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4 novembre 2010 20:10 - lucillafiaccola1796
konrad367
quanto da Te concepito e scritto è MUSICA per il mio Spirito Cervello [Musica Armonia, ovviamente]
domattina sul mio I quattro Codici Tecniche Nuove mi leggo l'art 320 cpc....
grazie!
4 novembre 2010 10:18 - konrad367
Per realizzare il Processo Breve e Giusto..... basterebbe eliminare gli avvocati, cioè la casta medioevale che impone la "taglia" a tutti coloro che vorrebbero giustizia e la commisura alla durata del processo (all'avvocato spetta un ticket (lo chiamano diritto) anche in occasione del semplice rinvio... sicchè bastano 10-15 rinvii ad udienza per... farsi il gruzzoletto quotidiano di 200-300 euro).
- Gli avvocati servono solo a complicare i fatti ed ingarbugliare le "matasse" sicchè alla fine.... il povero giudice che deve fare la sentenza .... non riesce mai a trovare il bandolo!
Per me basterebbe:
-rendere facoltativo l'uso dell'avvocato;
-far fare l'atto di citazione in cui si enuncia il fatto e la doglianza e si indicano le precise prove;
-obbligare il convenuto a fare una Comparsa di risposta chiara, precisa e con l'indicazione delle prove analitiche, precise ed articolate.
-lasciar assumere al giudice le testimonianze e le consulenze richieste;
-accettare la precisa e giusta sentenza!
....insomma, per un buon processo basterebbero 3 mesi!
Se qualche Solone Azzeccagarbugli vuol scendere nei particolari... io gli dico solo che...basterebbe generalizzare la rigida applicazione dell'art. 320 del codice di procedura civile!
Sono aperto a qualsiasi discussione tecnica!
19 ottobre 2010 14:57 - toto200
rodolfobrogna "... una riforma del genere è talmente importante
per i diritti di tutti noi ... che vale la pena promulgare questa
riforma per il processo breve subito, possibilmente adesso!"

Ognuno è libero di esprimere le proprie idee, ci mancherebbe. Ma mi piacerebbe proprio sapere che cos'avrebbe di così importante per i MIEI diritti il fatto che, dopo qualche anno, il processo muore. (N.B. privilegio dei ricchi: i poveri non hanno mezzi per tirarla per le lunghe pagando fior di avvocati).
Questo è il significato di "processo breve":
* se l'imputato era colpevole non gli succede niente,
* se era innocente nessuno glielo riconosce,
* e la vittima NON viene risarcita!
Quindi il "processo breve" è un danno sia per gli imputati innocenti, sia per le vittime. Sempre. Ed è un vantaggio solo per gli imputati colpevoli. Quindi serve solo ai colpevoli che hanno tanti soldi :-)

Morale: solo se io avessi commesso qualche reato ed avessi paura di finire sotto processo strillerei che "vale la pena promulgare questa riforma per il processo breve subito, possibilmente adesso!". Dato che non credo che il sig. Brogna sia in questa situazione, altrimenti non lo vedrei così inferocito su questo sito, mi domando quali siano i motivi che lo fanno avventurare su un terreno così scivoloso, cercando di sostenere l'indifendibile ... :-)
8 settembre 2010 14:38 - AnBo
Anche io ho pensato subito a Gherardo Colombo, ho pensato a quando ha spiegato ad un giornalista che Mani Pulite è morta quando la gente si è resa conto che prima o poi sarebbe arrivata anche alla gente "comune" quella che "comunemente" fa regalini ai vigili, agli ispettori del lavoro, ai finanzieri, quella che "comunemente" non emette fattura, quella che "comunemente" viene assunta nel pubblico impiego perchè parente di ... etc, etc
Ed ha spiegato che allora è venuto a mancare l'appoggio dei cittadini, dell'opinio pubblica e i potentati vari hanno potuto dare un colpo di spugna e riniziare a truffare, rubare, colludere, etc, etc
E allora penso che l'Italia sia molto ma molto lontana dal poter pensare alla Giustizia, e che dovremmo iniziare con cose più piccole anche se basilari, come insegnare ai nostri figli ad essere onesti, ad avere senso civico in modo che forse loro potranno un giorno fare più di quello che noi possiamo permetterci oggi
8 settembre 2010 8:37 - rodolfobrogna
E' verissimo anche che per bloccare le riforme della giustizia, e per difendersi i privilegi e l'aura di intoccabili ed impunibili, gli azzeccagarbugli della categoria dei magistrati (abilissimi nella dialettica tribunalizia ) a cui i gonzi cittadini ancora credono, hanno scatenato la campagna mediatica contro il berlusconismo. Berusca avrà pure le sue beghe giudiziarie, qualcuna giusta tante altre montate (e se imaginaste quanto è facile ed indifferente per un P.M. montare accuse che limitano la libertà e la dignità di un cittadino anche per lunghissimi anni, vi ricredereste tutti sulla inappuntabilità di certi magistrati), ma una riforma del genere è talmente importante per i diritti di tutti noi, numericamente superiori alla singolarità di Berlusconi, che vale la pena promulgare questa riforma per il processo breve subito, possibilmente adesso!
2 settembre 2010 18:47 - lucillafiaccola1796
per fare un esempio da "una un po' tappetta"
andando all'hard discount... [ora con prezzi da supermercato], incontro i seguenti ostacoli dovuti esclusivamente all'arrogante maleducazione dell'animale u-mano: motociclette che ti passano fra le gambe; gente che staziona davanti all'agenzia turistica per andare al vaticano che ti impedisce il passaggio e a cui deve INSISTENTEMENTE chiedere permesso; gente romani e turisti taliani ed esteri che passano su di te come dei CIECHI [con la"i"] bull-doz-er; moto parcheggiate davanti i secchioni verde, blu e bianco dell'immondizia; dementi pezzenti che lasciano i "cestini" dell'hard discount, presi all'entrata, in mezzo alle OO all'imbocco della cassa, come non li avessero presi all'entrata; uscita d'emergenza dell'hard discount PERMANENTEMENTE OCCUPATA dagli scatoloni in via di scarico merce... Lo faccio presente alla cassa e NON CAPISCONO il problema... dico di riferire a chi di dovere altrimenti onde evitare di morire bruciata in caso di incendio, mi rivolgerò ai vigili urbani ora polliziotti municipali... a trovarli......!
Vi basta per oggi? E stiamo "farneticando" di regole e di giusta giustizia? Al Muro!
2 settembre 2010 15:32 - Cepu
Citando Gherardo Colombo, «La giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole. Se non le comprendono tendono a eludere le norme, quando le vedono faticose, e a violarle, quando non rispondono alla loro volontà. Perché la giustizia funzioni è necessario che cambi questo rapporto.»
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