In effetti se non guardo mai la Rai perchè dovrei pagare il
canone .. si dice che è una tassa sul televisore ... e se
uso il televisore collegato solo al lettore dvd? dovrei
pagare lo stesso il canone?
3 maggio 2004 0:00 - Giorgio
Naturalmente anche al sottoscritto la cosa risulta indigesta
se non disgustosa. Ma, perdonatemi, trovo ingenuo pensare
che questo governo, considerando chi ne è il leader, possa
mettere mano a questa materia. Possiamo aspettarci di tutto
ma escluderei qualunque norma che tocchi la RAI... se non le
prassi già instaurate sul numero di posti in consiglio.
15 aprile 2004 0:00 - davide
ma non mi facciano ridere i politici con le loro riduzioni
acchiappa applausi.. o meglio fatte per loro.. Perche
si deve pagare il canone per vedere delle emittenti quando
basta che il cittadino acquisti streem o altro che sia sul
mercato o comunque un satellite e vede le tre reti rai tanto
come uno che paga il canone. ma cerchiamo di non mantenere
chi non ha bisogno... grazie davide
12 aprile 2004 0:00 - Paolo
>Adesso, dopo l'attuale maggioranza, ci >riprova il
CODACONS ad agitare la >bandiera dell'abolizione del
canone RAI
Scusa l'ignoranza, da dove hai
questa notizia? Puoi dire di piu?
Grazie
Paolo
12 aprile 2004 0:00 - Paolo
>Ecco il testo dell'ultima raccomandata >inviata alla
RAI per dare disdetta alla >tassa (avrei speso meno a
pagare-portare >il giogo):
La RAI ha una
convenzione con le poste da un lato, dall'altro allunga
le procedure di disdetta (iniziando una corrispondenza
infinita) proprio per scoraggiare le disdette e stancare gli
utenti che hanno tale intenzione, in parte il gioco
riesce
>In data 31/01/03 ho pagato il 1°
semestre >della “Tassa di Proprietà”
Non è
una tassa sulla proprietà, ma è una IMPOSTA ed è sulla
DETENZIONE (cioè paghi il canone anche se la TV che hai in
casa non è di tua proprietà).
>nel sito RAI non
c’è alcun riferimento a >moduli da compilare per tale
disdetta
Dovrebbe essere scritto sul libretto che
riceve ogni abbonato, certo nel sito non lo mettono in
quanto fanno di tutto per non incoraggiare a fare
disdetta
>A questo punto mi è giunta la
>comunicazione come da allegato D la quale >non solo mi
obbliga a fare un’ulteriore >dichiarazione con gli stessi
dati
Probabilmente hai ricevuto un modulo
prestampato che funge da autocertificazione, in cui, a
seconda della motivazione della disdetta, devi firmare tu ad
altri o aggiungere un documento come da ogni
autocertificazione che si rispetti, ma condivido che è un
modo per allungare il brodo
>ma addirittura mi si
richiede (abuso e >tentata truffa) di versare l’importa di
>Euro50,55 che risulterebbe ancora dovuto.
Finchè l'abbonamento non è materialmente chiuso da
terminale, è ovviamente aperto e il pagamento viene
rischiesto, salvo poi essere rimborsato a disdetta avvenuta.
Però siccome i rimborsi si vedonpo col binocolo, e forse
nemmeno con quello, non pagando non si incorre in nulla, in
quanto a disdetta effettuata tutto il dovuto successivo alla
data di chiusura viene automaticamente cancellato.
>Evidentemente anche quest’ultima >dichiarazione non è
stata registrata >visto che in questi giorni mi è pervenuto
>il sollecito di pagamento relativo a >quanto sopra che
contesto formalmente.
Finchè l abbonamento
risulta aperto il bollettino di rinnovo arriva a chiunque,
una disdetta regolare mandata per raccomandata in un
determinato semestre farà in modo, comunque, che il
semestre successivo non debba essere pagato anche se
richiesto
>N.B.: in nessuna vostra comunicazione
>viene specificato a quale ufficio si >debbano inoltrare
eventuali contestazioni >salvo la Cas.Postale 22 di Torino
che >evidentemente non funziona molto bene >dati i risultati
ottenuti.
Verissimo, la casella postale 22 è
l'unico interlocutore a cui indirizzare le proprie
richieste, chiamando il numero 199 gli operatori che
lavorano li possono non gestire il problema ma confermare la
ricezione e la registrazione della posta ricevuta, e la
tipologia della stessa
>con l’interessamendo
diretto della Sig.ra >F. Maoggi
Si... bona
quella!..................
