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11 dicembre 2024 13:58 - corsar
NON TUTTO CIO’ CHE LUCCICA…

Premetto che ho rispettato l’obbligo vaccinale senza protestare, facendo anche due richiami.

Nella mia personale esperienza posso citare un episodio verificatosi in occasione di uno dei richiami quando, nell’intervista pre-iniezione, un medico qualificatosi quale “vaccinatore” non mi ha voluto iniettare una dose dello stesso vaccino che mi era stato iniettato in precedenza, mandandomi via dall’ambulatorio. Questo perché era lui che “decideva” quale siero mi doveva essere iniettato, nonostante mi venisse richiesto (come a chiunque del resto) di sottopormi al trattamento a mio rischio e pericolo.
La mia successiva denuncia alla ASL non ha avuto riscontro.

Qui concordo con il suo “E’ l’Italia, bellezza!”

Sono stato io a cercare un nuovo punto vaccinale per ottenere, infine, quanto richiesto.

Nella mia personale esperienza posso anche citare che da qualche anno sto assistendo un medico di base, il quale subito dopo essersi sottoposto al secondo richiamo “vaccinale” ha cominciato ad avere seri problemi neurologici. Si parla di una patologia degenerativa del sistema nervoso, a seguito della quale ha quasi totalmente perso l’uso di una gamba e soffre di afasia (ovvero una perdita delle funzioni del linguaggio, in esito a lesioni cerebrali e indipendentemente da disturbi dell’apparato fonatore o dell’organo uditivo). Ha dovuto interrompere immediatamente l’attività lavorativa.

Senza dilungarmi oltre, personalmente ritengo che il provvedimento in questione sia pragmatico. Evita la caccia a chi non ha pagato quella sanzione, che costerebbe più di quanto atteso. Evita ai tribunali centinaia o migliaia di ricorsi. Evita grandi imbarazzi al Ministero della Salute… (un “vaccino” che non impediva né di ammalarsi, né il contagio…).

Da ultimo reputo il provvedimento persino equo: visto che lo Stato verosimilmente non sarà in grado di riscuotere le sanzioni se non in piccola parte, non è giusto che siano in pochi a pagarle.

Un cordiale saluto, Corrado
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