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Call center e privacy. Il Senato approva la violazione delle norme comunitarie per continuare a disturbare gli italiani. Verso una deriva antieuropea?
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Comunicato 
4 novembre 2009 17:49
 
La maggioranza e il governo hanno dato il via libera, al Senato, al provvedimento che, tra l'altro, proroga il regalo agli operatori di telemarketing a danno della privacy degli utenti dei servizi di telefonia e in violazione delle norme comunitarie in materia. Gli italiani che continueranno per altri mesi e mesi a subire il martellamento telefonico dei venditori di tutte le risme sapranno chi ringraziare. Inclusi i tanti pianisti della maggioranza che hanno votato anche per conto dei colleghi assenti.
Ora il provvedimento passera' alla Camera e li', come abbiamo gia' fatto per il Senato, dovremo farci sentire per cercare di evitare che sia approvato.
E' sintomatico che questo voto antieuropeo avviene il giorno dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato lo Stato italiano sulla questione del crocifisso.
Due questioni sicuramente diverse per argomento e per ambito (la Corte europea non e' un organismo Ue), ma che indicano a nostro avviso come, rispetto ad un trend di politica e di socialita' in ambito europeo, il nostro Paese ha scelto di essere altrove.
Quando e se il provvedimento sui call center diventera' definitivo, provvederemo a denunciare l'Italia in sede comunitaria, oltre a chiedere nuovi interventi del Garante della Privacy.

PER APPROFONDIRE
- Le motivazioni dell'Aduc
- La storia dei provvedimenti disattesi
- Le numerose segnalazioni sui disservizi dei call center
 
 
 
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