ADSL= Alice Dà Sonore Legnate AGIRE COME SEGUE (Più
siamo e meglio sarà): Segnalazione all’ANTITRUST
(Autorita Garante Comunicazioni): -Chiamare il N°
verde 800166661 (Dalle 10 alle 14) e descrivere il caso
all’operatore. -Inviare (come comunicherà
l’operatore) descrizione e documentazione
dell’evento al n° di fax 06-85452510.
-Copia di quanto inviato nel mio caso:
Intestazione: Spett. ANTITRUST AGCM
Roma Fax-06 85452510
……………..,
martedì 10 febbraio 2009.
Oggetto: Segnalazione
abusi Telecom.
Faccio seguito alla telefonata
odierna e alla conversazione avuta, tramite n° verde
800166661, con la Vs. gentilissima collaboratrice
……………., per inviarVi fax dell’abuso, attuato
dalla Telecom, sulla linea telefonica di casa:
0…….-………….. Descrivo la sintesi degli
eventi: 1) -Dopo collegamento al sito www.187.it e
interrogazione della propria Home Page, alla ricerca di una
pratica di contestazione (Alice Home Data Kit), rilevo
l’attivazione (del tutto arbitraria e MAI richiesta) di
Alice FREE. Come da stampa allegata si dice trattasi di
richiesta (tramite il servizio clienti 187) del 26/01,
attivata il 29/01. Della NON volontà di tale attivazione,
informo immediatamente il 187 che apre, (con l’operatore
…………….) la pratica …………………. alle
8,05 del 04/02 facendo seguire racc.ta A.R. (che allego) in
data 09/02. A tuttoggi senza alcun esito. 2) –Alice
Home Data Kit, acquistato in data 22/01, prevede un
collegamento internet a 10 € con 20 ore mensili e addebito
sulla bolletta. Si “dimentica” di precisare che la
decantata velocita di 7,2 è “solo” virtuale. I
collegamenti avvengono infatti a1,2 in UMTS e quasi mai in
HSDPA come promesso. Si “dimentica” anche di avvisare
che cadute di linea e segnalazioni di “pagina non
trovata” avvengono nell’80% dei collegamenti. Entrambi
queste “dimenticanze” procurano connessioni e
disconnessioni continue di alcuni secondi o di qualche
minuto. Poiché tali connessioni prevedono scaglioni
(anticipati) di 15 minuti, ne viene fuori un’azione
(truffaldina) che consuma le 20 ore in 10 minuti di
effettivo collegamento. Lo sfondamento del tetto fa scattare
delle tariffe capestro che portano al collasso quanto
vorrebbe essere un (illusorio) tentativo di risparmio. Il
recesso prevede penali scaglionate da 100-67 e 33 €
(secondo il tempo trascorso) e, comunque, non viene
accettato un recesso nei termini di Legge di 10 giorni se
l’acquisto è fatto in negozio (anche in seguito a
promozione telefonica) del 187 che indirizza al centro TIM.
Come si evince dalla racc.ta A.R. del 26/01 (che si allega)
è stato proposto, al fine di evitare vertenze, una
sostituzione del profilo che NON è stata accettata.
Risulta evidente che l’utenza viene defraudata dei più
elementari diritti da un comportamento “disinvolto”
privo di correttezza, chiarezza e di ogni etica commerciale.
Una ricerca su internet ha evidenziato una marea di casi di
bollette astronomiche causate dalla reale mancanza, da parte
dell’utente, di un controllo del consumo e il proseguo del
collegamento anche in fase negativa (ore finite e assenza di
disponibilità economica). Nello sperare in misure che
impediscano tali situazioni di disagio e il corollario di
fastidi che implica, per il normale cittadino, l’apertura
di qualsivoglia vertenza, si ringrazia per l’attenzione
prestata e si porgono distinti saluti.
Firma
4 dicembre 2008 0:00 - franco da Palermo
Cara Aduc, un mio amico utente TIM ha stipulato con la
medesima il contratto TIM TUTTO RELAX UMTS nel gennaio
2006 con addebito su carta di credito. Nel mese
di marzo 2007 riceve fattura tim con un importo di 1.039,41
per una presunta connessione internet del dicembre del 2006
dalla durata ininterrotta di 50 ore circa 2 giorni in
modo ininterrotto e continuativo. La cosa ancora più
paradossale e che lui in questo arco di tempo è stato anche
in aereo luogo in cui ha spento il cellulare. In
aeroporto sia prima di partire sia all’arrivo ha pure
chiamato e a loro risulta il collegamento ininterrotto.
La maggior parte degli utenti si lamenta che non riesce
astare collegata per piu di 5 minuti e lui rimane connesso
per 50 ore? È mai possibile? Ha fatto reclamo
alla tim che incurante ha richiesto alla American E. il
pagamento. La tim a seguito delle lamentele ha
risposto che se pur strano a loro risultava la connessione e
i dati riepilogativi erano corretti. Sicuramente c’è
stata una anomalia, tecnicamente non so ma ha pure cercato
la via tanto decantata della conciliazione rivolgendosi
alla camera di commercio, conciliazione rifiutata da
tim. Il mio quesito è: alla luce della decisione della
Antitrust che Tim-Telecom Italia dovra' sospendere
l'attivita' di recupero crediti verso quei clienti
che hanno ricevuto addebiti macroscopici dovuti a
collegamenti Internet da cellulare. Cosa possono fare
a questo punto gli utenti che hanno già pagato come il mio
amico? Devono rivolgersi ad un legale?