge si interpreta ad uso dei suoi beneficiari...
Quanto tempo dovrà passare prima che la Rai capisca che per poter pretendere il canone deve ricreare il rapporto utente-fornitore ovvero che deve almeno codificare il segnale e vendere il suo servizio, che poi ora di servizio pubblico ne è rimasto davvero ben poco?
23 dicembre 2007 0:00 - Diego Livoti
Pago il canone RAI da 15 anni e mai come ora sono convinto che questo canone non deve essere pagato.
Io non posso finanziare questa tv fatta di pornografia dei sentimenti in prima serata e nei pomeriggi.Sopratutto non posso pagare una tv ad uso e consumo dei partiti con conseguente manipolazione dell'informazione.
Bastano questi motivi per chiedere di non pagare il canone?
Saluti
Diego Livoti
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