A quanto pare è possibile disdire il cosiddetto canone RAI.
Provate a seguire i consigli indicati a questo
indirizzo:
http://www.leganordarona.it/Documenti/Varie/Canone_Rai.htm Mi sembra poi che ci sia qualche aspetto giuridico
di solito poco evidenziato: 1. Il cosiddetto canone è
di fatto una tassa sulla proprietà, infatti viene preteso
anche da chi non usufruisce dei servizi RAI. Perché allora
si permette alla RAI di pubblicizzarlo chiamandolo
"canone" (implicando così un'idea virtuosa di
"io ti fornisco un servizio, paga quindi un
corrispettivo" che non corrisponde alla realtà)? Un
tale comportamento non si configura come un inganno nei
confronti del pubblico? 2. La tassa di cui sopra viene
raccolta - si direbbe - per sostenere i costi di un ente che
fornisce un servizio pubblico di radiodiffusione. Se è
così i proventi di questa tassa non dovrebbero essere
equamente ripartiti fra tutti i soggetti che emettono
programmi sul terriorio italiano? Quindi i soldi dovrebbero
andare anche alle varie Mediaset, LA7 ecc.. Perché solo
alla RAI?
2 gennaio 2008 0:00 - maracaibo
Io appartengo a quella schiera di persone che da sempre paga
il canone RAI ma negli ultimi anni ritengo che la TV
"pubblica" sia diventata una delle tante ed abbia
perso molto della sua funzione. Una volta la RAI faceva
belle fiction, varietà divertenti e di classe, teatro,
ecc. Adesso tende quasi sempre solo a copiare
"Mediaset" o fare le solite "carambate",
reality... I programmi un po' decenti o seri (per
esempio Benigni, Rai Educational di Minoli, ecc.) relegati
alle 23! Ma lo sa la RAI che la gente normale il giorno dopo
deve andare a lavorare? E poi ci si lamenta della nostra
poca cultura! La domenica poi è allucinante: o lo sport
(solo calcio)o i soliti mega contenitori (si salva solo la
Colò sulla 3!)Io ormai guardo solo qualche telefim e devo
pagare 106 euro per avere in cambio "Niente"????.
Perchè i vari Floris, Fazio, Santoro,Vespa non chiedono ai
loro ospiti politici di fare qualcosa a riguardo? Mi
piacerebbe che facessero loro una domanda concreta in
merito: la TV dovrebbe servire anche a questo: comunicazione
reale (e non in politichese!) tra i cittadini ed i loro
rappresentanti: sogno ad occhi aperti????
24 dicembre 2007 0:00 - Carlo
Su Italia Oggi di qualche tempo fa il Ministro delle
comunicazioni auspicava "internet in ogni casa",
cosa significa? La possibilità di estrocere il canone per
ogni connessione di rete o la possibilità di consentire ai
cittadini di comunicare liberamente? Nella legge del
'39 si parla di radio-trasmissione e quindi dovrebbero
essere escluse dal canone le comunicazioni via filo e fibra
ottica...ma si sa la Legge si interpreta ad uso dei suoi
beneficiari... Quanto tempo dovrà passare prima che la
Rai capisca che per poter pretendere il canone deve ricreare
il rapporto utente-fornitore ovvero che deve almeno
codificare il segnale e vendere il suo servizio, che poi ora
di servizio pubblico ne è rimasto davvero ben poco?
23 dicembre 2007 0:00 - Diego Livoti
Pago il canone RAI da 15 anni e mai come ora sono convinto
che questo canone non deve essere pagato. Io non posso
finanziare questa tv fatta di pornografia dei sentimenti in
prima serata e nei pomeriggi.Sopratutto non posso pagare una
tv ad uso e consumo dei partiti con conseguente
manipolazione dell'informazione. Bastano questi
motivi per chiedere di non pagare il canone? Saluti
Diego Livoti