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6 novembre 2009 19:22 - lucillafiaccola1796
CENSURA INTERNET. OSCURATO IL FORUM ADUC 'FABIO ORESTE E LA FANTAFINANZA'
Comunicato 3 novembre 2009 13:05
Il 13 ottobre scorso un giudice del Tribunale di Firenze ha oscurato il forum Aduc - Di' la tua “Fabio Oreste e la fantafinanza”. Secondo il giudice civile, che ha accolto l'istanza di oscuramento cautelare richiesta dal signor Fabio Oreste, il forum non “meritava di esistere” perche' sebbene il nostro ordinamento tuteli il diritto di libera espressione delle proprie opinioni, non tutela l'anonimato. A parere dello stesso infatti gli utenti del forum non possono discutere ne' in termini positivi ne' in termini negativi sull'operato di una azienda laddove scelgano di non inserire nel post i propri dati anagrafici.
Un provvedimento a nostro avviso pericoloso, le cui conseguenze, se questo orientamento si diffondesse, potrebbero giungere a tacitare tutti quegli spazi Internet (blog, forum, bacheche, ecc.) in cui gli utenti si scambiano opinioni sui piu' svariati argomenti. Si pensi a quanti utilizzano la Rete per scegliere i servizi e i beni da acquistare, e che sulla rete cercano e chiedono i commenti di chi l'ha gia' fatto.
Voglio acquistare un telefonino? Per prima cosa faro' un giro sui forum online, per sentire dagli altri commenti e giudizi sul prodotto. E se questi giudizi sono negativi, e io dunque decido di non comprarlo piu', e' giusto che il produttore del telefonino ottenga l'oscuramento di quel sito?
Perche' di questo si sta trattando.
Il caso e' grave perche' il sito e' stato oscurato, ma diventa ancor piu' inaccettabile poiche' il giudice non ha minimamente valutato il contenuto del forum. Egli non ha tenuto conto che il forum conteneva commenti (peraltro alcuni anche positivi) sull'operato di un “formatore finanziario” i cui clienti erano scontenti, e che per i corsi che organizza e' gia' stato sanzionato dall'Antitrust.
In questo caso, come negli altri procedimenti simili in cui l'Aduc e' stata coinvolta, la controparte e' sempre una societa' o un imprenditore che, lui per primo, utilizza Internet per fare pubblicita' alla propria attivita' e dunque trovare clienti. E pretenderebbe che i consumatori parlassero di lui su Internet solo in termini positivi, mai in termini critici. E se cio' accade, adisce il giudice affinche' i luoghi in cui si parla di lui in termini critici o di diffidenza o di perplessita' sul suo operato vengano tacitati e censurati. Chiede dunque alla giustizia civile (e in questo caso ottiene) di contribuire, con la censura, a fornire una visione distorta della realta' -distorta in suo esclusivo favore- dove nessuno e' mai stato scontento del suo operato, dove nessuno possa permettersi di criticarlo.
Abbiamo gia' impugnato l'ordinanza di oscuramento e attendiamo che il Tribunale Collegiale di Firenze si pronunci.

