A mia madre di 79 anni nonostante abbia comunicato che non
possiede la TV per sua scelta hanno risposto che deve pagare
il canone. lEI HA DECISO DI NON PAGARE e aspetta che si
presentino a casa.
21 gennaio 2008 0:00 - Violetta
E' ora di eliminare le tasse inesistenti,quando sono
rimasta vedova avevo 35 anni con una bimba di 9.
Nessuno mi ha mai dato nulla non avevo tempo per guardare la
Rai ne altri canali.Non esistevo come entità,ora loro non
esistono per me ho la televisione solo per gurdare i DVD che
mi pago io non voglio e non pagherò il canone basta con
questo clima di persecuzione. Se proprio vogliono che io lo
paghi mi diano i soldi del mio nuovo televisore così io con
il canone gli pago l'affitto per averlo. Questa
sarebbe la giusta equazione. Distinti Saluti a tutti
21 gennaio 2008 0:00 - Vecchi merletti
mi sai dire che cosa stai dicendo caro Arsenico???Ma vivi in
italia o sulla luna? ti domando questo per sapere se
conosci minimamnete la condizione della tv di Stato...
Ma dove sono i programmi adatti alle fasce più
deboli!!! Le vere fasce deboli siamo noi che paghiamo
il canone, che viene speso per far arricchire gente come
pippo baudo che in una settimana di festival di sanremo
guadagna un patrimonio di euro!!!!! Ormai di cose da
salvare ce ne sono rimaste poche comprese le nostre
chiappe!!!
21 gennaio 2008 0:00 - filomena
Noi contribuenti dobbiamo solo dare. E' l'unico
verbo da coniugare. Bisogna pagare per forba il canone,
quando poi la rai spreca tanti soldi in spettacoli
inutili. prenda esempio dalla Mediaset. In tutte
le aiende statali i soldi si bruciano. E' una
ingiustizia. Io per pagare le tasse faccio a meno di
tante cose.
12 gennaio 2008 0:00 - Gino
Ma perché non partiamo dal principio che l'etere é dei
cittadini?
Se partiamo da questo principio si
giunge alla tesi che chi vuole usarlo deve chiedere una
concessione e dopo che l'ha ottenuta pagare il relativo
canone ai cittadini, rappresentati dal Ministero delle
Finanze.
Se poi lo Stato vuole utilizzare una
parte di questo etere per le sue funzioni di comunicazione
ai cittadini o per le funzioni necessarie per il servizio
pubblico, si potrebbe pensare di condizionare queste
concessioni di licenze ( le cosiddette frequenze)
all'obbligo di mettere a disposizione determinati spazi
per le funzioni di servizio pubblico, alle Iatituzioni che
ne hanno diritto (Governo..Sindacati...Organizzazioni di
categorie..dei cittadini..ecc...)
In definitiva
le frequenze dovrebbero essere messe all'asta, il
Governo dovrebbe imporre a priori le condizioni d'uso
(cioè i tipi di programmi da emettere, e gli spazi da
lasciare alle Istituzioni per le loro funzioni di servizio
pubblico.
Così il canone a carico degli utenti
non esisterebbe più, le reti si finanzierebbero con gli
incassi che la stessa potenza dell'uso dell'etere
può produrre. Le Pubbliche Istituzioni e organizzazioni
potrebbero accedere all'uso dell'etere negli spazi
che per contratto di concessione i vincitori delle aste
devono mettere a disposizione.
Le casse dello
Stato avrebbero entrate ingenti tutte da definire, sotto
forma di canoni di concessione, vista l'enorme potenza
che l'uso dell'etere potrebbe mettere a disposizione
di chi lo possiede.
Finirebbe la discussione
sulla privatizzazione o meno della Rai, perché tutte le
reti sarebbero private nella gestione, con l'obbligo di
mettere a disposizione del pubblico determinati spazi.
