COMMENTI
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23 agosto 2008 0:00 - er metico
end of zionism = pace
22 agosto 2008 0:00 - Per chiamare
Roma devo passare per la padania?dimme.
22 agosto 2008 0:00 - Allora non hai capito un cazzo...
..."Si permettono" di dirti, semplicemente, che esiste una promozione telefonica per alcuni territori.

Tra di essi non c'è il Canada, non c'è la Svezia, non c'è Israele.

Se chiami il 187 e gli chiedi:
"come faccio a usufruire di quella tariffa per chiamare Israele/Svezia/Canada?"

l'operatore ti dice:
"Per Israele/Svezia/Canada non si applica quella tariffa promozionale, ma quella ordinaria internazionale"

e tu, telefonatore folle:
"peccato, volevo chiamare Tel Aviv..."

e l'operatore del 187:
"Tel Aviv? Il discorso è diverso: le telefonate dirette in Israele e nei Territori palestinesi passano dalla centrale di Tel Aviv. Se il suo destinatario, pur abitando a Tel Aviv, si è fatto assegnare un numero raggiungibile con il prefisso dei Territori anziché di Israele, allora può chiamarlo con questa tariffa promozionale".

"bene, e quanto spendo?"

"Guardi alla voce 'Palestina'."

TUTTO QUI. BASTA VOLER CAPIRE. NON C'E' NESSUN COMPLOTTO GEO-POLITICO-INTERNAZIONALE.

Se ti sembra strano avere un telefono con prefisso diverso da quello in cui risiedi, ti dico che anche in Italia, se vuoi, puoi avere un telefono a Roma e farti assegnare, per quel telefono, un numero con prefisso di Milano: è una possibilità che molti gestori VoIP offrono (vedi Eutelia, per esempio).
21 agosto 2008 0:00 - Come si permettono
al 187 di dire che per chimare Tel Aviv devi chiamare in Palestina'
21 agosto 2008 0:00 - Topesio
Giuseppe, ma ci sei o ci fai?
L'aduc, che peraltro gode della mia stima, ha scritto una CAZZATA! Punto.
Ci vuole così tanto ad ammettere la non-infallibilità?
21 agosto 2008 0:00 - rettificate!
E dai, rettificate l'errore, fate le persone serie:

Telecom non ha inserito Israele nella lista (ma nemmeno il Canada, il Giappone, la Svezia...) semplicemente perché quella promozione tariffaria non è prevista per quei Paesi.

La Palestina è in lista, ma chiaramente non significa che Telecom la considera uno Stato: c'è perché ha uno status giuridico come altri Mandati e Protettorati, che, guarda caso, hanno i telefoni!

Correggete, gente, o perdete di credibilità.
20 agosto 2008 0:00 - Giuseppe M.
Gentile signor Topesio, la notizia qui riportata, data accertata veridicità, è stata pubblicata anche dal il Tempo di Roma, su una delle rubriche più lette dai parlamentari. Sarebbe meglio dunque che Lei e tutti quelli come Lei,prima di tentare propagandisticamente di demolire una verità, rinuciaste aprioristicamente alla calunnia e alla diffamazione dell'Aduc. Portando news e non chiacchiere.
SI VERGOGNI TOPESIO!
19 agosto 2008 0:00 - Francesco Mangascià
Egregio yqanez, per quel motivo un semplice utente, deve chiamare la palestina, per essere informato su quanto costa telefonare a Tel Aviv. Visto che la Teleom Italia, contattando il 187 per avere informazioni, alla domanda, "ma come devo fare per sapere quanto costa telefonare a Tel Aviv?", risponde che "deve vedere le tariffe verso la Palestina".
La questione è comunque ormai un altra, ed è assai seria: i capi di Telecom, perché si mettono contro il popolo di Israele?

19 agosto 2008 0:00 - Topesio
SArebbe buona norma informarsi per benino prima di sparare cazzate, sia pure in un cesso di forum come questo.
19 agosto 2008 0:00 - yqanez
Ecco come fare disinformazione, si scrive e commenta un fatto senza conoscerlo.
Magari se uno si fosse informato avrebbe capito che:
1. è una promozione verso alcuni paesi che generano immigrazione, ma faceva comodo non dire che oltre a Israele non ci sono Australia, Stati Uniti, Giappone, Canada e praticamente tutti i paesi ricchi.
2. Non si dice che il prefisso della Palestina è un country code +9700 diverso da quello di Israele +00972 e che la promozione è verso Palestina e non Israele.
E per i signori che dicono che Palestina non esiste al contrario di Regni defunti. dovrebbero sapere che ha comunque un country code telefonico. E verso quel country code non solo l'Italia ma anche gli Stati Uniti applicano promozioni e carte telefoniche speciali. Ma per chi vuole sempre e comunque disinformare queste cose è meglio non saperle.
19 agosto 2008 0:00 - massimo
La nazione Palestinese esiste nonostante l'invasione ebraica.
Data la violenza degli Israeliani non si può costituire in Stato libero e indipendente in accordo agli universali diritti di autodeterminazione.