SEGUENTE RIPORTATO IN COMMENTI ROSA SU ADUC DÌ LA TUA 06.11.2009

Gabriella Carlucci e sua LEGGE SU INTERNET SCRITTA DAL PRESIDENTE DELLA UNIVIDEO? SEMBRA DIRLO WORD.
Secondo Guido Scorza, presidente dell'Istituto per le politiche dell'innovazione ed esperto di diritto di informatica giuridica, dietro il DDL dell'onorevole Carlucci per regolamentare la Rete ci sarebbe l'UNIVIDEO.
a cura della Redazione Segnala questa notizia ai tuoi amici
Non si placano le polemiche relative agli ultimi disegni di legge proposti da alcuni parlamentari italiani per regolamentare la Rete. Tra le varie proposte, arrivano nuovi particolari in merito al DDL dell’onorevole Gabriella Carlucci (PDL). La parlamentare azzurra ha pubblicato sul proprio blog il testo integrale della sua proposta e un commento che ne spiega le intenzioni.
Un dossier del Telefono Arcobaleno, scrive la Carlucci, ha reso noto che l’Italia è al quinto posto nel mercato pedopornografico on line. «Di fronte a questa situazione drammatica ho pensato di presentare una proposta di legge per regolamentare Internet». Secondo la Carlucci, dunque, il divieto dell’anonimato in Rete potrebbe contribuire a impedire il manifestarsi di alcuni reati pedopornografici.
Secondo l’avvocato Guido Scorza, presidente dell’Istituto per le politiche dell’innovazione ed esperto di diritto di informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie, dietro le buone intenzioni manifestate da Gabriella Carlucci ci sarebbero ben altre motivazioni. In una lettera inviata al giornalista di Repubblica.it Vittorio Zambardino, l’avvocato Scorza sostiene che nel testo della proposta Carlucci e nella relazione di accompagnamento «non si trovi nessuna traccia della volontà di reprimere il fenomeno della pedofilia on line». Piuttosto, sottolinea Scorza, dietro il DDL intitolato «Internet territorio della libertà, dei diritti e dei doveri», ci sarebbe «la solita preoccupazione per la tutela degli interessi dell’industria audiovisiva contro il fenomeno della pirateria on line». Guardando nelle proprietà del file .DOC pubblicato dall’onorevole sul proprio blog, infatti, l’avvocato ha scoperto che il documento è stato redatto mediante un software intestato a Davide Rossi, presidente della UNIVIDEO (Unione Italiana Editoria Audiovisiva), l’associazione che rappresenta il settore dell’home entertainment in Italia e che raggruppa le principali aziende attive dell’industria dell’audiovisivo.
Scorza, in sostanza, dubita delle reali intenzioni della Carlucci sulla base di un documento scritto utilizzando il software intestato a uno dei principali protagonisti delle lotte antipirateria. Dietro le buone intenzioni, quindi, ci sarebbero ben altri interessi. E l’avvocato non è il solo a sollevare dubbi. In Rete la notizia sta rimbalzando di blog in blog e di commento e in commento. Autore: Pierluigi Emmulo
A parere dello stesso infatti gli utenti del forum non possono discutere né in termini positivi né in termini negativi sull'operato di una azienda laddove scelgano di non inserire nel post i propri dati anagrafici. Un provvedimento a nostro avviso pericoloso, le cui conseguenze, se questo orientamento si diffondesse, potrebbero giungere a tacitare tutti quegli spazi Internet (blog, forum, bacheche, ecc.) in cui gli utenti si scambiano opinioni sui più svariati argomenti. Si pensi a quanti utilizzano la Rete per scegliere i servizi e i beni da acquistare, e che sulla rete cercano e chiedono i commenti di chi l'ha già fatto».
DELLO STESSO AVVISO ANCHE L'AVV. GUIDO SCORZA, il quale per mezzo del proprio GBlog denuncia la non linearità dell'intervento: «Nella vicenda devoluta al Tribunale di Firenze non si discuteva di un anonimo che rivendicava il diritto di dire la sua (come avrebbe fatto, d'altra parte, un anonimo a presentarsi in tribunale?) ma, piuttosto, di una persona che sentendosi diffamata - a torto o a ragione - da alcuni commenti pubblicati in un forum in forma - non è dato sapere quanto - anonima ha chiesto al giudice di ordinare ad ADUC, gestore del forum, di disporne la chiusura. Le regole del diritto ed il buon senso, in un caso di questo genere, avrebbero suggerito di valutare il contenuto dei singoli post incriminati - ammesso che il ricorrente si fosse preso la briga di individuarli -, verificarne la liceità e, quindi, ordinare ad ADUC la rimozione dei soli post di contenuto diffamatorio. Ma, non è andata così».
Chiude Scorza, raccogliendo il cuore della questione: «Il principio di diritto - anche se mi risulta difficile utilizzare tale espressione - sotteso alla decisione è dirompente: nella Rete italiana, nel 2009, è vietato erogare servizi di hosting che consentano la pubblicazione in forma anonima o quasi-anonima di contenuti. Si tratta, in buona sostanza, di un'applicazione ante litteram del DDL Carlucci che, appunto, mira a vietare l'anonimato in Rete». Trattasi soltanto di un provvedimento cautelare ed il proseguimento della vicenda dovrebbe riportare il tutto nei canoni del diritto. Ma la linea espressa è in una direzione tale per cui qualsivoglia sito che permetta un commento privo di firma risulti irregolare. Con una firma, insomma, un Tribunale ha messo fuori legge l'intero Web italiano: se non è sicuramente un intervento doloso, è però quantomeno un intervento scomposto. Meritevole comunque, in termini calcistici, di cartellino rosso.