>questa buffonata (o
truffa) abbia fine
Credo che il problema, che ha
riguardato la mia famiglia (ecco perchè sono così
informato, oltre che per personali conoscenze nella rai qui
a Torino) sia una buffonata legalizzata, ma che se venissero
alla luce tante cose lo scandalo (e non le tue legittime
denuncie in magistratura) potrebbe cambiare le cose, staremo
a vedere
Ciao
Paolo
9 aprile 2004 0:00 - Paolo
Sembra quasi che ci vogliano fare un regalo. In realtà sono
i cittadini che fanno un grossissimo regalo ai vari Governi
continuando a pagare questa "tassa-tangente". In
passato hanno inventato l'escamotage della
trasformazione giuridica del canone Rai in "tassa di
possesso" dell'apparecchio televisivo, altrimenti
sarebbe diventato incostutizionale pagare un servizio
pubblico trasmesso via etere al pari di quelli dello stesso
tipo fornito dalle TV commerciali che si alimentano solo con
gli introiti pubblicitari. Il paradosso è che in un mercato
radiotelevisivo a libera concorrenza esista un soggetto
pubblico che si autofinanzia sia facendo pagare i
cittadini,sia con la massiccia pubblicità che propina nei
propri programmi con la stessa frequenza delle TV
commerciali, e facendo in più concorrenza alla rivale
Mediaset. Adesso, dopo l'attuale maggioranza, ci riprova
il CODACONS ad agitare la bandiera dell'abolizione del
canone RAI(anche di quello Telecom, figuriamoci!) come
soggetto candidato alle elezioni europee ed amministrative;
ma mentre la Telecom giustifica il canone come risorsa
finanziaria per manutentare la propria rete telefonica
fisica(ma ci sarebbe da ridire molto su questo), la Rai non
ha evidentemente niente da manutentare visto che
l'etere è di tutti,e soprattutto non è fisico.
Cordialmente
Paolo Baldassarre
9 aprile 2004 0:00 - G.Golin
Ecco il testo dell'ultima raccomandata inviata alla RAI
per dare disdetta alla tassa (avrei speso meno a
pagare-portare il giogo):
Oggetto: Problemi di
comunicazione o malafede???
In data 31/01/03 ho
pagato il 1° semestre della “Tassa di Proprietà” per
un apparecchio televisivo pari ad Euro 48,55 (allegato
A). In data 25/06/03 ho inviato disdetta come da
allegato B (N.B.: nel sito RAI non c’è alcun riferimento
a moduli da compilare per tale disdetta, mentre ci sono
tutte le “intimidazioni” relative ad un eventuale
mancato pagamento – Mancanza di trasparenza ? ! ).
Successivamente ho ricevuto la solita lettera col modulo di
rinnovo relativamente sempre al nr.di abbonamento a me
intestato. Ho quindi inviato (allegato C) ulteriore
comunicazione di disdetta utilizzando un modello trovato in
un vecchio bollettino. A questo punto mi è giunta la
comunicazione come da allegato D la quale non solo mi
obbliga a fare un’ulteriore dichiarazione con gli stessi
dati di cui alla comunicazione inviata già il 25/06/03
(allegato B), ma addirittura mi si richiede (abuso e tentata
truffa) di versare l’importa di Euro50,55 che risulterebbe
ancora dovuto. Premesso che tale cifra non è dovuta
alla RAI in quanto la mia disdetta è perfettamente legale
dalla data del 25/06/03, ho inviato tale facsimile via posta
ordinaria ritenendo inutile sprecare altro denaro (mio) per
inefficienza degli uffici RAI. Evidentemente anche
quest’ultima dichiarazione non è stata registrata visto
che in questi giorni mi è pervenuto il sollecito di
pagamento relativo a quanto sopra che contesto
formalmente. N.B.: in nessuna vostra comunicazione
viene specificato a quale ufficio si debbano inoltrare
eventuali contestazioni salvo la Cas.Postale 22 di Torino
che evidentemente non funziona molto bene dati i risultati
ottenuti.
Vogliamo trovare una soluzione o devo
rivolgermi alla Magistratura?
Riallego nuovamente
in originale il fac-simile da voi richiesto sperando che,
con l’interessamendo diretto della Sig.ra F. Maoggi (che
mi legge per conoscenza) questa buffonata (o truffa) abbia
fine.