Ha ragione Soros come anche altri, ma tutte le diavolerie
che vengono veicolate sui social promuovono a dismisura
l'imbecillità delle persone e le fanno superare se stesse.
La mania quasi ancestrale ed endemica della socializzazione,
dell'emulazione, del gregarismo, del seguire le mode,
dell'incapacità di ragionare col cervello, della spinta a
copiare chi non è autorità (l'autorità viene vista come
coercizione quindi da evitare) ma solo chi non è avvertito
come "sospetto", ed anche della vanità e della spinta a non
rimanere indietro, ma di evidenziarsi, tutto ciò e tanto
altro, conducono ad agire, e poi a farsi convincere e
fregare.
Il guaio non si risolve col vietare operatività sui social,
magari imponendo tasse o multe, o vincoli automatici di
filtraggio. Questo verrebbe aggirato e non risolverebbe i
problemi.
Visto che sono miliardi i seguaci, gli amici, i likers, i
copiatori, e i divulgatori delle proprie privatezze(poi si
lamentano perchè qualcuno li ha usati) e sono tante le
etnie, le specie di primati della socializzazione ad
oltranza, quasi che provino gusto ad esporsi così
vanitosamente, credo che poco o nulla ci sia da fare. Forse
il tempo deciderà sulla dismissione di questi fenomeni, ma
visto che l'imbecillità è quasi genetica, si aspetterà
qualcosa di sempre nuovo per catturare l'attenzione di
questi crapuloni del web-talk-show, mettendo da parte il
vecchio. Ma come dice il proverbio, si cadrà dalla padella
nella brace. Con tutte le scoperte sullo scibile umano,
solo l'imbecillità non ne ha tratto vantaggio.