ORA SO CHI E’ FORESTE!!!!!!
IL QUANTUM TRADING DI FABIO ORESTE
Durante i suoi corsi di formazione Fabio Oreste ha insegnato, a centinaia di allievi in tutta europa, strategie e tecniche sul suo metodo di trading basato sulle relazioni tra il comportamento dei mercati finanziari e la fisica quantistica.
Nel suo modello di trading Fabio Oreste concepisce il prezzo di una azione o di una commodity paragonandolo al movimento di un elettrone. Entrambi hanno comportamenti non lineari e danno luogo a una nuvola di posizioni possibili, tra le quali alcune sono più probabili.
Il movimento dell’elettrone ricorda un po’ quello della pulce che salta da un punto all’altro.
Gann, quando afferma che il movimento del prezzo è come quello di un elettrone, si riferisce proprio a questa specifica, peculiare proprietà. Quali sono le implicazioni connesse? Che mentre il mondo della realtà quotidiana in cui ci moviamo è governata dalla geometria euclidea e dalle matematiche lineari che si occupano del movimento dei corpi secondo un movimento continuo, la fisica delle particelle e la meccanica quantistica studiano il movimento della particelle infinitesimali. Se utilizziamo un modello basato sulle analogie tra le particelle della meccanica quantistica ed il prezzo delle azioni, delle valute o delle commodities, potremo arrivare alle seguente conclusioni. La particella, se subisce uno shock energetico additivo, si allontana dal nucleo dell’atomo, quasi superato una forza di gravità che la incatena alla sua struttura, e si sposta su di un’orbita più lontana, andando da A a B e poi da B a C.
Quando viceversa subisce uno shock energetico sottrattivo di energia, avvicina su un’orbita più interna, verso il nucleo dell’atomo, andando da C a B e poi da B verso A. Possiamo prendere spunto da questo movimento delle particelle per individuare strutture di movimento nel prezzo su cui poter fare delle previsioni attendibili.
Il fisico Max Planck, studiando il comportamento dell’elettrone, stabilisce che quando la particella si sposta e inizia a muoversi da una curva orbitale intorno all’atomo verso un’altra, lo fa compiendo un salto che è calcolabile ed è rappresentato da un constante minima, la famosa costante K.
Questa ci consente di identificare la quantità minima di movimento dell’elettrone, identificabile, secondo Planck, con una possibilità di probabilità molto elevata, all’interno di una nuvola di probabilita’ complessa. Per tanto, si tratta di un modello dove non si hanno certezze totali, ma probabilità molto elevate, che consentono di identificare lo spazio minimo percorso da una particella, partendo da un punto A per raggiungere a un punto B. Questa peculiarità ci consente di fare dei ragionamenti.
La prima implicazione è che possiamo creare un metamodello del prezzo che abbia valenze analoghe a quelle dell’atomo che abbiamo appena visto. Se, paragoniamo il movimento del prezzo a quello di un elettrone e gli attribuiamo una costante di salto minima, possiamo assimilare il punto di partenza A della particela sollecitata dallo shock energetico a un minimo di prezzo, sul grafico. E quando il prezzo inizia a salire, per esempio partendo da un minimo fatto da un’azione a €5,50, sappiamo che salirà senza fermarsi prima di aver raggiunto il punto B, che secondo la costante K si trova, ad esempio, a €8,80.
Questo significa che, se il prezzo segnando un minimo sul grafico reagisce, invertendo tendenza e cominciando a salire dopo aver toccato il minimo, noi siamo certi che salirà almeno di una certa quantità di prezzo costante, per cui potremo comprare sul minimo e vendere sul prezzo obiettivo.
A questo punto il discorso si fa davvero affascinante perché – se passiamo invece in rassegna il caso contrario e prendiamo il massimo di un titolo come posizione del punto B occupato attualmente dalla particella, e ipotizziamo uno shock sottrattivo di energia – il prezzo scenderà fino a toccare il punto A, percorso minimo rappresentato dalla costante K. Di conseguenza, siamo certi che, scommettendo sul suo ribasso, attraverso opzioni o futures, o vendendo il titolo allo scoperto, potremo creare un’operazione ad alto profitto.
3 novembre 2009 23:30 - IVAN.
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Questione dell'Anonimato a parte, questo Fabio Oreste ha fatto un autogoal degno di Communardo Niccolai:

Voi vi fareste consigliare su come usare i vostri sudati risparmi...DA UNO CHE PRETENDE L'OSCURAMENTO DELLE CRITICHE CHE GLI VENGONO MOSSE?

Fabiuccio, ti vengo a trovare domani per un consulto...Aspettami, eh?


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3 novembre 2009 13:55 - francescodeleo
Non vedo l'ora che venga disoscurato questo forum sulla fantafinanza, voglio sapere cosa ha scritto l'autore. Sicuramente lo commenterò anche io.
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