io sono piu o meno nella stessa situazione di impossibilità
sistematica di TIM non ad un subentro ma ad un trasloco, e
gli stessi operatori mi hanno esposto le stesse due
soluzioni.
Vorrei sapere se possibile se la produra si è conclusa
correttamente, ho il forte timore che anche chiedendo la
disdetta in esenzione spese per un loro problema, di
ritrovarmi a pagare una fattura di cessazione linea di
importo molto alto, essendo che il contratto in essere ha
solo 6 mesi.
Attendo una sua risposta
Grazie
27 marzo 2018 19:08 - emilio85
Buon pomeriggio,
ho lo stesso problema ed anche a me converrebbe la seconda
opzione prospettatami; la procedura come descritta è andata
a buon fine? Per caso ricorda la dicitura particolare usata
per la richiesta di cessazione della linea in esenzione
spese?
Grazie
30 gennaio 2018 14:00 - charliefirpo
Salve,vi aggiorno sugli sviluppi.
Solo dopo aver ricevuto la mia raccomandata r.r. di messa in
mora (copia conoscenza ad ADUC), sono stato contattato
direttamente da TIM tramite un incaricato commerciale (non
da un operatore 187).
La situazione è la seguente:
- per TIM la voltura mortis causa non esiste, è in ogni
caso un subentro.
- TIM è tecnicamente impossibilitata (per problemi interni)
ad effettuare subentri su linee con contratto Fibra
mantenendo il numero telefonico.
- in ogni caso TIM non richiede penali di disattivazione in
quanto si tratta di problemi tecnici di TIM stessa.
Le soluzioni sono due:
1- per chi volesse mantenere il numero, va convertito
l'impianto da Fibra ad ADSL, va poi richiesta la voltura e
una volta accolta va riconvertito a Fibra (almeno 30+30gg di
disservizio sulla linea)
2- per chi non volesse mantenere il numero, va richiesta la
cessazione linea in esenzione spese, via raccomandata r.r.,
con una particolare dicitura dettata dall'operatore. Viene
poi programmato l'intervento di un tecnico per la messa in
opera della nuova linea.
Non riporto quanto dettatomi dal dipendente TIM perchè mi
è sembrata una procedura tutt'altro che rodata. Consiglio
quindi a chiunque si trovasse nella stessa situazione di
contattare il 187 e richiedere l'intervento di operatori
commerciali. Se necessario, procedere con raccomandata r.r.
di messa in mora per costringere TIM a far gestire la
situazione da incaricati appositi.
Personalmente, non essendo interessato a mantenere il
numero, ho dato disposizioni di seguire la seconda
procedura.