konrad367
quanto da Te concepito e scritto è MUSICA per il mio
Spirito Cervello [Musica Armonia, ovviamente]
domattina sul mio I quattro Codici Tecniche Nuove mi leggo
l'art 320 cpc....
grazie!
4 novembre 2010 10:18 - konrad367
Per realizzare il Processo Breve e Giusto..... basterebbe
eliminare gli avvocati, cioè la casta medioevale che impone
la "taglia" a tutti coloro che vorrebbero giustizia e la
commisura alla durata del processo (all'avvocato spetta un
ticket (lo chiamano diritto) anche in occasione del semplice
rinvio... sicchè bastano 10-15 rinvii ad udienza per...
farsi il gruzzoletto quotidiano di 200-300 euro).
- Gli avvocati servono solo a complicare i fatti ed
ingarbugliare le "matasse" sicchè alla fine.... il povero
giudice che deve fare la sentenza .... non riesce mai a
trovare il bandolo!
Per me basterebbe:
-rendere facoltativo l'uso dell'avvocato;
-far fare l'atto di citazione in cui si enuncia il fatto e
la doglianza e si indicano le precise prove;
-obbligare il convenuto a fare una Comparsa di risposta
chiara, precisa e con l'indicazione delle prove analitiche,
precise ed articolate.
-lasciar assumere al giudice le testimonianze e le
consulenze richieste;
-accettare la precisa e giusta sentenza!
....insomma, per un buon processo basterebbero 3 mesi!
Se qualche Solone Azzeccagarbugli vuol scendere nei
particolari... io gli dico solo che...basterebbe
generalizzare la rigida applicazione dell'art. 320 del
codice di procedura civile!
Sono aperto a qualsiasi discussione tecnica!
19 ottobre 2010 14:57 - toto200
rodolfobrogna "... una riforma del genere è talmente
importante
per i diritti di tutti noi ... che vale la pena promulgare
questa
riforma per il processo breve subito, possibilmente
adesso!"
Ognuno è libero di esprimere le proprie idee, ci
mancherebbe. Ma mi piacerebbe proprio sapere che cos'avrebbe
di così importante per i MIEI diritti il fatto che, dopo
qualche anno, il processo muore. (N.B. privilegio dei
ricchi: i poveri non hanno mezzi per tirarla per le lunghe
pagando fior di avvocati).
Questo è il significato di "processo breve":
* se l'imputato era colpevole non gli succede niente,
* se era innocente nessuno glielo riconosce,
* e la vittima NON viene risarcita!
Quindi il "processo breve" è un danno sia per gli imputati
innocenti, sia per le vittime. Sempre. Ed è un vantaggio
solo per gli imputati colpevoli. Quindi serve solo ai
colpevoli che hanno tanti soldi :-)
Morale: solo se io avessi commesso qualche reato ed avessi
paura di finire sotto processo strillerei che "vale la pena
promulgare questa riforma per il processo breve subito,
possibilmente adesso!". Dato che non credo che il sig.
Brogna sia in questa situazione, altrimenti non lo vedrei
così inferocito su questo sito, mi domando quali siano i
motivi che lo fanno avventurare su un terreno così
scivoloso, cercando di sostenere l'indifendibile ... :-)
8 settembre 2010 14:38 - AnBo
Anche io ho pensato subito a Gherardo Colombo, ho pensato a
quando ha spiegato ad un giornalista che Mani Pulite è
morta quando la gente si è resa conto che prima o poi
sarebbe arrivata anche alla gente "comune" quella che
"comunemente" fa regalini ai vigili, agli ispettori del
lavoro, ai finanzieri, quella che "comunemente" non emette
fattura, quella che "comunemente" viene assunta nel pubblico
impiego perchè parente di ... etc, etc
Ed ha spiegato che allora è venuto a mancare l'appoggio dei
cittadini, dell'opinio pubblica e i potentati vari hanno
potuto dare un colpo di spugna e riniziare a truffare,
rubare, colludere, etc, etc
E allora penso che l'Italia sia molto ma molto lontana dal
poter pensare alla Giustizia, e che dovremmo iniziare con
cose più piccole anche se basilari, come insegnare ai
nostri figli ad essere onesti, ad avere senso civico in modo
che forse loro potranno un giorno fare più di quello che
noi possiamo permetterci oggi
8 settembre 2010 8:37 - rodolfobrogna
E' verissimo anche che per bloccare le riforme della
giustizia, e per difendersi i privilegi e l'aura di
intoccabili ed impunibili, gli azzeccagarbugli della
categoria dei magistrati (abilissimi nella dialettica
tribunalizia ) a cui i gonzi cittadini ancora credono, hanno
scatenato la campagna mediatica contro il berlusconismo.
Berusca avrà pure le sue beghe giudiziarie, qualcuna giusta
tante altre montate (e se imaginaste quanto è facile ed
indifferente per un P.M. montare accuse che limitano la
libertà e la dignità di un cittadino anche per lunghissimi
anni, vi ricredereste tutti sulla inappuntabilità di certi
magistrati), ma una riforma del genere è talmente
importante per i diritti di tutti noi, numericamente
superiori alla singolarità di Berlusconi, che vale la pena
promulgare questa riforma per il processo breve subito,
possibilmente adesso!
2 settembre 2010 18:47 - lucillafiaccola1796
per fare un esempio da "una un po' tappetta"
andando all'hard discount... [ora con prezzi da
supermercato], incontro i seguenti ostacoli dovuti
esclusivamente all'arrogante maleducazione dell'animale
u-mano: motociclette che ti passano fra le gambe; gente che
staziona davanti all'agenzia turistica per andare al
vaticano che ti impedisce il passaggio e a cui deve
INSISTENTEMENTE chiedere permesso; gente romani e turisti
taliani ed esteri che passano su di te come dei CIECHI [con
la"i"] bull-doz-er; moto parcheggiate davanti i secchioni
verde, blu e bianco dell'immondizia; dementi pezzenti che
lasciano i "cestini" dell'hard discount, presi all'entrata,
in mezzo alle OO all'imbocco della cassa, come non li
avessero presi all'entrata; uscita d'emergenza dell'hard
discount PERMANENTEMENTE OCCUPATA dagli scatoloni in via di
scarico merce... Lo faccio presente alla cassa e NON
CAPISCONO il problema... dico di riferire a chi di dovere
altrimenti onde evitare di morire bruciata in caso di
incendio, mi rivolgerò ai vigili urbani ora polliziotti
municipali... a trovarli......!
Vi basta per oggi? E stiamo "farneticando" di regole e di
giusta giustizia? Al Muro!
2 settembre 2010 15:32 - Cepu
Citando Gherardo Colombo, «La giustizia non può funzionare
se i cittadini non comprendono il perché delle regole. Se
non le comprendono tendono a eludere le norme, quando le
vedono faticose, e a violarle, quando non rispondono alla
loro volontà. Perché la giustizia funzioni è necessario
che cambi questo rapporto.»