sono titolare di una lavanderia e stamattina ho ricevuto una
lettera della rai con un bollettino per pagare la tassa per
tv e radio possedute. Ma non avevano cambiato rotta e deciso
di non riscuotere la tassa? Grazie
27 giugno 2012 16:36 - nostramaus
il pc infatti non è un televisore e paghi già abbastanza
sia a comprarlo che per connetterti.
ed è tutto detto.
20 giugno 2012 10:35 - donato4099
ieri 19/06/2012 abbiamo ricevuto, per la seconda volta dopo
febbraio ,la richiesta di pagare ben 401€ di canone
speciale TV - sollecito di pagamento.
Siamo un ufficio sprovvisto di antenna e di tv.
Abbiamo rispedito la cartolina preaffrancata,scrivendo,
interpretando la posizione ADUC:"AI SENSI NOTA DEL
22/02/2012 DEL MINISTERO COMUNICAZIONI, NON SIAMO TENUTI AL
PAGAMENTO CANONE RAI (RDL248/1938) - DIFFIDA A ULTERIORI
SOLLECITI".
Domanda: siamo nel giusto???', è corretto?
grazie
rocco spinelli [email protected]
16 maggio 2012 11:02 - mimun
La RAI ha smesso di chiedere il canone per i PC ma sta
ancora bombardando le aziende con richieste di pagamento del
canone speciale per eventuali apparecchi TV e radio
posseduti in sede... ma se avessi il tempo di guardare la TV
in negozio tanto varrebbe chiudere, vorrebbe dire che non
viene più un cane...
15 maggio 2012 14:15 - Cepu
Laura, sbagliano dolosamente,sarebbero da denunciare.
Con nota del 22 febbraio 2012 il Ministero dello Sviluppo
Economico-Dipartimento per le Comunicazioni ha precisato
cosa debba intendersi per “apparecchi atti od adattabili
alla ricezione delle radioaudizioni” ai fini
dell’insorgere dell’obbligo di pagare il canone di
abbonamento radiotelevisivo ai sensi della normativa vigente
(RDL 246/1938).
In sintesi, debbono ritenersi assoggettabili a canone tutte
le apparecchiature munite di SINTONIZZATORE per la ricezione
del segnale (terrestre o satellitare) di radiodiffusione
dall’ANTENNA radiotelevisiva.
Ne consegue ad esempio che di per sé i personal computer,
anche collegati in rete (digital signage o simili), se
consentono l’ascolto e/o la visione dei programmi
radiotelevisivi via Internet e non attraverso la ricezione
del segnale terrestre o satellitare, non sono assoggettabili
a canone.
Per contro, un apparecchio originariamente munito di
sintonizzatore -come tipicamente un televisore- rimane
soggetto a canone anche se successivamente privato del
sintonizzatore stesso (ad esempio perché lo si intende
utilizzare solo per la visione di DVD).
Riportiamo di seguito la tabella – elaborata dal Ministero
- dove si elencano, a titolo esemplificativo, gli apparecchi
atti ed adattabili, soggetti al pagamento del canone TV, e
gli apparecchi che non lo sono in quanto né atti né
adattabili alla ricezione del segnale radiotelevisivo.
SEGUE TABELLA.
5 maggio 2012 17:12 - laura6418
per CEPU
non è vero.....chiedono il canoneo anche solo per il
"possesso" di abbonamento fastweb...si presume presenza di
computer.
ovviamente detto a voce... si guardano bene!!
23 febbraio 2012 15:49 - gabri2011
ma sempre soldi volete basta ora mi sembra che state
chiedendo troppo e una volta le catene obbligatorie da
portare in auto , il canone televisivo ora quello per la tv,
vi dovete inventare pure altre tasse ???
23 febbraio 2012 15:45 - gabri2011
poi tutti i giorni ci stressate , pure quando ceniamo o
pranziamo che dobbiamo pagare il canone se io l'ho pagato
che cosa mi venite a stressare minutalmente facendo
solleciti di pagamento pubblicitari !!!!!!!!!!!!