E' la "nazione" israeliana che non esiste, essendo una accozzaglia di genti provenienti da diversi paesi, che parlano diverse lingue, uniti solamente dall'ideologia religiosa dell'ebraismo e soprattutto dalla convenienza economica.
Ma, data la violenta invasione della Palestina e la segregazione razziale dei Palestinesi, si è costituito lo Stato di Israele. Stato (canaglia) e non nazione.

Esiste altresì l'ignoranza crassa e supina di chi come Mangascià detto 'o tarocco non conosce il significato della parola "nazione" in Italiano.

La parola "nazione" viene dal verbo nascere, come "dazione" da dare e "azione" da agire.

I Palestinesi in Palestina ci sono nati e vissuti per generazioni, gli Ebrei no, sono solo invasori esterni. Nè hanno, gli ebrei, una lingua comune, molti di loro di recente invasione parlano ebraico peggio degli autoctoni palestinesi.
La maggior parte degli ebrei-israeliani sono Kazari, discendono cioè da popolazioni di predoni convertitesi all'ebraismo, originari dell'area tra il Caucaso e il Caspio,bianchi e non "semiti", ma che la Palestina non sapevano neanche dove fosse.

La religione è soltanto una scusa per depredare una nazione, quella palestinese.


19 agosto 2008 0:00 - Francesco Mangascià
Chiariamo al giudeofobo: non esiste una nazione palestinese, esiste una Repubblica Demcratica di Israele che per capitale ha Gerusalemme. Punto e basta, e Tel Aviv è in ISRAELE.
19 agosto 2008 0:00 - Francesco Mangascià
Dopo il negazionismo storico dei nazisti, adesso inizia il negazionismo geografico della Telecom. Cambiamo gestore, per chi ancora usasse Telecom, naturalmente.
19 agosto 2008 0:00 - massimo
Eccola qui, stessa notizia falsa e tendenziosa già pubblicata in “Notizie dal mondo”
Però proveniente da un altro sito ebraico a riprova che stanno prendendo di mira l’Aduc per farne una cassa di risonanza della loro propaganda.
E’ preoccupante che l’Aduc, Domenico Murrone in questo caso, non controllino le fonti, soprattutto sapendo che provengono da “sitarelli” sionisti, e facciano soltanto copia-incolla della velina di turno.
Se fossero siti integralisti Cattolici o Islamici prenderebbero certamente le notizie con le molle, la controllerebbero (almeno spero),trattandosi di siti integralisti Ebraici invece.... ci sono cascati.

E’ falso che sul “sito del gestore telefonico Telecom Italia, alla pagina che descrive il piano tariffario per l'estero Welcome Home (1), compare l'elenco dei Paesi e i relativi costi. Se uno volesse sapere quanto costa chiamare Tel Aviv, inutilmente cercherebbe Israele”

La pagina che vi hanno rifilato non è il piano tariffario generale per chiamare all’estero, che invece si trova facilmente sul sito di telecom e comprende l’Israele, bensì una semplice promozione verso alcuni paesi , non tutti. Mancano, per esempio, l’Australia, il Giappone, il Nicaragua, la Svezia,.. e alcuni paesi hanno diverse tariffe a seconda della zona.


Mi sembra di ricordare che anche ai tempi della segregazione razziale in Sudafrica la Sip aveva le tariffe per i bantustan. Adesso nel tempo della segregazione razziale in Israele non si capisce perchè la Palestina non debba avere tariffe telefoniche.
Ricordiamo che se la Palestina è ancora un semi-stato, un bantustan, e vive ancora oggi in regime di segregazione razziale è per colpa degli Israeliani che impediscono ai Palestinesi e di diventare israeliani, e godere quindi di uguali diritti e doveri, e di costituire lo Stato Indipendente di Palestina

Che cosa dovrebbero fare i Palestinesi?
Scappare tutti di fronte all’invasione ebraica?
Suicidarsi in massa?

Per capire da quali siti provengano queste campagne di falsificazione guardatevi sullo stesso sito che ha rifilato questa velina il video in cui si spiega perchè non ci dovrebbero essere matrimoni “interazziali” tra un ebreo e un non ebreo:
http://www.aish.com/literacy/concepts/Why_Not_Intermarry$1.a sp
Sparatevi sto ciarlatano con la cappelletta in testa che vi spiega che “loro” sono in missione per conto di Dio.... no, non sono i “Blues Brothers”, questi non fanno ridere, sono dei criminali in nome di Dio.

Per sapere come la rete di disinformatori e guastatori sionisti operi sul territorio italiano il blog “Civium Libertas”di Antonio Caracciolo, docente di filosofia alla Sapienza di Roma, monitora costantemente l’attività di queste congreghe.

http://civiumlibertas.blogspot.com/
(guardate i links e paragrafi a destra che si rifanno a “Informazione Corretta”, una delle sigle usata dai servizi di disinformazione sionisti )
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