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15 febbraio 2008 0:00 - IGNAZIO per mamma SANTINA
A mia madre di 79 anni nonostante abbia comunicato che non possiede la TV per sua scelta hanno risposto che deve pagare il canone. lEI HA DECISO DI NON PAGARE e aspetta che si presentino a casa.
21 gennaio 2008 0:00 - Violetta
E' ora di eliminare le tasse inesistenti,quando sono rimasta vedova avevo 35 anni con una bimba di 9.
Nessuno mi ha mai dato nulla non avevo tempo per guardare la Rai ne altri canali.Non esistevo come entità,ora loro non esistono per me ho la televisione solo per gurdare i DVD che mi pago io non voglio e non pagherò il canone basta con questo clima di persecuzione. Se proprio vogliono che io lo paghi mi diano i soldi del mio nuovo televisore così io con il canone gli pago l'affitto per averlo.
Questa sarebbe la giusta equazione.
Distinti Saluti a tutti
21 gennaio 2008 0:00 - Vecchi merletti
mi sai dire che cosa stai dicendo caro Arsenico???Ma vivi in italia o sulla luna?
ti domando questo per sapere se conosci minimamnete la condizione della tv di Stato...
Ma dove sono i programmi adatti alle fasce più deboli!!!
Le vere fasce deboli siamo noi che paghiamo il canone, che viene speso per far arricchire gente come pippo baudo che in una settimana di festival di sanremo guadagna un patrimonio di euro!!!!!
Ormai di cose da salvare ce ne sono rimaste poche comprese le nostre chiappe!!!
21 gennaio 2008 0:00 - filomena
Noi contribuenti dobbiamo solo dare.
E' l'unico verbo da coniugare.
Bisogna pagare per forba il canone, quando poi la rai spreca tanti soldi in spettacoli inutili.
prenda esempio dalla Mediaset.
In tutte le aiende statali i soldi si bruciano.
E' una ingiustizia.
Io per pagare le tasse faccio a meno di tante cose.
12 gennaio 2008 0:00 - Gino
Ma perché non partiamo dal principio che l'etere é dei cittadini?

Se partiamo da questo principio si giunge alla tesi che chi vuole usarlo deve chiedere una concessione e dopo che l'ha ottenuta pagare il relativo canone ai cittadini, rappresentati dal Ministero delle Finanze.

Se poi lo Stato vuole utilizzare una parte di questo etere per le sue funzioni di comunicazione ai cittadini o per le funzioni necessarie per il servizio pubblico, si potrebbe pensare di condizionare queste concessioni di licenze ( le cosiddette frequenze) all'obbligo di mettere a disposizione determinati spazi per le funzioni di servizio pubblico, alle Iatituzioni che ne hanno diritto (Governo..Sindacati...Organizzazioni di categorie..dei cittadini..ecc...)

In definitiva le frequenze dovrebbero essere messe all'asta, il Governo dovrebbe imporre a priori le condizioni d'uso (cioè i tipi di programmi da emettere, e gli spazi da lasciare alle Istituzioni per le loro funzioni di servizio pubblico.

Così il canone a carico degli utenti non esisterebbe più, le reti si finanzierebbero con gli incassi che la stessa potenza dell'uso dell'etere può produrre. Le Pubbliche Istituzioni e organizzazioni potrebbero accedere all'uso dell'etere negli spazi che per contratto di concessione i vincitori delle aste devono mettere a disposizione.

Le casse dello Stato avrebbero entrate ingenti tutte da definire, sotto forma di canoni di concessione, vista l'enorme potenza che l'uso dell'etere potrebbe mettere a disposizione di chi lo possiede.

Finirebbe la discussione sulla privatizzazione o meno della Rai, perché tutte le reti sarebbero private nella gestione, con l'obbligo di mettere a disposizione del pubblico determinati spazi.
9 gennaio 2008 0:00 - Disilluso
Ho letto sul sito della RAI le informazioni relative a questa esenzione.
E' vergognoso dare la notizia di una esenzione, illudendo persone anziane di poter risparmiare, quando di fatto non si sa quando sarà possibile, MA SOPRATTUTTO SE SARA' POSSIBILE PERCHE' SE IL TETTO DEI 500.000 EURO VIENE SFORATO, NON CI SARA' PIU' ALCUN RIMBORSO.
La RAI prende fior di soldi dalla pubblicità, questo dovrebbe bastare.
PRIVATIZZARE!
8 gennaio 2008 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Mi sono accorta di avere fatto un errore di calcolo nell'intervento precedente. In realtà la somma di 500.000 euro non va divisa per l'importo mensile della pensione come ho fatto io, bensì per l'importo del canone annuale che nel 2008 è di 106 euro. Si arriva quindi a un po' più di 4700 beneficiari.
Corretto questo, tutto il resto lo confermo.
8 gennaio 2008 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Sì, mi sembra proprio una presa per il bavero, vergognosa nella sua stupidità.
In realtà nessuno potrà beneficiarne, perché quale ultrasettantacinquenne può sopravvivere da solo (o addirittura col coniuge) con 516,46 euro al mese (compresa la tredicesima)? Persone così, che probabilmente ci sono davvero, non hanno più il televisore da tempo, o, se ce l'hanno, si sono ben guardati dal pagare il canone e continueranno a farlo, con o senza permesso delle autorità. E chi può dar loro torto? E quale Guardia di Finanza potrebbe in coscienza applicare nei loro confronti qualsivoglia sanzione? Quali ganasce verranno messe a quale automobile? Quale suppellettile da qualche decina di euro verrà sequestrata per rifondere la miliardaria Rai nella misura dai 500 euro ai 2000 euro per la tassa evasa? Ma stiamo scherzando?
E inoltre nessuno può essere sicuro di vedere accolta la domanda perché il tetto di 500.000 euro previsto si copre con un po' meno di MILLE utenti in queste condizioni.
Consiglio vivamente di andare a leggere di persona il testo della normativa e il questionario esplicativo che la RAI ha predisposto perché è un capolavoro di stupidità e di arroganza, una vera, autentica vergogna
http://www.abbonamenti.rai.it/generici/PaginaJ1.asp
ancora peggiore, a mio avviso, della capziosità contenuta nel Decreto del Ministero delle Finanze che riguardava la questione dell'iscrizione d'ufficio alla Gestione unica dell'INPDAP, a cui dedicai due "Pulci nell'orecchio", e che, alla fine, si è risolta con la vittoria della giustizia e del buon senso, azzerando tutta la questione con un articolo del Decreto Fiscale (misure urgenti) collegato alla Finanziaria del 2008.
La buona riuscita delle molte denunce e proteste fatte in quell'occasione potrebbe far ben sperare in una ulteriore resipiscenza (cioè riconoscimento dell'errore commesso e sua correzione)dei nostri governanti. Perché non provare? Perché non protestare scrivendo e-mail alla RAI, al presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri, ai deputati e senatori?




8 gennaio 2008 0:00 - Arsenico
Mi risulta che negli altri paesi europei con cui ci dobbiamo confrontare la televisione pubblica esiste ed è finanziata dal canone. Per quale motivo l'Italia dovrebbe buttare tutto in mano ai privati?
Per quale motivo la privatizzazione della rai dovrebbe migliorare la qualità della tv italiana?
Che la rai attuale sia quello che sappiamo è palese, non per questo la soluzione è distruggere tutto e buttare all'aria le poche possibilità che si hanno di migliorare la situazione. Il servizio pubblico non è solo informazione ma anche programmi adatti alle fasce di età più deboli, in primo luogo i bambini. Quali tv private italiane hanno una programmazione veramente adatta ai bambini?
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