23 febbraio 2012 15:43 - gabri2011
Sapete spiegarmi perchè al programma televisivo " i soliti
ignoti " , mettete quella domanda da indovinare e la
risposta esatta che viene inviata tramite sms la fate pagare
, non solo che la risposta è esatta pure la fate pagare .
paghiamo il canone e per partecipare ad un programma
televisivo dobbiamo essere selezionati ???
23 febbraio 2012 13:48 - carlo5255
CHI TROPPO CHIEDE TANTO RISCHIA Per quanto io ne sappia la
Rai vive di canone e di tanta pubblicità tanto più
costosa quanto piû auditel o sheer ottengono i suoi
programmi. Ma se un giorno,ci si stancasse di questa
insistente richiesta di canone – rispetto al limite di
pagamento e tanta umanità per una minima sovrattassa
purché si paghi subito. e fossimo noi(in stile Celentano)
a chiedere in massa alla stessa Rai di sigillare il suo
segnale alle nostre apparecchiature. Mi sapreste
dire cosa farebbe la Rai senza canone - ascolto e
pubblicità? Perché tutto questo le verrebbe a mancare.
1)Di sicuro verrebbero a mancare tanti soldoni dalle
pubblicità – O dalle tantissime telefonatine
sistematicamente richieste in ogni programma per indovinare
banali quiz gioco per una sola vincita di 1000 euro a
riscontro dei tantissimi euro che le telefonatine procurano
-
2)La Rai come potrebbe ottenere grossi auditel o sheer se
gli utenti sono assenti ?
3) Come potrebbe continuare a mantenere la vita beata e
molto pagata dei vari addetti (conduttori – opinionisti -
esperti ecc. ecc.)
Insomma non sarebbe meglio accontentarsi e non rompere le
scatole – ben sapendo che chi si contenta gode o meglio
continua a godere.
Carolo
22 febbraio 2012 9:47 - Annapaola Laldi
E' proprio una bella notizia. Vedere la RAI abbassare la
cresta dopo tanta prepotenza, specialmente quella usata
contro i privati con le sue lettere minatorie e i suoi
ispettori ringhiosi e bugiardi, è di grande soddisfazione.
Ora sarebbe bene che il ministero dello sviluppo economico
affrontasse tutta la materia apportando i necessari
aggiornamenti in un modo così chiaro che non ci siano più
equivoci. Perché il punto contestato è sempre stato quello
della mancanza di chiarezza nell'individuazione degli
apparecchi tassabili.
Anche se, come giustamente si osserva nel comunicato
dell'ADUC, le numerose segnalazioni e richieste della stessa
ADUC fatte in passato sono state sempre ignorate anche dagli
organi di stampa, resta tuttavia per l'associazione la
soddisfazione di essere stata la prima (e unica) a farsi
carico di questo problema in modo corretto e
cristallino.
Grazie ADUC, grazie Vincenzo Donvito, grazie agli altri
collaboratori e consulenti.
22 febbraio 2012 9:10 - Cepu
Per chi è interessato, ecco il RINGHIO di mammarai, a cui
è stata messa la mordacchia:
La Rai, a seguito di un confronto avvenuto questa mattina
con il Ministero dello Sviluppo Economico, precisa che non
ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero
possesso di un personal computer collegato alla rete, i
tablet e gli smartphone.
La lettera inviata dalla Direzione Abbonamenti Rai si
riferisce esclusivamente al canone speciale dovuto da
imprese, società ed enti nel caso in cui i computer siano
utilizzati come televisori (digital signage) fermo restando
che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui
tali imprese, società ed enti abbiamo già provveduto al
pagamento per il possesso di uno o più' televisori.
Cio' quindi limita il campo di applicazione del tributo ad
una utilizzazione molto specifica del computer rispetto a
quanto previsto in altri Paesi europei per i loro
broadcaster (BBC…) che nella richiesta del canone hanno
inserito tra gli apparecchi atti o adattabili alla ricezione
radiotelevisiva, oltre alla televisione, il possesso dei
computer collegati alla Rete, i tablet e gli smartphone.
Si ribadisce pertanto che in Italia il canone ordinario deve
essere pagato solo per il possesso di un televisore.