9 gennaio 2008 0:00 - Disilluso
Ho letto sul sito della RAI le informazioni relative a
questa esenzione. E' vergognoso dare la notizia di
una esenzione, illudendo persone anziane di poter
risparmiare, quando di fatto non si sa quando sarà
possibile, MA SOPRATTUTTO SE SARA' POSSIBILE PERCHE'
SE IL TETTO DEI 500.000 EURO VIENE SFORATO, NON CI SARA'
PIU' ALCUN RIMBORSO. La RAI prende fior di soldi
dalla pubblicità, questo dovrebbe bastare.
PRIVATIZZARE!
8 gennaio 2008 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Mi sono accorta di avere fatto un errore di calcolo
nell'intervento precedente. In realtà la somma di
500.000 euro non va divisa per l'importo mensile della
pensione come ho fatto io, bensì per l'importo del
canone annuale che nel 2008 è di 106 euro. Si arriva quindi
a un po' più di 4700 beneficiari. Corretto questo,
tutto il resto lo confermo.
8 gennaio 2008 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Sì, mi sembra proprio una presa per il bavero, vergognosa
nella sua stupidità. In realtà nessuno potrà
beneficiarne, perché quale ultrasettantacinquenne può
sopravvivere da solo (o addirittura col coniuge) con 516,46
euro al mese (compresa la tredicesima)? Persone così, che
probabilmente ci sono davvero, non hanno più il televisore
da tempo, o, se ce l'hanno, si sono ben guardati dal
pagare il canone e continueranno a farlo, con o senza
permesso delle autorità. E chi può dar loro torto? E quale
Guardia di Finanza potrebbe in coscienza applicare nei loro
confronti qualsivoglia sanzione? Quali ganasce verranno
messe a quale automobile? Quale suppellettile da qualche
decina di euro verrà sequestrata per rifondere la
miliardaria Rai nella misura dai 500 euro ai 2000 euro per
la tassa evasa? Ma stiamo scherzando? E inoltre nessuno
può essere sicuro di vedere accolta la domanda perché il
tetto di 500.000 euro previsto si copre con un po' meno
di MILLE utenti in queste condizioni. Consiglio
vivamente di andare a leggere di persona il testo della
normativa e il questionario esplicativo che la RAI ha
predisposto perché è un capolavoro di stupidità e di
arroganza, una vera, autentica vergogna
http://www.abbonamenti.rai.it/generici/PaginaJ1.asp
ancora peggiore, a mio avviso, della capziosità contenuta
nel Decreto del Ministero delle Finanze che riguardava la
questione dell'iscrizione d'ufficio alla Gestione
unica dell'INPDAP, a cui dedicai due "Pulci
nell'orecchio", e che, alla fine, si è risolta con
la vittoria della giustizia e del buon senso, azzerando
tutta la questione con un articolo del Decreto Fiscale
(misure urgenti) collegato alla Finanziaria del 2008.
La buona riuscita delle molte denunce e proteste fatte in
quell'occasione potrebbe far ben sperare in una
ulteriore resipiscenza (cioè riconoscimento dell'errore
commesso e sua correzione)dei nostri governanti. Perché non
provare? Perché non protestare scrivendo e-mail alla RAI,
al presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri, ai
deputati e senatori?
8 gennaio 2008 0:00 - Arsenico
Mi risulta che negli altri paesi europei con cui ci dobbiamo
confrontare la televisione pubblica esiste ed è finanziata
dal canone. Per quale motivo l'Italia dovrebbe buttare
tutto in mano ai privati? Per quale motivo la
privatizzazione della rai dovrebbe migliorare la qualità
della tv italiana? Che la rai attuale sia quello che
sappiamo è palese, non per questo la soluzione è
distruggere tutto e buttare all'aria le poche
possibilità che si hanno di migliorare la situazione. Il
servizio pubblico non è solo informazione ma anche
programmi adatti alle fasce di età più deboli, in primo
luogo i bambini. Quali tv private italiane hanno una
programmazione veramente adatta ai bambini?