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13 febbraio 2009 0:00 - Andrea
Si paga il canone mentre Bonolis prenderà 1 milione........

Facciamo disdetta del canone, il canone se lo paghino i partiti.
13 febbraio 2009 0:00 - io
A proposito di abbonamento al PC andate a vedere questo video.....!!!!

http://www.youtube.com/watch?v=UX7Z4tTx67s&feature=related
13 febbraio 2009 0:00 - IO
Salve a tutti, avete notato come dalle trasmissioni rai, tipo il TG1, si invoglia a vedere e/o rivedere la trasmissioni su Web ?? Non è che "sotto sotto" si cerca una giustificazione al pagamento futuro del canone anche per il PC ??....<< ecco voi vedete le nostre trasmissioni anche su web..per cui PAGATE !!!!>> ..... -
Altro aspetto curioso, su tutti i filmati della RAI che si vedono su YOUTUBE sono stati bloccati i commenti dei visitatori...opera di censura ??
12 febbraio 2009 0:00 - Carlo Maria Mosco
Oggi, 12 febbraio 2009, ho potuto rilevare che, nei links ai sito RAI (indicati nella pagina web http://www.aduc.it/dyn/rai/comu.php?id=243689)la definizione del presupposto ai fini dell'imposizione dell'imposta per i canoni speciali non prevede più il riferimento agli apparecchi radiofonici o televisivi, ma ricalca la defizione omnicomprensiva di cui agli abbonamenti ordinari.
Qualcuno nella RAI legge il vostro sito!
20 dicembre 2008 0:00 - paolo vittori
mi pare ottima la linea politica dell'ADUC e credo che molti lettori debbano abbandonare la linea moralistica (che il canone non e' giusto, che io vedo solo le altre reti, che non mi piace quello che trasmettono, etc, etc) ma capire che la battaglia si vince solo sulla linea politica e sulle contraddizioni insite nel Sistema RAI.
La legge di riferimento e' unica per famiglie ed aziende per cui chi ha il pc e non paga fa bene, cosi' come fanno le aziende che hanno un pc ed a cui non viene imposto il pagamento del canone.
19 dicembre 2008 0:00 - anonimo
la vecchia legge prevede che venga pagata una tassa per il possesso di apparecchi atti a ricevere trasmisioni radiotelevisive. questa tassa attualmente e di pochi euro.
il CANONE rai non è una tassa ma un canone e come tale va pagato solamente se si usufruisce del servizio rai. esiste un contocorrente per pagare la sola tassa di possesso del telvisore e delle radio, ma questo n°di conto viene tenuto ben nascosto per ovvi motivi.
ovviamente se non pagate il canone rai non dovrete guardare la rai ne aver memorizzato le sue frequenze su nessun canale del o dei vostri apparecchi tv.

perchè qualche associazione di consimatori non va una bella ricerca per scoprire questo numero?
17 dicembre 2008 0:00 - Fabrizio
Secondo me la questione è difersa e andrebbe affrontata in modo diverso, e vero che la rai fa quello che ha voglia, ma è pur vero che la rai ormai fa tanta pubblicità quanta ne fanno altre reti commerciali, quindi la domanda è: ma la legge 246/1938 è ancora da considerare valida ?
Nel XXI secolo dove tra un pò la tv la guarderemo semplicemente indossando degli occhiali è lecito chiedere un canone ?
Quindi più se discutere se i computer o i telefonini devono pagare il canone ci sarebbe da chiedere, ma il pagamento del canone è lecito da parte della Rai.
17 dicembre 2008 0:00 - giani
personalmente, credo che quella tassa vabbia applicata esclusivamente a chi trasmette, non a chi riceve.

Le emittenti televisive ledono i miei diritti, occupano l'etere (che è anche mio), mi obbligano a ricevere i loro segnali anche se non ne sono interessato; nel caso della rai, abbiamo anche il paradosso, ti oblico a ricevere e in più mi devi anche pagare, insindacabilmente e indiscutibilmente.

la strada giusta dovrebbe essere differente, io rai, uso l'etere, pago lo stato (non il contrario), e mi inpegno a presentare gratuitamente all'utente finale il mio prodotto.
16 dicembre 2008 0:00 - Pym
Macche', la tua di-sperazione e' cio' che vogliono le istituzioni che vivono di illegalita'. Disperazione e inevitabile indifferenza. Solo cosi' possono continuare a fare quello che vogliono in barba alla legge e ai tuoi diritti. Non dargliela vinta, continua a sperare.
16 dicembre 2008 0:00 - Macché.
Conosco molto bene le vostre iniziative sul canone RAI (anzi, sulla "tassa di possesso").

Ma voi siete quella razza in via di estinzione di soggetti che credono nella legalità e nello Stato di Diritto.

Siete quelli che allibiscono quando vedono un palese, ripetuto, consolidato disprezzo delle norme che regolano la società civile della Nazione.

Siete quelli che chiedono alle istituzioni, preposte al rispetto delle Leggi dello Stato, di essere coerenti con il loro ruolo.

Anch'io ero con voi.

Ora ho perso le speranze.
15 dicembre 2008 0:00 - francesco
Cosa volete aspettarvi da un luogo simile chiamato RAI. Volete vederli in faccia? Andate a farvi una passeggiata al bar Vanni , proprio dietro la sede di V. le Mazzini. Lì osservando flora e fauna ....capirete!
15 dicembre 2008 0:00 - Rosa Rosa
Il R.D.L. del 1938 riguarda ovviamente la radio il cui canone fu di lire 81 e.. rotte annue (se ben ricordo) e l'altra "diciamo legge" che la RAI cita, si riferisce ad "EMITTENTI" televisive! Poichè le lire non ci sono più e noi non siamo emittenti televisive, la rai, che crede di poter prendere in giro i consum'attori, prende 1 grosso abbaglio. Controllate sempre il testo delle "ingarbugliati", "incomprensibili" disposizioni di "legge" fatte da gente egoista, menefreghista, che fa le leggi per noi, e non per se stessa. Se chi fa la legge non la rispetta - a priori - che gliene frega che tale legge sia giusta, coerente, comprensibile, applicabile? Capito????
15 dicembre 2008 0:00 - Giuliano
Pero' rimane quella vergogna dell'aggettivo "adattabili" in "...apparecchi atti o adattabili alla ricezione..."
Insomma, non c'e' certezza del diritto, in balia dell'interpretazione di turno.
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